Sanità Privata – vertenza contrattuale CCNL 2006/2009

18 Luglio 2011

Sanità Privata – vertenza contrattuale CCNL 2006/2009 – Documentazione Conferenza delle Regioni e sciopero 18 Settembre 2008

Comunicato di Fabrizio Rossetti, Comparto Sanità Fp Cgil nazionale

 
Pubblichiamo la nota della Conferenza delle Regioni con la quale la stessa comunica di aver approvato e fatte proprie le linee di indirizzo definite dalla Commissione Salute degli Assessori Regionali alla Sanità sulla ormai nota vicenda del mancato rinnovo contrattuale del personale della Sanità privata.

Un documento dal quale emerge chiaramente, al di là dei riferimenti normativi e dei combinati disposti, la precisa e reiterata volontà delle associazioni datoriali, in particolar modo ARIS ed AIOP, ma anche della Don Gnocchi, di non procedere al rinnovo del contratto nazionale di lavoro dei 150.000 lavoratori del Comparto Sanità Privata, se non a fronte di un adeguamento delle tariffe già dichiarato impossibile dalle stesse Regioni.

Le note a verbale riportate nel documento degli Assessori Regionali, poi, appaiono ancora più gravi dell’insostenibile atteggiamento evidenziato sin qui dalle associazioni datoriali nei confronti delle Regioni.

Da quelle note, infatti, emergono chiaramente ed in tutta la loro pochezza quelli che sono sempre stati i reali interessi dei datori di lavoro su tutta la vicenda del mancato rinnovo: sapendo sin dall’inizio che le Regioni avrebbero resistito a questo ignobile “do ut des” (aumento delle tariffe in cambio della garanzia del contratto), ARIS, AIOP E DON GNOCCHI, si sono comunque rifiutate di aprire le trattative per il rinnovo del Contratto Nazionale di Lavoro. Ora dichiarano che, comunque sia, se rinnovo dovrà essere, questo non potrà che avere decorrenza dal 1° Gennaio 2008.

E le risorse che dovevano essere accantonate per il 2006/2007?
E gli utili, i tanti utili prodotti in quel biennio dai datori di lavoro della sanità privata?
E, in tutto questo, cosa c’entrano quelle 150.000 donne ed uomini che quotidianamente garantiscono servizi e prestazioni sanitarie ai cittadini con stipendi ormai falcidiati dall’inflazione?
Ed il loro diritto al contratto di lavoro?

La lettura del documento allegato non fa altro che rafforzare la convinzione, peraltro già fortissima, che la vertenza va inasprita, che va confermata la mobilitazione e che lo sciopero nazionale, già proclamato per il 18 settembre 2008, dovrà essere un’iniziativa, non solo partecipata e riuscita, ma anche di forte e precisa denuncia nei confronti di un sistema datoriale che, come abbiamo ripetutamente osservato in questi ultimi mesi, non risparmia mai di lucrare sul diritto alla salute dei cittadini, sul diritto al contratto dei lavoratori.

I prossimi giorni ci incontreremo con CISL e UIL per cominciare a ragionare sulle modalità di svolgimento delle iniziative di mobilitazione in occasione della giornata del 18 settembre.

 
Roma, 4 agosto 2008

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