Pa: Cgil, da Governo aperture dichiarate, disponibili a confronto

14 Novembre 2016

Pa: Cgil, da Governo aperture dichiarate, disponibili a confronto

Roma, 26 luglio – La Cgil, nel confronto di oggi a
Palazzo Vidoni, ha registrato da parte del Governo “un’apertura
dichiarata che andrà verificata sul fronte della reale valorizzazione
del lavoro pubblico e della riqualificazione dei servizi pubblici, così
come sulla necessità di implementare le risorse a disposizione per i
rinnovi parallelamente all’iter della legge di stabilità”. Per
l’organizzazione guidata da Susanna Camusso “c’è disponibilità e
interesse a far proseguire questo confronto, sul tema dei rinnovi e
quindi dell’atto di indirizzo, così come su quello del Testo unico di
riordino del lavoro pubblico, associando allo stesso tempo al tavolo
tecnico, così come proposto dalla ministra Madia, una discussione
politica”.

Per il sindacato, infatti, “il tema è capire come, a
fronte di questa disponibilità e del percorso stabilito, si ridia
titolarità alla contrattazione superando la legge Brunetta e innovando
il sistema contrattuale nel pubblico impiego. Ragioni per le quali
abbiamo chiesto un protocollo di relazioni sindacali, perché partire
dalla chiarezza delle regole aiuta entrambe le parti al tavolo e
garantirebbe l’esigibilità e l’efficacia del confronto negoziale”.

Una richiesta che per il sindacato di corso d’Italia
“corre parallelamente alle rivendicazioni alla base dei rinnovi
contrattuali che, in sintesi, riguardano: la necessità di uno
stanziamento di risorse adeguate nella prossima legge di stabilità, il
bisogno di liberare la contrattazione decentrata e superare tutte le
forme dell’unilateralità da parte della dirigenza, dare soluzione
definitiva al dramma del precariato e costruire, attraverso i contratti,
strumenti di valorizzazione professionale dei dipendenti pubblici”.

“Se il ministro conferma con atti concreti le
disponibilità annunciate – continua la Cgil – su questi punti potremmo
avvicinarci ad un contratto che non solo risponda al diritto delle
lavoratrici e dei lavoratori ad essere sottratti al ricatto della legge
ma che, soprattutto, garantisca l’esigenza dei cittadini di avere
migliori servizi pubblici”.

Infine, conclude la Cgil, “rispetto alle
indiscrezioni emerse sul Testo unico, poiché il ministro ha dichiarato
che non esiste alcuna bozza ufficiale, ci aspettiamo che tutte le
indiscrezioni che circolano siano smentite ufficialmente”.

 

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