Giustizia: Cgil e Fp Cgil, manca personale, la riforma più urgente deve partire dall’organico

20 Giugno 2016

Giustizia: Cgil e Fp Cgil, manca personale, la riforma più urgente deve partire dall'organico


COMUNICATO STAMPA CONGIUNTO
CGIL NAZIONALE – FP CGIL NAZIONALE

Roma, 15 giugno 2016

“Mancano giudici e personale
amministrativo, quello del CSM è l’ennesimo grido d’allarme e non può
essere ignorato. La riforma più urgente di cui ha bisogno la Giustizia è
quella riguardante l’organico: nuovi concorsi, anche per assorbire i
precari, formazione e riqualificazione del personale, sono queste le
priorità a cui il Governo deve dare risposte rapidamente”. Così
Cgil nazionale e
Fp Cgil nazionale
, in una nota congiunta, commentano le
anticipazioni di stampa relative a una delibera del Consiglio Superiore
della Magistratura, che a quanto si apprende dovrebbe essere approvata
oggi, sulla carenza di personale negli uffici giudiziari e la
conseguente necessità di un intervento. 

“La Cgil lo dice da tempo: non c’è innovazione
tecnologica che possa cancellare la cronica mancanza di personale dei
nostri tribunali e non si può confondere lo strumento con chi poi
dovrebbe farlo funzionare”, prosegue la nota. “Mancano cancellieri,
amministrativi giudiziari e magistrati, e senza il loro lavoro –
sostengono Cgil e Fp – qualunque riforma o innovazione non potrà mai
raggiungere l’obiettivo fondamentale per il nostro Paese di una
giustizia più celere ed efficace”.

“Alla luce di tutto questo è paradossale la vicenda
dei precari della giustizia, che da sette anni, impiegati in tirocini
formativi retribuiti 400 euro al mese, coprono in tanti territori i
vuoti di organico e per i quali non si riesce a trovare soluzione –
ricordano confederazione e categoria – con un insostenibile rimpallo di
responsabilità tra Regioni e Ministero della Giustizia”.

“Il rischio – continua la nota – è che si lascino
sguarniti punti importanti del nostro territorio dove sarebbe invece
necessario implementare il numero di magistrati, come Reggio Calabria, o
che non si riescano a gestire con personale adeguato processi
importanti come Aemilia. Per questo il Presidente del Tribunale di
Reggio Emilia qualche settimana fa ha preso carta e penna e ha scritto
al Ministro lamentando forti difficoltà organizzative”.

Per Cgil e Fp Cgil “la mobilità del personale dalle
province e dalla Croce Rossa Italiana non ha prodotto i risultati
sperati e non può essere l’unica modalità di reclutamento in una
situazione di incolmabili carenze”. “Insomma – ribadiscono in
conclusione – la riforma più urgente parte dall’organico: occorrono
nuovi concorsi, è doveroso trovare una soluzione di continuità che
preveda una vera forma contrattuale per i precari, ed è necessario un
percorso di formazione e di attuazione delle procedure di
riqualificazione per il personale interno, passando anche attraverso una
riscrittura dei profili professionali”.

 
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