INPS: Le nostre proposte sulle posizioni organizzative

02 Maggio 2017

Le nostre proposte sulle posizioni organizzative

Il percorso appena concluso di
riassegnazione dei Dirigenti di prima e seconda fascia, nelle more delle
innovazioni che interesseranno sia il modello di servizio che quello
organizzativo, non può che interessare, a seguire, anche le titolarità di
Posizione Organizzativa (PO).

Proprio per questo, la FP CGIL
ribadisce, ancora una volta, la necessità di affrontare preliminarmente il
nodo del modello di cui l’Istituto intende dotarsi, essendo tale questione
prodromica a quella relativa all’assegnazione delle PO. Basti pensare, ad es.,
alla “rimodulazione” dell’INPS sul territorio, in corso ovvero in discussione
in diverse Regioni e alla possibile chiusura di Agenzie o di sedi: tutto ciò
non può non influire sul numero totale di PO. È essenziale, quindi, discutere
prima del contesto in cui le PO andranno a collocarsi e successivamente dei
criteri di assegnazione.

La FP CGIL è convinta che sia
necessaria una razionalizzazione delle PO, unitamente ad una revisione
dell’intero sistema indennitario e a una rivisitazione dei criteri di
assegnazione e, non di meno, l’azzeramento di tutti gli incarichi assegnati
che, in moltissimi casi, anche a causa delle proroghe e degli interpelli che si
sono susseguiti, risultano in essere anche da un decennio. A quest’ultimo
proposito, possono venire in rilievo – per lo meno rispetto ad alcune PO –
esigenze legate all’anti-corruzione, ma anche il bisogno di garantire pari
condizioni di accesso alle PO. D’altra parte, la FP CGIL è ben consapevole sia
della necessità di garantire la continuità dell’azione amministrativa
dell’Ente, sia che le PO si inseriscono in un percorso di crescita
professionale ed economica dei lavoratori. Pertanto, sarebbe utile stabilire
una durata massima di permanenza nel medesimo incarico (es. 6 anni) così
che raggiunta la quale il titolare della PO possa concorrere per altre
Posizioni. Naturalmente, ciò comporta che periodicamente le PO vadano in
scadenza e la necessità di attivare bandi conseguenti per la loro copertura.
Nella stessa prospettiva di garantire parità di accesso, sarebbe utile mitigare
il punteggio previsto per chi ricopre incarichi di PO.
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