“UN BEL DI’ VEDREMO SALIRE UN FIL DI FUMO”

18 Luglio 2011

"UN BEL DI' VEDREMO SALIRE UN FIL DI FUMO"

Le CCIAA e la stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari

La stabilizzazione delle lavoratrici e dei lavoratori precari nelle Camere di Commercio, nonostante l’intesa tra OOSS e Unioncamere del 24 luglio scorso in cui si invitavano le parti ad aprire i necessari confronti ed ad affrontare la questione non in termini “meramente formali” ma “guardare la rilevanza del fenomeno”, è ancora lontana.
I, non molti confronti aperti, sul territorio nazionale stagnano a causa di un atteggiamento di indisponibilità della Dirigenza Camerale che con diverse motivazioni rimanda al 2008 e alle disposizioni della prossima Legge Finanziaria .
Il Forum aperto dalla compagna Liliana Frascati delle RSU della CC.I.AA di Padova sull’andamento delle trattative sul territorio nazionale e lo stato di agitazione proclamato da CGIL CISL UIL e DICCAP a seguito della rottura della trattativa alla CCIAA di Roma evidenziano questa indisponibilità dei Segretari Generali. Questo a fronte di un numero di lavoratori da stabilizzare relativamente contenuto dovuto ad una politica camerale, osteggiata dalle OO.SS, tesa, negli ultimi anni, ad esternalizzare molte delle attività camerali alle Aziende Speciali ed ad un uso frequente di contratti di lavoro interinale, che ,ad esempio, nel caso della CC.I.AA di Frosinone. sono quasi a tempo indeterminato in quanto per quattro lavoratori durano da più di 5anni e per sette da più di 2 anni.ed i lavoratori cosi utilizzati non possono neanche usufruire del 60% dei posti a tempo determinato che si rendono disponibili dalla stabilizzazione dei lavoratori a tempo determinato, qualora venisse effettuata..
Il dato che emerge, e che porteremo al confronto di fine novembre con Unioncamere previsto dall’intesa del 24 luglio, è il persistere da parte della Dirigenza Camerale di un atteggiamento diffuso di non volontà di gestire con il dovuto confronto con le OO.SS la programmazione del fabbisogno di personale nel triennio stabilizzando il personale precario e migliorando la professionalità del personale a tempo indeterminato.
Ad oggi vediamo solo un “fil di fumo” e sono gli accordi della CCIAA di Brescia e di Milano e ma ci auguriamo che questi due accordi servano da apripista e dietro il “fil di fumo” “appaia la nave”
 

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