Pa: Fp Cgil, in delega riforma Madia fine autonomia Vigili del Fuoco

08 Febbraio 2017

Pa: Fp Cgil, in delega riforma Madia fine autonomia Vigili del Fuoco

Roma,
1 febbraio – Il Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco consegnato al
potere prefettizio. Questo è quanto emergerebbe dalla bozza del decreto
legislativo della riforma Pa firmata Madia di modifica dell’ordinamento
del Corpo dei Vigili. La denuncia è della Fp Cgil Vigili del Fuoco, che
così commenta: “Il governo sta manovrando per togliere definitivamente
l’autonomia ai Vigili del Fuoco mentre, nelle emergenze e
quotidianamente con il soccorso tecnico urgente, le lavoratrici ed i
lavoratori del Corpo garantiscono assistenza alla collettività su tutto
il territorio nazionale”.

Secondo Danilo Zuliani, responsabile
nazionale della Fp Cgil Vigili del Fuoco, “se si dovesse realizzare
questo scellerato, vergognoso progetto si passerebbe alla completa e
definitiva militarizzazione del Corpo”. La Cgil, precisa, “rigetta
completamente l’intero impianto del Decreto che, oltre a relegare le
lavoratrici ed i lavoratori, tutti, quale bassa manovalanza nelle mani
dei Prefetti, pone gli operatori del soccorso in una posizione di
subalternità intollerabile”.

Per Zuliani “tutto l’ordinamento è
un’accozzaglia di norme che nulla hanno a che vedere con il fine ultimo
del nostro lavoro, che è e rimane il soccorso alle popolazioni in un
sistema di protezione civile integrato e all’avanguardia. L’intero
articolato non rispetta minimamente il personale del Corpo, ridisegna
una struttura ingessata nella quale i ruoli e le qualifiche non offrono
adeguati percorsi di carriera e soluzioni alternative all’attuale
disastro provocato dal D.Lgs. 217/05, anzi, se possibile, ne peggiora
l’impianto”.

Per questo, aggiunge il responsabile Fp Cgil Vvf,
“crediamo che diventi indispensabile unire gli intenti, quelli dei
Dirigenti, depauperati di ogni tipo di potere, con quelli del personale,
relegato a diventare manovalanza senza alcun riconoscimento
professionale, con ulteriori restringimenti di tutele e diritti. Tutti
uniti contro questa ulteriore pseudo-riforma, prosieguo del progetto
partito nel 2002 e sinonimo di default del Corpo. È sotto gli occhi di
tutti lo sfacelo prodotto in questi 10 anni dal precedente ordinamento,
ora bisogna rigettare la proposta dell’Amministrazione e, discutere
seriamente del nostro futuro. La Cgil – conclude Zuliani – si dissocia
dicendo No a questo progetto e metterà in campo ogni iniziativa per
contrastare questo vergognoso disegno”. 

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