Ad affermarlo sono il segretario nazionale della Fp Cgil Salvatore Chiaramonte e il segretario generale del Silp Cgil Daniele Tissone.
“Qualora il fatto fosse confermato – proseguono i sindacalisti – sarebbe un pessimo segnale nei confronti degli uomini in divisa che attendono da otto anni il rinnovo contrattuale. Il metodo adottato dal Governo è assolutamente sbagliato. Non solo non si conoscono i motivi per cui si rimanda l’apertura del tavolo di confronto, ma le materie che in quella sede dovevano essere discusse, vengono inserite in un provvediemento per cui quasi sicuramente verrà chiesta la fiducia”.
“Serve un immediato cambio di rotta – concludono Chiaramonte e Tissone -, il tempo a disposizione è scaduto. Il Governo convochi immediatamente i sindacati e apra un confronto serio e costruttivo su tutte le materie che riguardano il personale del Comparto Sicurezza”