Mibact: Comunicato su pubblicazione graduatorie definitive progressioni economiche

20 Marzo 2017

Comunicato su pubblicazione graduatorie definitive progressioni economiche

La recente pubblicazione delle graduatorie delle
progressioni economiche ha (relativamente) chiuso la fase 2016 e adesso si deve
avviare il confronto per il nuovo accordo a valere sul FUA 2017.

Per quanto riguarda la graduatoria pubblicata, nel prendere
atto dei controlli capillari fatti sui titoli presentati giudicandoli un fatto
positivo a fronte di passati processi dove i controlli sono stati pressoché
inesistenti, occorre rilevare tuttavia numerose segnalazioni che mettono in
luce alcune incongruenze.

Le più preoccupanti mettono in luce difformi valutazioni a
fronte degli stessi titoli e lo stesso disconoscimento delle docenze nei corsi
di formazione, ancorché preannunciato, ci pare del tutto discutibile a fronte
di un  criterio che definiva la formazione
“erogata” e non “fruita”.

Ma cosa devono fare i lavoratori che hanno verificato
decurtazioni di punteggi che non ritengono legittimi?

Dobbiamo preliminarmente osservare che eventuali vertenze
rispetto alla graduatoria approvata sono di competenza del giudice ordinario e
non di quello amministrativo. Pertanto i termini di prescrizione sono ordinari
e non riguardano il termine di 60 giorni, che è il tempo limite per fare
ricorso davanti ad un TAR.

Di conseguenza la prima azione da svolgere è quella di
inviare una immediata istanza sia al Presidente della Commissione esaminatrice
che alla DG Organizzazione segnalando l’eventuale incongruenza riscontrata e
chiedendo la rettifica del punteggio assegnato. Nel caso in cui si riscontrino
differenti valutazioni degli stessi titoli, vanno segnalati i casi concreti in
cui tale difformità si è presentata: ricordiamo a tutti che l’accesso agli atti
è consentito dalla legge anche rispetto alla documentazione presentata da altri
concorrenti. L’istanza in ogni caso deve essere corredata da un riferimento
alla legge 241/90. Solo all’esito di tale procedura, ovvero dopo trenta giorni,
e valutando l’eventuale risposta (o anche la non risposta) è opportuno
rivolgersi ad un legale al fine di valutare la percorribilità e le chances di
successo di una vertenza.

A tal proposito invitiamo le strutture territoriali in
indirizzo a favorire i lavoratori che si trovino nella necessità di avere un
supporto agevolando i contatti con i nostri Uffici legali.

 

Abbiamo letto con interesse alcune prese di posizione
critica nei confronto dell’accordo 2016, in particolare per quel che riguarda
il peso dato ai punteggi per la formazione. Sono critiche utili che certamente
terremo in conto nel confronto sul nuovo accordo, anche in considerazione di
alcune mutate posizioni di nostri colleghi di altre sigle, che, contrariamente
a quanto avvenuto nel corso della discussione sull’accordo 2016, hanno ritenuto
eccessivo il peso numerico dato a questo criterio. Lo diciamo da subito:
eravamo e siamo d’accordo. Così come siamo d’accordo a inserire in modo
esplicito le docenze ai corsi di formazione nella valutazione del criterio.

Aggiungiamo che a nostro avviso si può e si deve ampliare la
platea dei destinatari delle progressioni fino al 100% del personale in
servizio. Verificheremo certo se ci sono risorse aggiuntive utilizzabili, ma
dal nostro punto di vista diventa ineludibile una soluzione complessiva che
riguardi tutti i lavoratori con le attuali regole contrattuali. E su questo
stiamo lavorando.

 

 
 

FP
CGIL Nazionale MIBACT

Claudio Meloni

 

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