RIDETERMINAZIONE DELLE PIANTE ORGANICHE
I RISULTATI DELLA RIUNIONE DEL 17 MARZO 2017
Si è
svolto in data odierna il programmato incontro in tema di rideterminazione
delle nuove piante
organiche
dell’amministrazione penitenziaria, all’esito delle consultazioni che si sono
tenute a livello
regionale
ed interregionale presso i PRAP sul medesimo argomento.
All’inizio
della riunione il direttore generale del personale, Buffa, ha affermato che, in
linea di
principio,
l’amministrazione centrale si adeguerà alle indicazioni dei provveditori
regionali sulla
definizione
delle piante organiche delle strutture penitenziarie territoriali, rammentando
che, pur in
presenza
della predetta rideterminazione, si è già partiti con le procedure di mobilità
e di assunzione.
Nel
corso della riunione, preliminarmente Cgil Cisl e UIL, pur apprezzando lo
sforzo
dell’amministrazione
volto a definire le nuove piante organiche dopo diciassette anni e ben cinque
tagli
agli organici, hanno denunciato che le nuove piante organiche, proprio a causa
dei predetti tagli,
non
saranno in grado di soddisfare il fabbisogno di forza lavoro su quasi tutti i
profili delle strutture
penitenziare.
Inoltre hanno denunciato che, in conseguenza dell’applicazione dell’art.75 del
D.L.vo
443/92,
si determineranno posizioni soprannumerarie nelle figure professionali
amministrative
dell’area
seconda.
Nel
merito Cgil Cisl e UIL hanno affrontato le criticità locali, siccome segnalate
dalle rispettive
federazioni
territoriali, producendo la documentazione da queste ultime trasmessa. Inoltre
hanno
raccomandato
all’amministrazione di aggiornare il dato relativo alle effettive presenze,
tenendo conto
anche
dei prossimi pensionamenti, e di procedere alla determinazione dell’organico di
ciascuna
struttura
non a tavolino ossia utilizzando parametri esclusivamente aritmetici. Sul punto
CGIL CISL
e UIL
hanno sostenuto che il mandato istituzionale che l’amministrazione è chiamata a
svolgere per
realizzare
l’interesse pubblico va coniugato con le esigenze personali e familiari del
personale in
quanto
le riforme camminano con le gambe delle donne e degli uomini ed in quanto la
forza lavoro
non è
un costo ma è una risorsa, anzi la principale risorsa di un’amministrazione
pubblica importante
come
quella penitenziaria.
CGIL
CISL e UIL, infine, hanno chiesto la pubblicazione di ulteriori interpelli che
coinvolgano anche
le
Regioni che non sono state interessate (vedi Piemonte e Triveneto) nonché le
professionalità
non
coinvolte nelle nuove assunzioni (ad es. ausiliari, informatici e tecnici
ecc.); la possibilità della
mobilità
in uscita per il personale che dovesse risultare in posizione soprannumeraria;
l’aggiornamento
dell’accordo sulla mobilità; l’ampliamento dell’organico dei distaccamenti,
delle
scuole
e degli istituti risultanti dagli accorpamenti.
Il
Direttore Generale, all’esito della riunione, preso atto di tutte le
osservazioni ricevute, ha garantito
la
massima attenzione per le medesime ed una compiuta e documentata informazione
sulle scelte
che l’amministrazione
opererà in tema di piante organiche, con particolare riferimento alle
determinazioni
che saranno adottate in deroga alle indicazioni formulate dai provveditori
anche
attraverso
la consultazione dei sindacati territoriali. Infine il Direttore Generale ha
confermato la
volontà
di stabilizzare il personale informatico, non essendo ancora concluse le procedure
di
stabilizzazione.
Roma,
17 marzo 2017
FP CGIL
Lina Lamonica |
CISL FP
Eugenio Marra |
UIL PA
Domenico Amoroso |