Sindacati e cambiamenti climatici. Il contributo della ITUC alla 22° COP

28 Ottobre 2016

Sindacati e cambiamenti climatici

COP22

Il contributo ITUC alla 22° COP (Marrakech 7-18 novembre 2016)

(28 ottobre 2016) Il contributo della ITUC alla 22° COP in programma dal 7 al 18 novembre a Marrakech è un documento di analisi, che anche la CGIL ha contribuito a scrivere, che non si limita ai contenuti della conferenza sul clima ma che più in generale esprime la visione del sindacato globale sulla necessità di accelerare la transizione giusta verso un’economia a zero emissioni di carbonio, il più presto possibile e al più tardi fra il 2055 e il 2070, per rispondere alle sfide climatiche e creare nuova occupazione. 
L’obiettivo di contenere l’aumento della temperatura al di sotto di 2°C e di continuare gli sforzi per 1.5° non può essere raggiunto se non vengono messe in atto rapidamente  modifiche radicali dei modelli di produzione e di consumo e se le misure di riduzione delle emissioni a livello nazionali non vengono incrementate e anticipate prima del 2018. Le emissioni devono essere ridotte a zero nel più breve tempo possibile, in tutti i settori a partire da quello energetico, la transizione è una sfida per il sindacato: offre una grande opportunità per la creazione di nuovi posti di lavoro sostenibili ma porterà alla perdita di posti di lavoro nei settori dei combustibili fossili. Il sindacato è impegnato nella lotta per la giusta transizione per garantire, con politiche di creazione di nuovi posti di lavoro, riqualificazione e ricollocazione, che nessun lavoratore debba pagare il costo del cambiamento. 
L’Africa, che quest’anno ospita la conferenza delle parti, è fra i continenti che pagano il prezzo più alto dei cambiamenti climatici in termini di vite umane e migrazioni climatiche, pur avendo le minori responsabilità in termini di emissioni di carbonio. Il tema dei diritti umani è, per il movimento sindacale, il prerequisito di tutte le politiche per il clima: l’accesso all’acqua e all’energia per tutti, la sicurezza alimentare, i diritti delle popolazioni indigene e dei migranti, il diritto all’autodeterminazione dei popoli, i diritti dei lavoratori, la parità di genere e l’equità intergenerazionale, la tutela dei beni comuni e l’equa ripartizione delle risorse del pianeta, devono essere il cuore del processo di cambiamento.
Nel documento troverete tutti gli approfondimenti sui temi: giustizia sociale e lavoro dignitoso per tutti, giusta transizione per i lavoratori e le loro comunità, rafforzamento della governance del clima dopo l’accordo di Parigi, centralità dell’azione climatica in ogni azione per lo sviluppo sostenibile, le priorità del movimento sindacale per la COP 22 e anche un promemoria storico dei progressi fatti dal movimento sindacale in materia di cambiamenti climatici.

Nota a firma di Simona Fabiani – CGIL Area Politiche di Sviluppo – Azioni per il Clima e Beni comuni e Fausto Durante – CGIL Area Politiche Europee e Internazionali

 
 

 
 
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