Sicurezza-Polizia Penitenziaria: manifestazione di protesta il 29 novembre a Roma

03 Novembre 2016

 
 

Polizia Penitenziaria: manifestazione di protesta il 29 novembre a Roma.

COMUNICATO

La grave crisi che investe da anni il
sistema penitenziario è stata affrontata in modo inadeguato dai Governi che si
sono succeduti alla guida del Paese. La logica della gestione dell’emergenza
non è mai stata accompagnata da concreti progetti di riforma adeguatamente
finanziati. Basti pensare che, malgrado la sentenza di condanna inflitta dalla
CEDU al nostro Paese, nel settore si sono registrati tagli di spesa e degli
organici a fronte di aperture di nuovi istituti o padiglioni detentivi e attribuzione di nuove funzioni. Parallelamente, mentre tutto il comparto sicurezza
beneficiava di risorse economiche aggiuntive e assunzioni straordinarie o
anticipate, nulla veniva prospettato per il Corpo della Polizia Penitenziaria
che, va ricordato ancora una volta, è in attesa di una convocazione sul rinnovo
del contratto di lavoro fermo al 2009. Negli stessi anni coloro che si sono
avvicendati ai vertici dell’amministrazione penitenziaria o non sono stati
messi nelle condizioni di poter incidere o hanno dato prova di scarsa
lungimiranza e incapacità di mettere in atto interventi concreti finalizzati a
migliorare le condizioni lavorative del personale di Polizia Penitenziaria,
malgrado i numerosi appelli lanciati dalla UILPA POLIZIA PENITENZIARIA e dalla
FP CGIL. Gli istituti penitenziari sono nella maggior parte dei casi obsoleti e
sui luoghi di lavoro non sono garantiti livelli di sicurezza adeguati per chi
vi opera. Le caserme dove alloggia il personale sono fatiscenti e, malgrado
questo, se ne chiede il pagamento senza aver apportato alcuna miglioria. Il
personale è costretto a turni di lavoro esagerati che vanno ben oltre le sei
ore programmabili, previste dalla normativa contrattuale. I mezzi di trasporto
utilizzati sono datati e in molti casi hanno più di 500.000 chilometri. Le
aggressioni nei confronti dei poliziotti penitenziari sono in costante aumento
ed il progetto sulla vigilanza dinamica si è concretizzato nella sola apertura
delle celle, disattendendo completamente gli intenti iniziali. In conseguenza
di questa scelta il fine rieducativo del progetto è venuto meno e le condizioni
lavorative per il personale in servizio negli istituti penitenziari sono
ulteriormente peggiorate. Il problema dello stress lavoro correlato è stato
completamente accantonato dall’amministrazione ed il personale sul territorio è
stato abbandonato a se stesso. La definizione delle piante organiche,
soprattutto delle sedi extra moenia, la definizione di un ANQ nuovo e attuale e
un confronto sul modello organizzativo dei NTP sono caduti nel dimenticatoio. I
concorsi per gli agenti sono sospesi per presunte irregolarità, quelli per
sovrintendenti non sono stati banditi e quelli per ispettori vanno avanti a
rilento da otto anni. Le proposte avanzate sul riordino delle carriere non
consentono adeguate progressioni per tutto il personale, mentre siamo ancora in
attesa del riallineamento alle altre forze di polizia per il personale
appartenente al ruolo dei sovrintendenti, degli ispettori e dei Commissari.
L’efficacia della mobilità ordinaria è stata inficiata dalla creazione di una
mobilità parallela, disposta con provvedimenti non previsti dalla normativa
contrattuale e giustificata con le esigenze di servizio dell’amministrazione.
E’ altresì prassi quella di distaccare personale presso le sedi amministrative
aggravando le gravi carenze negli istituti penitenziari, così com’è prassi
tollerare e assecondare l’elusione delle regole attraverso provvedimenti
illegittimi. Su questi e altri temi abbiamo chiesto all’amministrazione
penitenziaria di costruire progetti condivisi e strutturare con noi un sistema
di regole trasparenti ed inequivocabili, senza ottenere alcun risultato
oggettivo. Per questo abbiamo deciso di proclamare lo stato di agitazione del
personale di Polizia Penitenziaria ed indire una manifestazione di protesta che
si terrà il 29 novembre 2016 davanti al Dipartimento dell’amministrazione

penitenziaria.

Il segretario
generale UILPA
Polizia Penitenziaria
Angelo Urso 

Il segretario
nazionale
FP CGIL

Salvatore Chiaramonte

 
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