Carceri: Fp Cgil, bene Orlando su assunzioni ma non basta

17 Ottobre 2017

Incontro tra sindacati e ministro Giustizia, ora confronti su aggressioni

Roma, 17 ottobre 2017

“Accogliamo con favore le risposte date dal Ministro della Giustizia, Andrea Orlando, su alcune delle rivendicazioni avanzate dalla nostra organizzazione con la vertenza aperta a sostegno del personale di Polizia Penitenziaria”. Questo il commento della Fp Cgil Polizia Penitenziaria al termine dell’incontro che si è tenuto al Dipartimento dell’amministrazione penitenziaria tra il titolare del dicastero di Via Arenula e i sindacati.

“Mentre siamo in attesa di una svolta necessaria sul rinnovo del contratto nazionale, che il ministro Orlando potrebbe sollecitare, gli impegni assunti dallo stesso sulle assunzioni di personale, oltre 2.000 unità entro il 2019 e un piano pluriennale che consenta un riadeguamento verso il pieno organico, e sulle modifiche normative che consentiranno ai poliziotti penitenziari di non pagare le caserme, vanno nella direzione indicata dalla Fp Cgil – prosegue il sindacato – che condivide da tempo anche la scelta di razionalizzare le risorse a disposizione, dando un aiuto concreto a chi lavora in prima linea nelle sezioni detentive”. Su questo punto, però, precisa la Fp Cgil Polizia Penitenziaria, “il metodo scelto dal Ministro per recuperare personale è sbagliato. Avevamo un accordo con l’amministrazione che prevedeva il rientro negli istituti penitenziari di tutto il personale distaccato nelle sedi amministrative successivamente alla data del 31 dicembre 2011 e pretendiamo il rispetto di quell’accordo”.

Per la Fp Cgil Polizia Penitenziaria, infine, “ora va aperto immediatamente un tavolo di confronto che possa individuare soluzioni concrete sul grave problema delle aggressioni subite dal personale di Polizia Penitenziaria. Le carceri sono una polveriera e non passa giorno in cui non registriamo aggressioni subite dal personale. È un problema di sicurezza sul lavoro, che la modalità con la quale è stata introdotta la vigilanza dinamica ha acuito, e non è tollerabile che il datore di lavoro non intervenga per tutelare i suoi dipendenti”, conclude la Fp Cgil Polizia Penitenziaria nel far sapere che la riunione tra sindacati e ministro proseguirà domani.

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