AA.LL.:conflitti fra istituzioni e incrementi contrattuali

18 Luglio 2011

AA.LL.: i conflitti fra istituzioni non devono mettere in discussione gli incrementi contrattuali

Pubblichiamo di seguito il testo di una nota unitaria
 
 
Al Presidente del Comitato di Settore Comparto Regioni – Autonomie Locali
Al Presidente dell’ARAN
e.p.c
All’ANCI
All’UPI
Alla Conferenza delle Regioni
All’UNCEM
All’UNIONCAMERE
Al Presidente FENASAP (Ipab)
Al Ministro Affari Regionali
Linda Lanzillotta
Al Ministro Rapporti con il Parlamento e Riforme Istituzionali Vannino Chiti
Al Ministro dell’Interno Giuliano Amato
Al Ministro per le Riforme e Innovazione nella P.A. Luigi Nicolais

Oggetto: I CONFLITTI FRA ISTITUZIONI NON DEVONO METTERE IN DISCUSSIONE GLI INCREMENTI CONTRATTUALI

Le scriventi OO.SS. sono venute a conoscenza che il comitato di settore del comparto Regioni ed Autonomie Locali ha inviato, avviando un percorso anomalo e coinvolgendo altre autorità istituzionali, la direttiva con un incremento economico effettuato con un criterio diverso da quello usato per i 101 euro medi stabiliti dall’accordo del 29 maggio che valgono anche per gli enti locali.

Il motivo del comportamento del comitato di settore, se le nostre informazioni sono esatte, è incomprensibile ed ingiustificabile dato che i contenuti dell’accordo del 29 maggio sono noti a tutti; non vorremmo quindi che incomprensioni tra istituzioni o incapacità della gestione della contrattazione ricadessero sui lavoratori. Gli atteggiamenti provocatori nei confronti delle lavoratrici e dei lavoratori del pubblico impiego hanno ormai raggiunto il limite della sopportazione, soprattutto se tali provocazioni sono lanciate da chi è titolare della potestà organizzatoria, e che spesso usufruisce dei privilegi che tale posizione comporta.

Le scriventi OO.SS. reputano tale atteggiamento gravissimo, dannoso per il lavoro pubblico, indice di una mentalità che scarica sulle lavoratrici ed i lavoratori degli enti locali la fase conflittuale/confusionale che anima il protagonismo delle controparti in un momento di definizione di un nuovo assetto istituzionale (codice delle autonomie, riforma fiscale in senso federale ecc…).
Il perdurare di tale atteggiamento e delle conseguenti interpretazioni economiche riduttive, quando non rimossi entro la conclusione del periodo feriale e prima dell’avvio della trattativa all’ARAN, ci vedrà costretti ad intraprendere tutte le iniziative di lotta sindacale, raccogliendo il diffuso malcontento di tutti i lavoratori del comparto delle autonomie locali, impegnato a garantire la funzionalità del settore ed i servizi alla cittadinanza ed alle istituzioni democratiche e che si vede privato, per un atteggiamento irresponsabile delle controparti, di un rinnovo contrattuale che altro non è che un atto dovuto da parte di chi ha la responsabilità di governare.

FP CGIL Crispi – FP CISL Alia – UIL FPL Fiordaliso

Roma, 2 Agosto 2007

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