Polizia Locale: Ancora aggressioni alla Polizia Locale di Calolziocorte e di Milano

18 Luglio 2011

Ancora aggressioni alla Polizia Locale di Calolziocorte e di Milano

Solidarietà della Segreteria FP CGIL Lombardia e del Coord. Reg. FP CGIL Polizia Locale ed un risposta al Comandante della Polizia Municipale di Milano.

In due distinti episodi, ancora aggressioni ai danni di lavoratrici e lavoratori della Polizia locale; i due episodi hanno natura diversa: nel Lecchese una lavoratrice ha subito un grave attentato alle proprie proprietà a causa di una costante e corretta applicazione delle norme in materia di circolazione stradale e regolamenti comunali, a Milano, per l’ennesima volta, una lavoratrice ed un lavoratore sono stati aggrediti nel compiere le normali attività di polizia giudiziaria che, in flagranza di reato, sono e debbono essere richieste ad ogni operatore di polizia.
La Segreteria Regionale ed il Coordinamento Regionale Polizia Locale della FP CGIL Lombardia esprimono piena solidarietà alle lavoratrici ed ai lavoratori delle Polizia Municipale di Calolziocorte e di Milano aggrediti.
Tali fatti, seppure di diversa natura, ribadiscono la necessità di pervenire al più presto ad una profonda riforma della polizia locale.
A livello nazionale non può più essere elusa, dopo aver sconfitto con il referendum la pretesa di costituire ventidue milizie locali, la necessità di assicurare, in modo uniforme su tutto il territorio nazionale, uguali qualifiche giuridiche, uguali percorsi professionali, uguali tutele assistenziali e previdenziali.
Il Comandante di Milano (intervistato oggi su La Repubblica) è persona nota per la sua competenza professionale e correttezza personale: riteniamo, però, che la doverosa necessità di fornire il personale della polizia locale di strumenti di autodifesa che garantiscano l’applicazione del principio giuridico della proporzionalità della difesa in relazione all’offesa ricevuta, non possa essere risolto a livello regionale e, soprattutto, debba essere risolto con strumenti di cui venga comprovata la caratteristica di non essere armi letali (senza, peraltro, trascurare la necessità di un serio percorso addestrativo garantito secondo criteri rigorosi su tutto il territorio nazionale).
A livello regionale vanno poste in essere le attività volte ad assicurare contenuti della formazione professionale correlati al territorio di appartenenza: in tal senso và rafforzato e recuperato il ruolo dell’Istituto Regionale di formazione (Iref) come ente formatore e non come ente meramente certificatore o organizzatore di convegni. Vanno inoltre potenziate le attività volte al coordinamento dei piccoli enti, che in Lombardia costituiscono il 60% delle realtà, al fine di garantire efficacia ed efficienza al servizio nonché professionalità e tutela alle lavoratrici ed ai lavoratori: questo, però, non può avvenire, come negli anni appena passati, finanziando in modo indiscriminato attività svolte al di fuori degli orari di lavoro, mediante doppi turni presso i diversi enti interessati, negando il diritto al riposo del personale e ponendolo, di fatto, in condizioni di rischio per gli effetti del super lavoro. Occorre procedere a riorganizzazioni dei servizi associati, retribuendo in modo incentivato le attività svolte ma nell’ambito delle 35 ore contrattuali.

Coordinatore Reg.le Polizia Locale
Roberto Citterio
Segretario Reg.le FP CGIL Lomb. 
Vito Romito

Milano, 29 settembre 2006

X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto