VVF: Relazione riunione sul servizio mensa.

22 Febbraio 2017

Relazione riunione sul servizio mensa.

 
 

20.02.2017 – Relazione riunione sul servizio mensa.

Mensa di servizio e buoni pasto elettronici, la farsa dell’Amministrazione.

Si fa cassa sottraendo diritti: 
50 euro sotto forma di ticket senza dire la verità 

Questa mattina, presso il Dipartimento, si è svolto un primo incontro per esaminare  la circolare n.1/2017 della D.C.R.L.S. relativa al servizio di ristorazione e alla possibilità di erogazione buoni pasto elettronici. 

Siamo stati informati che il personale in servizio presso i distaccamenti cittadini, non quello delle sedi centrali, della Campania, della Puglia, della Calabria, di una parte della Sicilia e di una parte dell’Emilia Romagna, già usufruisce del buono pasto in sostituzione del servizio mensa nel turno notturno.

La scelta dell’Amministrazione di lasciare fuori le sedi centrali dall’accordo del buono pasto elettronico ricade nella necessità di garantire un servizio mensa minimo provinciale per sopperire alle esigenze urgenti e inaspettate.

Le risorse, circa 2 milioni di euro, frutto del risparmio sul servizio mensa –  ha proseguito l’Amministrazione – saranno inserite nel fondo per l’operatività del soccorso pubblico, destinate a tutto il personale del Corpo per il riconoscimento delle peculiari condizioni di impiego e distribuite con accordi integrativi nazionali, ai sensi dell’articolo 38, comma 1, e dell’articolo 84, comma 1, del Decreto legislativo 13 ottobre 2005, n. 217.

Al termine di questa illustrazione, come Fp Cgil VVF, abbiamo rappresentato la nostra assoluta contrarietà al procedimento di informazione messo in atto dall’Amministrazione in violazione delle norme relative alle corrette relazioni sindacali, che, nello specifico, a nostro avviso e vista la materia in discussione, avrebbero dovuto prevedere la contrattazione con le Organizzazioni Sindacali.  

Senza entrare troppo nel merito, abbiamo ribadito la nostra contrarietà al progetto del buono pasto elettronico serale, sottolineando che un diritto acquisito, quale è quello della mensa di servizio, non può essere trasformato, unilateralmente,  in una forma distorta di guadagno, inoltre senza dire ai lavoratori la reale verità.

Siamo convinti che, così come è stata la riforma delle carriere fatta a costo zero con la legge 252 ed il successivo decreto 217/05, anche questa manovra si tradurrà in una vera e propria presa in giro.  

Illudere le lavoratrici ed i lavoratori che con 50 euro in più al mese, sotto forma di buono pasto elettronico, spendibile solo presso i centri convenzionati, si possa vivere e mangiare meglio di ora, è solo il volersi nascondere dietro un dito. 

La volontà dell’Amministrazione è quella di non voler migliorare il servizio, e, probabilmente, gettare le basi per cambiare l’orario di lavoro.

La dimostrazione, se vogliamo, si ottiene facilmente in quanto, conti alla mano, se i Vigili del Fuoco facessero i turni in quinta come la Polizia di Stato (tanto amata da qualcuno) il risparmio salirebbe a 36 milioni di euro.

Come Fp Cgil non possiamo che dichiararci contrari. 

La mensa è un diritto e come tale va trattato. Se l’Amministrazione intende risparmiare può certamente iniziare da altro, la mensa di servizio, intesa come il pranzo e la cena, oltre ad essere un momento aggregativo è anche l’unico vero momento di confronto e di convivialità per la squadra. 

Almeno la dirigenza tecnica del Corpo farebbe bene a confrontarsi prima con i rappresentanti del personale, senza rincorrere a tutti i costi il risparmio.L’esperienza insegna che il risparmio non va per niente d’accordo con il soccorso e con la tutela dei cittadini e del territorio.

Ci siamo lasciati con l’intesa di rivederci, a giorni, alla luce delle ricognizioni fatte sul territorio.

Naturalmente, vi terremo prontamente informati sugli sviluppi della questione.

La delegazione FP CGIL VVF
Danilo ZULIANI – Mauro GIULIANELLA

 

 
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