Giustizia: Fp Cgil, bene assunzioni, ma dal Ministro Orlando risposte insufficienti

02 Dicembre 2016

Giustizia: Fp Cgil, bene assunzioni, ma dal Ministro Orlando risposte insufficienti

Comunicato stampa Fp Cgil 

Procedure del concorso potrebbero escludere maggior parte dei tirocinanti della giustizia 

Roma, 24 novembre – “Ancora risposte
insufficienti dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, sulla
situazione, ormai annosa, dei tirocinanti presso gli uffici giudiziari”.
Questo il netto e critico giudizio della Funzione Pubblica Cgil
Nazionale a seguito dell’uscita del bando di concorso per mille nuove
assunzioni di assistenti giudiziari. “Apprezziamo certamente l’uscita
del bando, il primo dopo molti anni, ma non possiamo non rilevare come
le procedure previste per l’espletamento del concorso stesso potrebbero
determinare l’esclusione di molti tirocinanti della Giustizia,
esattamente l’opposto di quanto assicurato in più occasioni dal Ministro
Orlando”. 

Si mettono in discussione, secondo la
Fp Cgil Nazionale, “gli impegni presi più volte dal Ministero della
Giustizia per dare valorizzazione alla loro esperienza e al loro
contributo effettivo per il funzionamento degli uffici giudiziari.
Lavoratrici e lavoratori da sei anni senza diritti e senza retribuzione
dignitosa”. La categoria dei servizi pubblici Cgil ribadisce che è
“responsabilità del Ministro, a questo punto, prevedere procedure di
reclutamento, da inserire nel piano assunzioni del 2017, che diano a
queste persone una vera prospettiva lavorativa per il futuro”. 

Per quel che riguarda le procedure di
riqualificazione del personale giudiziario, prosegue la Fp Cgil
Nazionale, “il nostro giudizio critico (e preoccupato)
sull’insufficiente realizzazione degli impegni assunti dal Ministro
Orlando purtroppo non cambia. Le procedure di selezione e di formazione
riguarderanno parzialmente due profili, lasciando fuori figure
professionali affini giuridicamente e determinando, per questa via,
soluzioni ingiuste e inefficaci a problemi annosi e sacrosanti di
migliaia di lavoratrici e di lavoratori. Non è per noi, quindi,
sufficiente lamentare la bocciatura di emendamenti all’art. 21 ter per
tacitare coscienze e dimenticare impegni assunti formalmente”. 

Il confronto, conclude la Fp Cgil
Nazionale, “continua ad essere, per noi e per il Ministro Orlando, un
percorso obbligato per definire soluzioni adeguate e non più rinviabili,
avviate per una parte dei lavoratori e che vanno estese anche alle
altre figure professionali. Per queste ragioni va ripresa la trattativa
al più presto, in modo da dare risposte a tutti. Vorremmo che
giungessero dal Ministro tutti i chiarimenti necessari, le indicazioni e
i nuovi impegni per sbrogliare finalmente una matassa davvero
ingarbugliata e non da noi. Se poi questo avverrà al termine di un
incontro con le rappresentanze sindacali ancor meglio”. 

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