Stabilità 2017: Fp Cgil, allarme dissesto economico per gli enti locali

04 Novembre 2016

Stabilità 2017: Fp Cgil, allarme dissesto economico per gli enti locali

“Se dovesse essere confermato prelievo di 1 miliardo a rischio tenuta servizi per i cittadini”  

Roma, 20 ottobre – “A rischio la
garanzia dei servizi essenziali ai cittadini se la Legge di Stabilità
per il 2017 dovesse confermare il prelievo automatico di un miliardo da
parte dello Stato dalle casse delle Province e delle Città
Metropolitane”, fa sapere Federico Bozzanca, segretario nazionale della
Funzione Pubblica Cgil. “Ulteriore prelievo che, insieme a quelli
previsti dalle scorse manovre del 2015 e del 2016 e ai cospicui tagli
già subiti da questi enti, rischia seriamente di portarli dritti al
dissesto finanziario e al collasso dei servizi”. 

Una situazione insostenibile, continua
il dirigente sindacale, “che ha già spinto ben 47 province su un totale
di 76 delle regioni a statuto ordinario, insieme a ben 8 città
metropolitane su 10, a non rispettare il Patto di Stabilità che vincola
le casse di questi di enti. Una condizione che ora non si ripercuoterà
più solo sui lavoratori che già hanno subito le conseguenze negative
dell’applicazione del riordino amministrativo, con un danno economico
sostanzioso intervenuto sul loro salario medio, circa 1.350 euro (-4,6%)
all’anno. Andrà ad incidere adesso direttamente sulla tenuta di servizi
essenziali per i cittadini come l’edilizia scolastica e la manutenzione
delle strade”.

Per questo, prosegue Bozzanca, “ci
associamo alla rivendicazione già espressa dal Presidente dell’Anci,
Antonio Decaro, e dal Presidente dell’Upi, Achille Variati, di bloccare
questo ulteriore taglio, data la già accertata insostenibilità per le
disastrate finanze di questi enti. Rivendichiamo, inoltre, che si
intervenga immediatamente a rimuovere le sanzioni derivanti dallo
sforamento del Patto di Stabilità, che ricadono in capo ai dipendenti
degli Enti di Area Vasta e Città Metropolitane e ai cittadini per una
situazione economico-finanziaria che non hanno in alcun modo contribuito
a creare”. La categoria Cgil dei servizi pubblici è pronta, conclude il
dirigente sindacale, “a mettere in campo tutte le iniziative di
mobilitazione e a continuare ancora più forte la mobilitazione se il
governo proseguirà a mettere a rischio la tenuta dei servizi ai
cittadini e le condizioni di lavoro delle migliaia di lavoratrici e di
lavoratori”.

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