Agenzia delle Entrate: integrazione operativa delle strutture provinciali dell’agenzia – riunione del 20 giugno

22 Giugno 2016

AGENZIA DELLE ENTRATE RIUNIONE DEL 20 GIUGNO

   INTEGRAZIONE OPERATIVA DELLE STRUTTURE PROVINCIALI DELL’AGENZIA 

 

 

Nella riunione del 20 giugno
è  stata illustrata alle OO.SS
quella  che si preannuncia  come l’ennesima riorganizzazione dell’Agenzia,
riorganizzazione resasi necessaria per integrare le strutture provinciali delle
due Agenzie  dopo   accorpamento  avvenuto nel  2012.  

In apertura d’incontro,  l’Amministrazione  ci ha illustrato il nuovo modello che prevede
come struttura standard la  ” Direzione
Distrettuale” suddivisa in  due
articolazioni interne :

–      Fiscalità
generale e d’impresa

–      Anagrafe
immobiliare e fiscalità atti.

Queste  saranno  
ulteriormente articolate  in  ” Consulenza
e Controlli ” e  ” Gestione dichiarazioni”   la prima, ” Gestione atti”    e ” Anagrafe
immobiliare e consulenza” la seconda, che   daranno 
luogo, a livello territoriale, a sedi decentrate che avranno il compito di  fornire  al contribuente tutti i servizi erogati  dall’Agenzia.

 

Questo modello, che supera l’attuale  ambito provinciale, è affiancato da un altro
modello, quello per le aree metropolitane, dove la “Fiscalità generale e d’impresa” e “l’Anagrafe immobiliare e fiscalità atti” continueranno ad essere
separate dando luogo a  sedi decentrate
non integrate.

 

A domanda specifica l’Agenzia  ha risposto che la base territoriale del nuovo
ufficio non sarà più necessariamente  quella provinciale, ma sarà adeguata alle
diverse esigenze territoriali, alla realtà economica, al  presidio del territorio, etc.

 

L’Amministrazione ha parlato di
codice unico per ciascuna Direzione Distrettuale ,di orario al pubblico da
omogeneizzare e di eliminazione dell’utilizzo  del contante nelle attività dell’ex
Territorio.

 

Il nuovo modello operativo avrà
una sua fase sperimentale che partirà dalla DP di Grosseto e sarà avviata
presumibilmente entro l’anno.

 

In primo luogo sarà unificato il
sistema informatico con l’attribuzione di un unico codice per l’UT e l’UPT.
Questa prima fase avrà comunque un impatto sul personale  poiché ciascun operatore dovrà essere in grado
di  intervenire  su tutte le linee di attività. Chiaramente  dovrà essere preceduta da piani formativi,  e per quanto ci riguarda, non dovrà costituire
elemento surrettizio per spostare d’imperio il personale da un ufficio
all’altro della Direzione Distrettuale.

 

La fase successiva, dopo la
condivisione dei servizi base da sperimentare in alcuni uffici, dovrà prevedere
l’integrazione dei diversi settori, comprendendo all’interno di ciascuno di
essi le attività che finora sono svolte in sedi separate, spesso anche
dislocate in luoghi diversi. A tal proposito la partenza sperimentale con la
sede di Grosseto ha proprio lo scopo di testare il nuovo modello in una DP dove
tutti gli uffici del capoluogo della nuova Agenzia delle Entrate sono nello
stesso immobile.

 

Abbiamo evidenziato  che siamo in presenza di una profonda  riorganizzazione  mentre dai media apprendiamo che sono in corso
ulteriori cambiamenti (accorpamento con Equitalia ?) che potrebbero mettere
ulteriormente in discussione quello che l’Agenzia sta oggi predisponendo.

 

Abbiamo chiesto di essere
pienamente coinvolti come sindacato, ai diversi livelli (nazionale/regionale/territoriale),
nei cambiamenti annunciati, esprimendo tutte le nostre perplessità su un modo di
operare che continuamente mette in discussione quello che viene fatto, anche di
recente,  dall’amministrazione o, addirittura, quello
che la stessa amministrazione sta ancora ipotizzando di fare.

Tutti questi cambiamenti oltre
che disorientare i lavoratori dell’Agenzia non depongono certo a favore di un
corretto modo di amministrare la cosa pubblica, specialmente in un settore
delicato quale è quello del fisco.

 

Si continua a  chiedere  al personale massima  disponibilità dimenticando che  i lavoratori 
 aspettano  da sette anni il rinnovo del CCNL, e
subiscono  dal 2010 la decurtazione  dei fondi aziendali, risorse
fondamentali  per remunerare anche la
flessibilità professionale continuamente richiesta dall’Agenzia. Per non
parlare delle continue azioni repressive che quotidianamente il personale
subisce da parte di  alcuni ” Dirigenti”
in cerca di visibilità e notorietà. Un clima oppressivo  senza precedenti, che renderà  sempre più conflittuale il rapporto tra i
lavoratori e i vertici   dell”Agenzia. 

 


Con riferimento agli UT
provinciali e sub provinciali, alla luce dei cambiamenti attesi, abbiamo
chiesto notizie sulla volontà dell’Agenzia di proseguire sulla strada della
loro chiusura. La risposta è stata che nel prossimo futuro non è prevista
alcuna chiusura di UT e che il nuovo modello prescinde dalla spending review e
che” le sedi decentrate assolveranno a
compiti di presenza sul territorio assolutamente necessaria”.

In conclusione il Capo del
personale ha assicurato che i processi in corso saranno oggetto di informazione
al sindacato che pertanto sarà correttamente coinvolto.

 

In attesa di conoscere meglio e
in modo più approfondito i progetti dell’Amministrazione ci siamo riservati di
esprimere un giudizio su quanto affermato alla luce anche degli sviluppo dei
diversi tavoli ancora aperti con l’Agenzia e che dovrebbero invece essere
rapidamente chiusi in primis i passaggi di posizione economica.

 Roma, 22 giugno 2016

 

 

             CGIL FP Nazionale                        CGIL FP Nazionale

Coordinatore
   Coordinatore Agenzie Fiscali                             Agenzia delle Entrate              
            Luciano Boldorini                                             Carmine di Leo 
                                                                                

 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto