Difesa: Cgil e Uil, oggi grande assemblea lavoratori. Prosegue lo stato di mobilitazione

03 Marzo 2017

Difesa, oggi massiccia partecipazione dei quadri sindacali e dei delegati dei lavoratori all'Assemblea nazionale unitaria Fp Cgil e Uilpa.

Prosegue lo stato di mobilitazione.


Comunicato stampa Fp Cgil e Uilpa
 

Roma,
23 febbraio –  Dopo la partecipata discussione sui temi caldi
dell’incontro odierno, prosegue a grande richiesta lo stato di
mobilitazione del personale civile del Ministero della Difesa.
In
assenza di tempestive risposte saranno avviate iniziative di lotta in
tutti i luoghi di lavoro. In
particolare, nel corso dell’iniziativa, è stata denunciata l’ennesima
sperequazione ai danni del personale civile della Difesa: “le risorse
economiche (977 milioni di euro) sono state reperite per le prerogative
professionali e di carriera del solo personale militare mentre il
personale  civile continua ad essere penalizzato ed ignorato dal vertice
politico e dalla dirigenza del Ministero, entrambi responsabili di un
disegno politico mirato ad emarginare detto personale attraverso la
sottrazione degli stessi diritti previsti da norme e contratti. Un fatto
grave, questo, che denota l’inadeguatezza della stessa classe
dirigente, tanto politica quanto  amministrativa”.
 Sono
state evidenziate ulteriori manchevolezze, come quelle del sistema di
valutazione della performance e della formazione che, allo stato
attuale, sono suscettibili di recare grave pregiudizio alle aspettative
dei lavoratori.
Ma Fp Cgil e Uilpa ritengono “ancora più grave la
questione del Libro bianco che, qualora venisse attuato così come
attualmente impostato, si configurerebbe come una vera e propria
minaccia per la democrazia e per le condizioni di lavoro del personale
civile della Difesa. E ciò anche in considerazione delle modalità
previste per la riorganizzazione dei vertici del Ministero, con la
concentrazione di potere anche economico nelle mani del Capo di Stato
maggiore della difesa”. 
Per
tali motivi la Fp Cgil e la Uilpa “non accetteranno confronti che non
abbiano all’ordine del giorno i punti della vertenza e, in caso di
perdurante silenzio, programmeranno un percorso condiviso di lotta e
mobilitazione nazionale”.

 
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