Sanità – schema di decreto legislativo per l’istituzione degli albi e ordini delle professioni sanitarie; nulla di fatto, scaduti i termini della delega della Legge 189/07

18 Luglio 2011

Schema di decreto legislativo per l'istituzione degli albi e ordini delle professioni sanitarie; nulla di fatto, scaduti i termini della delega della Legge 189/07

 

il giorno 27 febbraio u.s. lo schema di decreto legislativo sugli ordini delle professioni sanitarie (trasmesso in allegato alla nostra lettera del 30 gennaio u.s.) è stato inserito all’ordine del giorno del Consiglio dei Ministri che lo ha visionato, approvandolo, ma solo in via preliminare, e subordinandone la definitiva approvazione alla verifica delle Commissioni parlamentari e della Conferenza delle Regioni.

A fronte di questa decisione del Consiglio dei Ministri, nei giorni scorsi, abbiamo sollecitato insistentemente le diverse istituzioni ed abbiamo richiesto l’approvazione definitiva prima del 4 marzo 2008, data di scadenza della nuova delega introdotta dalla Legge 17/10/2007 n 189, che prorogava quella contenuta nell’art. 4 della Legge 43/2006.

In extremis sui predetti tempi di scadenza della delega, abbiamo avuto conferma della disponibilità sia delle Commissioni parlamentari, sia della Conferenza Stato Regioni a condividere il provvedimento;

questi hanno sollevato il problema della mancata approvazione definitiva da parte del Consiglio dei Ministri e dei tempi ristretti che avrebbero comunque avuto a disposizione.

Nel frattempo, abbiamo dovuto osservare e controbattere, per le vie brevi, svariate prese di posizione da parte degli Ordini e dei Sindacati autonomi della dirigenza medica, veterinaria e STPA (biologi, ecc.);
 
 questi, senza nemmeno comprenderne bene i contenuti che erano il frutto di un assiduo ed accurato lavoro di affinamento durato due anni, hanno contestato i contenuti dello schema di decreto ed hanno prefigurato, per quel che riguarda gli artt. 10 – 11 – 12 – 13 (in tema di attività riservate alle professioni sanitarie, ognuna secondo lo specifico profilo) presunte sovrapposizioni di competenze, nei confronti di una o più professioni, assurde e senza capo né coda.

Un atteggiamento, questo, che è andato indubbiamente contro lo spirito della norma e che ha messo a nudo interessi corporativistici e conservatori, contrari all’ammodernamento della Sanità in questo paese in un ottica di maggiore efficacia ed efficienza, che hanno vanificato questo importantissimo passaggio verso il completamento di un percorso di riforma di professioni sanitarie (in atto da più di 15 anni) che hanno indubbiamente un ruolo di primissimo piano nei processi, sicuramente al pari di tutte le altre.

Visto il grave ritardo e il percorso periglioso messo in atto dal Governo, abbiamo inviato un nuovo telegramma unitario con il quale abbiamo denunciato le responsabilità precise del Ministero della salute e di tutto il Governo in merito alla mancata istituzione degli ordini delle professioni sanitarie.

Purtroppo, anche questo non è servito allo scopo e l’iter dello schema di decreto, scaduta la delega, si è concluso con un nulla di fatto vanificando oltre due anni di lavoro;
 
ora, se permarrà la volontà, si dovrà ripartire da zero con il nuovo Parlamento, dopo le prossime elezioni politiche.

Riteniamo da censurare la decisione del Governo di non assumersi le proprie responsabilità, non provvedendo al completamento dell’applicazione della Legge n. 43 del 2006 dopo due anni dalla sua emanazione e di far decadere per la seconda volta una delega, prevista da Leggi approvate all’unanimità dal Parlamento.

Vi chiediamo di informare i lavoratori dell’impegno che FP CGIL ha profuso in questo lungo percorso, nel quale non sono mancati momenti duri, che sono stati superati con senso di responsabilità per conseguire obiettivi di indubbia importanza che valorizzassero l’operato dei professionisti in una Sanità moderna, equa, solidale, efficace ed efficiente.

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