Oggi, nell’ambito della mobilitazione dei settori del lavoro pubblico, decine di migliaia di professionisti sanitari, medici, infermieri, personale tecnico dell’assistenza, hanno partecipato alle iniziative di protesta organizzate da CGIL CISL UIL in tutte le città capoluogo di Regione.
Rappresentanze sindacali dei lavoratori sono state ricevute dai Presidenti di Regione e dagli assessori della sanità, ai quali hanno chiesto interventi decisi ed inequivoci nei confronti del Governo Nazionale, affinché l’esecutivo assuma immediatamente una iniziativa che, apportando le necessarie integrazioni economiche alla finanziaria attualmente in discussione, permettano finalmente alla trattativa di superare la fase di assoluto stallo nelle quale si trova.
Ai Presidenti regionali e agli Assessori alla salute è stato chiesto di condividere formalmente questa esigenza attraverso la sottoscrizione di un documento congiunto nel quale, oltre alle questioni del rinnovo contrattuale, sono stati richiesti impegni per:
I documenti congiunti verranno inviati in giornata al Presidente del Consiglio Berlusconi, ai ministri Brunetta e Sacconi e al Presidente della Conferenza Stato – Regioni Vasco Errani.
La vertenza proseguirà, per tutto il pubblico impiego, nelle prossime settimane con tre giornate di sciopero interregionale (al Nord, al Centro e al Sud), e, in assenza di fatti nuovi, con lo sciopero generale di tutti i dipendenti pubblici.
Al Ministro del Lavoro ci permettiamo di suggerire di adoperarsi per trovare, insieme ai Ministri competenti, soluzioni alla vertenza, invece di proporre una legge che mette in discussione il diritto, costituzionalmente garantito, allo sciopero.
Roma, 15 ottobre 2008