In tanti per contestare provvedimento,
servono risorse per sistema e occupazione
Roma,
21 novembre – Manifestazione oggi a Roma delle lavoratrici e dei
lavoratori delle Camere di commercio per contestare lo schema di
decreto, in fase di approvazione definitiva, di riforma del sistema
camerale. “In tanti oggi – si legge in una nota di Fp Cgil, Cisl Fp e
Uil Fpl – davanti alla sede del Ministero dello Sviluppo economico per
rivendicare cambiamenti del testo di riforma del sistema”.
Nello
specifico Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl hanno chiesto “risorse adeguate per
il mantenimento del sistema camerale e tutte le necessarie garanzie per
la salvaguardia occupazionale, sia del personale delle Camere di
commercio sia per quello delle unioni, delle aziende speciali e delle
società partecipate”. In conclusione della manifestazione le
organizzazioni sindacali sono state ricevute dal ministro Carlo Calenda
e, fanno sapere, “hanno manifestato tutte le preoccupazioni per il
futuro dei servizi del sistema camerale e dei suoi lavoratori.”
Il
titolare del dicastero dello Sviluppo economico, riferiscono i
sindacati, “per la prima volta ha manifestato una disponibilità a
rispondere alle esigenze poste dalle organizzazioni sindacali, in
particolare modo sul versante delle tutele necessarie per il
mantenimento dei livelli occupazionali, nel pubblico come nel privato”.
Fp Cgil Cisl Fp e Uil Fpl, concludono, “mantengono la massima attenzione
sulla vicenda e confermano lo stato di agitazione del personale delle
camere di commercio in attesa di verificare le intenzioni del governo”.
Comunicato stampa unitario
Governo smantella sistema camerale,
protesta a Roma davanti al Mise
Roma, 15 novembre – Riparte la mobilitazione del personale delle Camere di Commercio. Lunedì
21 novembre è in programma a Roma, in via Molise davanti alla sede del
Ministero dello Sviluppo Economico a partire dalle ore 14, una
manifestazione delle lavoratrici e dei lavoratori del sistema camerale
contro il provvedimento di riforma delle Camere di commercio e per la difesa di oltre 2.000 posti di lavoro a rischio tra la rete camerale e Unioni regionali e aziende speciali.
Un’iniziativa
promossa da Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e da Filcams Cgil, Fisascat Cisl
e Uiltucs per sottolineare come, nell’iter di approvazione del decreto
di attuazione della riforma Madia, “il governo, e in particolare il
dicastero dello Sviluppo economico, non abbiano ritenuto di cogliere
molti dei pareri offerti dal Parlamento di modifica del provvedimento di
riforma delle Camere di commercio, così come di incontrarci e ascoltare
le ragioni delle lavoratrici e dei lavoratori del settore”.
Per
le categorie del lavoro pubblico e del terziario di Cgil, Cisl e Uil il
governo, “negando il confronto, dimostra come quella delle Camere di
commercio non sia altro che una vera e propria contro riforma col solo
obiettivo di smantellare il sistema camerale”. I sindacati, infatti,
sostengono “l’esigenza di una riforma vera che metta al centro il valore
e l’impegno dei lavoratori coinvolti e l’esigenza di un sistema
camerale come riferimento centrale e insostituibile per rilanciare
sviluppo e crescita nei territori”.
Per
queste ragioni, concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Fpl e Filcams Cgil,
Fisascat Cisl e Uiltucs, “ci opponiamo al provvedimento in fase di
approvazione e saremo in piazza lunedì 21 novembre: il decreto nei suoi
prossimi passaggi deve radicalmente cambiare, il governo deve tornare
sui suoi passi e tenere conto delle proposte che abbiamo fatto, e che il
Parlamento ha accolto, a partire dalle necessarie misure di
salvaguardia dei livelli occupazionali del sistema camerale”.