FORESTALI: Ricorsi FPCGIL contro la soppressione del CFS ed assorbimento nell’arma dei Carabinieri

03 Novembre 2016

 
RICORSI FP CGIL
CONTRO LA SOPPRESSIONE DEL CORPO FORESTALE DELLO STATO ED ASSORBIMENTO NELL'ARMA DEI CARABINIERI

Lista
delle Domande Frequenti

Perché
ricorriamo?

Perché
riteniamo che la soppressione del Corpo Forestale dello Sato, il
suo assorbimento in altre forze, soprattutto nell’Arma dei
Carabinieri – con la conseguente militarizzazione forzata del
personale – sia, non solo profondamente sbagliata, ma soprattutto
lesiva dei diritti degli appartenenti al Corpo, anche di diritti
garantiti dalla Costituzione vigente.

Contro
cosa ricorreremo?

Ricorreremo
avverso il Decreto o i Decreti che saranno adottati dal Capo del
Corpo ai sensi dell’art. 12 del D.Lgs 177/16 che,
verosimilmente, disporranno l’assegnazione degli appartenenti al
Corpo nelle diverse forze.

Cosa
chiediamo?

L’annullamento
del Decreto o dei Decreti di cui sopra. Nello stesso ricorso
solleveremo questioni di illegittimità costituzionale del D.Lgs
177/16 finalizzate alla caducazione della misura normativa che ha
disposto la soppressione del Corpo.

In
quale sedi giudiziarie e come ricorreremo?

Ricorreremo
dinanzi al Tribunale Amministrativo Regionale. Le sedi verranno
determinate dopo l’adozione del Decreto o dei Decreti ex art. 12
cit.. Contestualmente, nel Ricorso, si chiederà la sospensione
cautelare degli atti impugnati (il Decreto o i Decreti ex art. 12
cit.). Si tratta di misura cautelare, temporanea ed urgente,
concessa dal giudice in presenza di due presupposti: la fondatezza
dei motivi del ricorso ed il pericolo di danno grave ed
irreparabile che il ricorrente potrebbe subire nel periodo
intercorrente tra la proposizione del ricorso e l’udienza di
discussione del ricorso stesso. La misura cautelare, ove concessa,
è temporanea. Con l’ordinanza che concede la misura il Giudice
stabilisce anche la data della udienza di discussione all’esito
della quale adotta la sentenza ( sentenza di I grado). Avverso
l’ordinanza cautelare negativa ed avverso la sentenza è
proponibile ricorso in appello al Consiglio di Stato.

Chi
patrocinerà i nostri ricorsi?

Per
i ricorsi del Corpo Forestale l’ FP CGIL e la CGIL hanno affidato
l’incarico all’Avvocato Emanuela Mazzola di Roma, legale FP
CGIL da più di 10 anni, con esperienza ventennale nella tutela
dei diritti dei “cittadini in divisa” ed al Professore
Vittorio Angiolini, legale CGIL, professore universitario e
costituzionalista tra i più noti ed apprezzati del Paese.

Quanto
costa il ricorso e chi può aderire?

Il
ricorso è estremamente oneroso. Tuttavia, considerata la
rilevanza dei diritti compromessi con la soppressione ed
accorpamento, i costi saranno sostenuti interamente dalla FP CGIL
e dalla CGIL, risultando così completamente gratuito per tutti
gli iscritti FP CGIL e per tutti quelli che si iscriveranno al
momento dell’adesione. Possono aderire tutti i dipendenti del
Corpo Forestale dello Stato di qualsiasi ruolo e grado, compilando
i moduli di adesione che sono stati inviati in tutti gli uffici o
che potrete trovare sul nostro sito e consegnandoli entro la metà
di ottobre ad uno dei referenti CGIL presenti sul territorio.

Perché
ricorrere?

Ricorrere,
oltre ché essere giusto, è indispensabile per esprimere
correttamente il profondo dissenso verso la soppressione del Corpo
e l’accorpamento, ma anche per farci vedere organizzati e non
entrare nell’Arma a testa china, pronti ad accettare
passivamente qualsiasi destino. Nella migliore delle ipotesi
potremo ottenere di bloccare questo disastroso percorso. Nella
peggiore, la soppressione non sarà toccata, l’assorbimento
verrà portato a compimento. In mezzo, però, ci sono tutte una
serie di ipotesi che potrebbero comunque rappresentare un
vantaggio per i ricorrenti. Infine chi non ricorre non potrà in
seguito presentare ricorso alla corte Europea dei Diritti
dell’Uomo la quale, in presenza dei presupposti e di motivi
apprezzabili, è adita solo dopo la consumazione di tutti i gradi
di giudizio nazionali.

Quali
sono i rischi per chi ricorre?

Chi
ricorre non corre alcun rischio, tranne quello, ovviamente, di
vedere respinto il ricorso.

Vero
è che è prevista la condanna alle spese del soccombente in
giudizio, tuttavia considerata la complessità delle questioni
giuridiche, la novità delle stesse, la rilevanza che assumono, la
circostanza che ove pure respinte non sono certo peregrine, è
altamente probabile che non vi sarà alcuna condanna.
In
ogni caso le condanne sono estremamente limitate, anche nel
quantum.
Il
ricorso non comprometterà in alcun modo le scelte future che i
ricorrenti dovranno fare in base all’art. 12 del D.Lgs 177/16,
né nelle carriere che intraprenderanno nei CC, nei VVFF o nelle
altre Amministrazioni dello Stato. Né sono ipotizzabili
ritorsioni di sorta, è notorio l’alto contenzioso degli stessi
appartenenti all’Arma dei Carabinieri.

E
se ci ripenso?

Ciascuno
dei ricorrenti può in ogni momento rinunciare al ricorso qualora
cambino i propri interessi o intervengano fattori che mutino la
propria situazione con una semplice dichiarazione sottoscritta e
consegnata all’avvocato. E’ ovvio però che, onde evitare
ingiustificati ripensamenti in corso d’opera o inutili
cancellazioni dell’ultimo minuto, ciò che creerebbe diversi
problemi – in particolare nel periodo che segue la notificazione
del ricorso e prima della iscrizione a ruolo dello stesso –
chiediamo di aderire solo se convinti di voler ricorrere. Anche
nel rispetto di quei colleghi che hanno già aderito e che tanto
confidano in tale battaglia.

A
chi posso rivolgermi per avere informazioni?

Per
distinguersi da altri “gruppi ricorsi” nati in seno al
CFS la CGIL ha deciso di fare una scelta di assoluta trasparenza e
ha voluto garantire la massima partecipazione di tutti i
ricorrenti.
Per far ciò, oltre alle assemblee che si stanno
svolgendo in tutta Italia con la presenza dell’Avv. Mazzola, è
stato istituito a Roma presso la sede nazionale di Trastevere, Via
Leopoldo Serra, un apposito “ufficio ricorsi CFS” ove
operano due colleghi forestali appositamente incaricati che
coadiuvano l’Avv. Mazzola e sotto la supervisione della stessa.

Potrete
quindi contattare, in qualsiasi momento, l’ufficio all’indirizzo
mail appositamente dedicato: forestalinonmilitari@gmail.com per
chiedere informazioni – con preghiera di evitare quesiti che
trovano già risposta nel presente documento – o proporre
questioni importanti e peculiari che riguardano gruppi o settori
di appartenenti al Corpo.
Questioni
strettamente personali, eventualmente poste all’attenzione
dell’Ufficio, saranno esaminate ma non potranno rientrare nella
presente azione. Si provvederà comunque a fornire gli adeguati
suggerimenti del caso.
Per
coloro che ritenessero di subire danni ulteriori alla carriera –
quali demansionamento, perdita di chances ecc. – si prega di
inviare sintetica illustrazione della questione per esame da parte
dell’Avv. Mazzola, che all’esito esprimerà il proprio parere
e prospetterà eventuali azioni esperibili ulteriori alla
presente.

Come
posso aderire?

L’adesione
ai ricorsi e l’iscrizione possono essere effettuate compilando i
moduli che sono stati inviati in questi giorni in tutti gli uffici
del CFS e scaricabili dalla pagina internet FP CGIL CFS. Una volta
compilati seguendo attentamente le apposite istruzioni i moduli
vanno consegnati, entro la prima metà di ottobre, ai referenti
CGIL presenti in ogni regione i cui nominativi e recapiti
troverete nella stessa pagina.

Come
verremo informati durante l’iter del ricorso?

Tramite
la mail forestalinonmilitari@gmail.com
si invieranno
prontamente a tutti i ricorrenti informazioni circa lo stato del
ricorso, le udienze e gli atti adottati in sede giudiziale.

 
 

MATERIALI DA SCARICARE

 
 

DICHIARAZIONE DI ADESIONE AI RICORSI CONTRO I
PROVVEDIMENTI DI ASSORBIMENTO DEL CORPO FORESTALE NELL’ARMA DEI CARABINIERI

 
 

3.11.2016 – 

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