Medici – «Commissari? Una garanzia» Intervista della Turco al Sole 24 Ore

18 Luglio 2011

«Commissari? Una garanzia» Intervista della Turco al Sole 24 Ore

 
(1 ottobre 2007) «L’ efficienza e il rigore cominciano a pagare ». Livia Turco, ministro della Salute, è sicura: il Ssn cammina versa la stabilità del sistema e la previsione per decreto legge di inviare commissari ad acta nelle Regioni in rosso non va letto come un allarme sui piani di rientro, ma come una «garanzia in più per tutti». La Finanziaria 2008, insomma, consolida la «svolta» decisa l’anno scorso. Ma aggiunge la «grande riforma»sui farmaci e un’iniezione di investimenti per altri 3 miliardi per ospedali, tecnologie, territorio. Infine una promessa a medici e dipendenti: «Spingerò per la chiusura dei contratti».

Ministro Turco, anche per la Sanità quella del 2008 sarà una Finanziaria di svolta?
La svolta per la Sanità c’è stata l’anno scorso. Adesso si consolida il cambiamento. Con un indirizzo preciso: stiamo costruendo un sistema unitario nel segno di un federalismo solidale. E di questo sono molto grata alle Regioni. La verità è che le scelte di efficienza e di rigore cominciano a pagare. Sembra paradossale detto da una persona di sinistra, ma il grande risultato è la riduzione dal 6,9 al 6,7% dell’incidenza della spesa sanitaria pubblica sul Pil. E questo, mentre le risorse crescono di altri 3,6 miliardi. Le politiche di concertazione stanno dando i loro frutti. E i risultati si vedono dalla stabilità del sistema.

Tuttavia, ministro: da una parte concedete prestiti per 9 miliardi alle Regioni in rosso, dall’altra le minacciate di inviare i commissari. Forse non tutto va così bene…
L’eventuale invio dei commissari ad acta è invece uno strumento in più che adottiamo per rendere chiaro il fatto che non stiamo finanziando nessuno “a perdere”, checché ne dica il centrodestra. È un rafforzamento delle responsabilità regionali. Una garanzia in più per tutti.

Ma puntare ai commissari per decreto legge dà la senzazione che ci sia un’urgenza.Basta pensare al Lazio…
La verifica che abbiamo fatto con l’Economia ci dimostra che tutte le Regioni hanno adottato i provvedimenti che dovevano assumeree che cominciano a verificarsi risparmi. Non c’è alcun allarme. La nomina di un commis-sario, poi, non va intesa come un esautoramento, ma come un aiuto sul piano della cooperazione istituzionale.

Finanziaria ricca: con 3 miliardi in più anche per gli investimenti. Che ne farete? Non ci saranno sprechi?
È una scelta per la quale mi so-no battuta fortemente. Il rilancio del Ssn ha urgente necessità di poter contare su risorse certe e un impegno di spesa costante. Per gli sprechi non ci sarà spazio. Spenderemo per gli ospedali, certamente. Ma anche per il parco tecnologico e per il territorio.

La vera riforma intanto è quella sui farmaci: nuovo tetto, nuovi ripiani, nuovi prezzi. Cosa vi attendete?
È una grande riforma. Ci guadagneranno i cittadini e le imprese. E naturalmente il sistema. Quando la spesa è sotto controllo, si evitano gli sforamenti e gli sprechi, ma anche un uso inappropriato e a fini speculativi dei farmaci. Abbiamo scelto di sostenere i generici e di premiare la ricerca dei farmaci innovativi. Un vantaggio per i cittadini ma anche per le imprese che investono. Per competere sui mercati internazionali le aziende hanno bisogno di certezze. Non devono subire vincoli dalle politiche nazionali, ma avere quella flessibilitàche le consenta di rendere produttivi gli investimenti. L’Italia ha bisogno di impresa sane, in tutti i sensi, e forti.

Con la Finanziaria imponete ai medici di non prescrivere farmaci non autorizzati e non provati scientificamente. Cos’è, uno stop ad altri “casi Di Bella”?
È una norma a tutela dei cittadini, della salute, dell’evidenza scientifica. In Italia non possono più ripetersi “casi Di Bella”. Un conto è investire nella ricerca, altra cosa è far credere valido un farmaco quando non c’è alcuna validazione clinica e scientifica.

Dal Governo ha incassato un jolly: il suo Ddl su «qualità e sicurezza delle cure» sarà collegato alla manovra. Non le sembra una scommessa pensare di poter rivoltare tutto: assunzioni, nomine di primari e manager, valutazione delle cure, medicina territoriale, ruolo centrale dei cittadini?
Il Ddl è il frutto dell’ascolto di tutti. Per me è una scommessa importante, ci ho investito molto. Inizialmente non lo prevedevo, poi abbiamo capito di aver bisogno di uno strumento di manutenzione e ammodernamento del Ssn. Come tutti i collegati deve essere presentato per metà novembre. Io spero di farcela entro ottobre. Ma non dimentichiamo il collegato sulla non autosufficienza che sarà firmata da Ferrero e da me. Sarà un tassello fondamentale per il Ssn.

Ministro, i medici e tutti gli operatori del Ssn premono per il rinnovo di contratti e convenzioni. Cosa promette?
Nella Finanziaria abbiamo già risolto alcune questioni: l’adeguamento finanziario del biennio precedente, i dirigenti precari, l’Onaosi. Non c’è stato ancora niente da fare per la rivalutazione dell’indennità d’esclusiva. Farò di tutto per far arrivare al più presto gli atti di indirizzo in Consiglio dei ministri. E aggiungo: spingerò forte per la chiusura dei contratti.

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto