Pervengono a
questa Organizzazione segnalazioni da parte di
lavoratori in
merito alla mancata equiparazione delle giornate di
Day Hospital a
ricovero ospedaliero con il conseguente e mancato
riconoscimento
della certificazione di assenza per malattia.
Più in
particolare, i lavoratori informano che pur in presenza
di tempestiva e
motivata comunicazione di assenza alla Struttura
territorialmente
competente e di successiva presentazione della
certificazione
di degenza in regime di Day Hospital, l’Agenzia non
ha validamente
considerato la giornata come “ricovero ospedaliero”
ma ha assimilato
la stessa ad assenza per motivi personali
invitando i
dipendenti ad inserire specifici giustificativi quali,
ad esempio, a
titolo semplificativo e non esaustivo, “ferie”.
Il tema deve
necessariamente essere affrontato rilevando che
l’Agenzia, in
almeno un caso, pur trovandosi nella possibilità di
avvisare
preventivamente il dipendente e ricercare soluzioni
finalizzate
anche ad evitare l’accumulo delle giornate nello
stesso periodo
retributivo, non ha provveduto in tal senso ma al
contrario ha
apportato in modo diretto la ritenuta in busta paga
per un numero di
giornate pari a quelle indicate nei certificati
di Day Hospital
presentati, tempestivamente, dall’interessato.
A tal riguardo è
opportuno sottolineare che la circostanza per
cui le giornate
di Day Hospital non possano essere qualificate
come giornate di
assenza per ricovero non trova riscontro negli
approfondimenti
normativi.
Ci riferiamo
alle specifiche previsioni contenute nella
circolare INPS
136 del 25 luglio 2003 che prevede espressamente
l’equiparazione,
ai fini erogativi delle prestazioni economiche e
dei requisiti
certificativi, delle giornate in regime di Day
Hospital a
giornate di ricovero.
Nella citata
circolare si precisa altresì che a prescindere
dalle
valutazioni prima richieste sulla durata della presenza
giornaliera nel
luogo di cura, nelle situazioni in questione,
l’incapacità al
lavoro è senz’altro riconoscibile anche se
limitatamente al
solo giorno di effettuazione della prestazione
indicato nella
certificazione medica.
Nello
stigmatizzare il difetto di comunicazione e la scarsa
tempestività
dell’Agenzia che ha dato luogo, in almeno uno dei
casi giunti all’attenzione
della Scrivente, all’immediata
rilevanza
pecuniaria mediante trattenuta in busta paga delle
giornate
considerate dalla stessa come “non giustificate” si
chiede, anche
rendendosi disponibili ad un incontro di
approfondimento,
il riconoscimento delle assenze per Day Hospital
come permessi
retribuiti e, laddove necessario, la restituzione
delle trattenute
economiche effettuate.
Il
Coordinatore nazionale
Ag.
Fiscali
Luciano Boldorini