Ministero difesa: Lettera unitaria al Ministro Pinotti

15 Novembre 2017

Roma, 15.11.2017

Al Ministro della Difesa
Sen. Roberta Pinotti
e,p.c.
Al Capo di Stato Maggiore
Difesa Generale Claudio Graziano
Al Gabinetto del Ministro

OGGETTO: Benefici pensionistici derivanti da supervalutazione di periodi di servizio in lavori insalubri e polverifici, ex artt. 19 e 25 D.P.R. 29.12.1973.

Gentile Ministra,la Direzione generale del personale civile del Ministero della Difesa ha, con circolare del 14.03.2016, dettato una serie di disposizioni relative ai benefici pensionistici derivanti da supervalutazione di periodi di servizio in lavori insalubri, polverifici, imbarchi ex artt. 19 e 25 del D.P.R. 1092/1973. Con la medesima circolare la predetta amministrazione ha espressamente abrogato una serie di circolari precedenti, restringendo fortemente le ipotesi in cui spetta il riconoscimento dei benefici, in parte recependo taluni gli arresti della giurisprudenza, in altra parte fornendo essa stessa l’interpretazione delle norme vigenti,parte delle quali, a giudizio delle scriventi OO.SS., assolutamente obsolete ed inadeguate.Tale delicata problematica – che ha immediatamente prodotto conseguenze inattese e drammatiche per le lavoratrici ed i lavoratori coinvolti, particolarmente in coloro che proprio in forza di quei benefici stavano o avrebbero dovuto essere posti in quiescenza – è stata fin da allora subito affrontata dalle scriventi rappresentanze sindacali, che a più riprese hanno chiesto ed ottenuto di discuterne dapprima con la direzione generale del personale, invero rimasta sempre sulla propria rigida ed inflessibile posizione, e poi con l’ex Sottosegretario delegato, On. Domenico Rossi, invero sul caso dimostratosi più disponibile alla comprensione della dimensione del problema e, quindi, anche alla possibile individuazione delle soluzioni immediatamente praticabili. Al punto che, anche profittando delle motivazioni contenute nella sentenza n. 331/2015 della Corte dei Conti, Sezione Giurisdizionale per la Regione Lazio (che si allega), lo stesso Sottosegretario aveva rimandato la discussione dell’argomento al tavolo di confronto che si sarebbe dovuto svolgere lo scorso 20 Luglio, in attesa di verificare preliminarmente l’esito del tavolo bilaterale che avrebbe dovuto tenersi tra una delegazione di SMD e la dirigenza dell’INPS,necessario ad approfondire di più e meglio gli aspetti d’interesse legati alla predetta sentenza, oltre che a valutare la possibilità di intervenire, modificandone i contenuti,sull’ormai vecchio e inadeguato Decreto luogotenenziale n.1100/1019.Eppure, sebbene il tema proposto oggi alla Sua cortese attenzione sia più che mai attuale e, purtroppo, tuttora foriero dei gravissimi danni arrecati ai trattamenti di quiescenza pressoché ormai raggiunti da molte di quelle lavoratrici e/o lavoratori – personeche starebbero per maturare il loro sacrosanto diritto alla pensione se solo venissero loro riconosciuti quei periodi di servizio legittimamente rivendicati -, e malgrado i nostri ripetuti inviti destinati tanto a SMD quanto alla Direzione generale del personale, ancora oggi non sappiamo quando e se saremo mai convocati per discutere dell’annosa questione, né ci è dato di sapere se l’incontro a suo tempo disposto dal Sottosegretario Rossi con la dirigenza dell’Inps si sia mai effettivamente tenuto e, nel caso, quale effetto concreto abbia poi eventualmente sortito.In tale compromessa condizione, non resta alle scriventi OO.SS. che prendere atto del fallimento dei propositi declinati nella riunione del 5 Luglio scorso, e dell’ingiustificabile silenzio fatto fin qui colpevolmente calare sul tema sia dal vertice politico del Ministero -poiché la semplice riconsegna delle deleghe da parte dell’ex Sottosegretario non esaurisce né potrebbe in alcun modo interrompere l’esercizio delle responsabilità che investono le sue funzioni -, sia dalla predetta Direzione generale – con ogni probabilità ancora ferma nel suo proposito – forse disinteressata a regolare definitivamente la materia.In ogni caso sul tema, considerati i guasti già provocati e quelli che saranno presto prodotti in danno delle lavoratrici e dei lavoratori civili rappresentati e interessati da quei processi in costanza di applicazione dei contenuti di quella circolare, le scriventi organizzazioni sindacali La invitano ad intervenire quanto prima nel merito della questione esposta, disponendo l’immediata verifica degli esiti della riunione conseguiti da SMD nell’incontro ordinato dal Sottosegretario Rossi con la dirigenza dell’INPS e, quindi, la tempestiva riapertura del tavolo di confronto tra le parti.Confidiamo nella Sua nota sensibilità istituzionale e personale, gentile Ministra,certi che appena raggiunta dalla presente comunicazione disporrà l’adozione di tutti i provvedimenti del caso.Ma al contempo riteniamo sia giusto sappia, che se nelle prossime due settimane non dovessimo ancora ricevere nessun segnale tangibile sul tema avanzato, le scriventi OO.SS. si riterranno libere di ricorrere a tutti gli strumenti di lotta a propria disposizione per rivendicare il diritto delle lavoratrici e dei lavoratori coinvolti di vedersi riconosciuti quei benefici che nel tempo hanno legittimamente maturato e di cui sono stati ingiustamente privati.

FP CGIL
F.to Francesco Quinti
UIL PA
F.to Sandro Colombi
FLP DIFESA
F.to Giancarlo Pittelli
CONFSAL UNSA
F.to Gianfranco Braconi
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