Difesa: Cgil e Uil, giovedì a Roma assemblea nazionale, al via mobilitazione

23 Febbraio 2017

Difesa: Cgil e Uil, giovedì a Roma assemblea nazionale, al via mobilitazione

Pessime condizioni di lavoro e salario,
appuntamento in via dei Frentani dalle ore 10

Roma,
20 febbraio – Assemblea nazionale quadri e delegati del Ministero della
Difesa di Cgil e Uil giovedì 23 febbraio a Roma al Centro congressi
Frentani in via dei Frentani 4 a partire dalle ore 10. Al centro
dell’iniziativa il percorso di mobilitazione e lotta in campo a sostegno
delle rivendicazioni di Cgil e Uil “per la salvaguardia e la tutela
dell’occupazione e delle condizioni lavorative ed economiche delle
migliaia di lavoratrici e lavoratori coinvolti”.

Nel corso
dell’assemblea si affronteranno infatti i temi che interessano i circa
27 mila dipendenti del dicastero guidato da Roberta Pinotti. Tra questi,
fanno sapere Fp Cgil e Uil Pa, “l’omogenizzazione del trattamento
economico con quello del restante pubblico impiego, le progressioni tra
le aree funzionali, la tabella di equiparazione tra gradi militari e
qualifiche funzionali civili, il conseguimento della quota parte dei
risparmi derivanti dalla riduzione del personale civile, l’avvio della
discussione sulla circolare Persociv sui lavori insalubri e polverifici,
il tavolo di confronto sul sistema di misurazione e valutazione della
performance individuale, l’apertura del confronto sulle modalità di
convocazione delle riunioni sindacali territoriali e, infine, la
sessione informativa riferita al ‘Libro Bianco per la sicurezza
internazionale e la difesa’”. Tema, quest’ultimo, “assurto di recente
all’attenzione generale per i contenuti del disegno di legge Pinotti
sulla riorganizzazione dei vertici del Ministero e la pericolosa
concentrazione di potere anche economico che la Ministra vuole affidare
al Capo di Stato maggiore della difesa”.

Per la Fp Cgil e Uil Pa
“non è più accettabile lo stato di immobilismo e il silenzio assordante
che continua ormai da troppo tempo a contraddistinguere l’azione
politica e l’atteggiamento oltremodo dilatorio dei vertici politici
della Difesa verso le istanze avanzate dai 27 mila lavoratori civili del
Ministero, che riguardano le pessime condizioni lavorative e
soprattutto la gravissima contrazione economica che si è abbattuta sulla
congruità dei loro salari”. Per questi motivi, “in ragione dei ripetuti
allarmi lanciati dai sindacati anche in questi ultimi giorni, e
malgrado l’amministrazione della difesa nel suo complesso continui a
convocare riunioni in maniera provocatoria e irrispettosa dello stato di
agitazione nazionale dichiarato da quei sindacati confederali che con
il governo, anche nell’accordo dello scorso 30 novembre 2016, hanno
concordato sulla necessità di riequilibrare e valorizzare più e meglio
il sistema di relazioni sindacali tra le parti”, l’assemblea di giovedì
23 gennaio stabilirà, concludono Fp Cgil e Uil Pa, “in modo chiaro e
condiviso il percorso di mobilitazione e di lotta che verrà intrapreso”.

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