Delega al Governo per l’ottimizzazione produttività del lavoro pubblico

18 Luglio 2011

Delega al Governo per l'ottimizzazione produttività del lavoro pubblico

Il Senato ha approvato in via definitiva lo scorso 25 febbraio il disegno di legge n.847-B riguardante la delega al Governo finalizzata alla ottimizzazione della produttività del lavoro pubblico ed alla efficienza e trasparenza delle pubbliche amministrazioni.

Riteniamo pertanto utile inviarvi in allegato il testo del provvedimento debitamente commentato.

Al riguardo la CGIL ha espresso un duro giudizio critico in quanto, al di là delle roboanti dichiarazioni sulla volontà di riorganizzare e rilanciare la Pubblica Amministrazione, le norme approvate non rappresentano altro che l’ennesimo attacco al ruolo del pubblico, inteso come garante nel paese della fruizione dei diritti di cittadinanza nonché dei servizi pubblici fondamentali, e delle politiche di equità sociale e di coesione civile.
 
L’intenzione manifestata con questa legge è chiara: completare il disegno di ridimensionamento e smantellamento avviato con i tagli ai bilanci e la riduzione degli organici previsti dalla 133/2008, mettendo in campo un intervento di “rilegificazione” su gran parte delle materie fino ad oggi oggetto del confronto tra le parti; anche sui contenuti economici dei CCNL e della contrattazione integrativa interverrà la legge per vincolare le risorse che si metteranno a disposizione ai limiti di compatibilità decisi unilateralmente dalla controparte.

Così facendo si metterà in discussione , per la prima volta, l’esperienza e la pratica contrattuale consolidata negli ultimi quindici anni, reintroducendo pulsioni centralistiche, autoreferenziali e burocratiche.

Moltissimi altri aspetti del provvedimento risultano inaccettabili non solo per il loro contenuto anticostituzionale ma per il loro carattere di restaurazione di vecchi e non più riproponibili modelli di gestione delle pubbliche Amministrazioni.

Per contrastare la realizzazione di questo progetto sarà necessaria, quindi, la mobilitazione della categoria per promuovere una capillare campagna d’informazione sugli effetti negativi che si avranno in tema di risorse destinate ai contratti, sui percorsi di carriera e di valutazione del merito, tutele e diritti; soprattutto se si dovesse esplicitare il tentativo di sottrarre alla contrattazione del sindacato e delle RSU la possibilità di trattare i percorsi professionali dei lavoratori dipendenti in relazione alle tematiche della innovazione, dell’ organizzazione dei servizi, della qualità , efficacia ed efficienza delle prestazioni erogate.

Per Dipartimento Welfare-Mercato del Lavoro Gian Guido Santucci

Roma, 18 marzo 2009

 

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