Droghe: Fp Cgil lancia l’allarme sui servizi per le dipendenze, un sistema al collasso

02 Febbraio 2017

Droghe: Fp Cgil lancia l'allarme sui servizi per le dipendenze, un sistema al collasso


Comunicato stampa Fp Cgil 

Rimettere al centro utenti e operatori, servono risorse adeguate per servizi territoriali di qualità, innovativi e sperimentali 

Roma,
30 novembre – “I servizi per le dipendenze sono in un vero e proprio
stato di emergenza. Tra strutture fatiscenti, tagli lineari, vaste
sacche di precariato, condizioni di lavoro al limite, insieme a
politiche di criminalizzazione sul consumo e al generale disinteresse da
parte del governo, sono ormai servizi sull’orlo del tracollo, che
rischiano di arrivare all’incenerimento”. Questo il netto giudizio della
Funzione Pubblica Cgil Nazionale sullo stato dei servizi che si
occupano delle dipendenze, a conclusione della giornata di studio e
riflessione dal titolo ‘(In)Dipendenze. Lo stato dei servizi e le
proposte della Fp Cgil’, che si è tenuta oggi a Roma. Una giornata che
ha voluto rimettere al centro del dibattito il tema dei servizi pubblici
e del privato sociale, che si occupano di prevenzione, cura e
contenimento dei rischi nei confronti dell’uso di sostanze e delle
diverse dipendenze che travolgono la società odierna. 
“Dalle
droghe al gioco d’azzardo oggi il panorama delle dipendenze si è molto
diversificato e si è ampliato il ventaglio delle sostanze utilizzate
dagli utenti e a cui si trovano di fronte le tante operatrici e i tanti
operatori del settore”, continua la Fp Cgil. “Per questo sta diventando
quanto mai necessario mettere in campo un cambiamento alla base del
modello organizzativo dei servizi e improntarlo su un approccio diverso:
un approccio che dev’essere finalizzato alla prevenzione e al
contenimento dei rischi che, uniti a un sistema di cura efficace e
differenziato, possa essere in grado di dare servizi di qualità e
risposte vere alle persone, personalizzando i loro percorsi
terapeutici”.
Si deve
ripartire, secondo la categoria dei servizi pubblici Cgil, “dalla
valorizzazione delle professionalità coinvolte nel settore. Solo con il
rafforzamento degli organici, con la stabilizzazione delle enormi sacche
di precariato e lo sblocco del turnover, insieme al rinnovo del
contratto, si può dare dignità a un settore fondamentale, considerato
sinora solo come marginale”. È estremamente difficile, prosegue la Fp
Cgil, “elaborare e praticare forme diverse di intervento, servizi di
prossimità più efficaci, mortificando la professionalità e le competenze
delle operatrici e degli operatori, acquisite spesso direttamente sul
campo”. 
Un cambiamento
radicale, conclude la Funzione Pubblica Cgil, “di cui noi vogliamo
essere promotori che rimetta al centro gli utenti, garantendo loro di
vivere le proprie scelte in maniera consapevole, sicura, con autonomia e
dignità, e gli operatori, mettendo a disposizione risorse certe per
realizzare servizi di qualità, territoriali e a rete, innovativi e
sperimentali. Un cambiamento che deve partire dal mettere a regime gli
interventi di cui è stata verificata la reale efficacia nei confronti
della platea di consumatori, in particolare quelli della prevenzione e
della riduzione del danno”. 

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