Caos neve: responsabilità? E’ di chi non fa prevenzione – comunicato stampa di Antonio Crispi

18 Luglio 2011

Caos neve: responsabilità? E' di chi non fa prevenzione – comunicato stampa di Antonio Crispi

Chissà perché nessuno parla del vero problema sul tappeto: la mancanza , l’assoluta mancanza di una cultura della prevenzione in qualsiasi campo e, parlando di protezione civile, per qualsiasi rischio. Chissà perché nessuna ne parla mai!

Chissà perché nessuna parla mai della totale assenza dei piani nazionali di protezione civile e chissà perché nessuno lo ha mai notato e lo nota tutt’ora. La protezione civile, va detto, per lunghi dieci anni ha subito un viraggio nella sua organizzazione/missione costruendo e affermando un modello che, come ha detto la segretaria nazionale della CGIL Camusso in riferimento alla fase della “ricostruzione” a L’Aquila, ha favorito gli affari.

Chissà perché dopo aver mortificato, e si continua a farlo con Brunetta, il servizio pubblico favorendo in tutti i campi la gestione privata e le logiche di profitto ad esso intimamente connesso, ora tutti si meravigliano se il privato, ad esempio in caso di neve, non permette la chiusura dei “suoi” caselli o, nel caso dei treni, non provvede ad accogliere il disagio dei viaggiatori lasciando senza assistenza migliaia di utenti nelle “sue” stazioni e dentro i “suoi” treni sui “nostri” binari.

Chissà perché, cambiato il capo dipartimento della protezione civile della presidenza del consiglio da soli pochi giorni, come tutti sanno, autorevoli rappresentati della società civile e della politica ne chiedono le dimissioni per colpe non sue. Come nel caso di specie e ha fatto bene il Capo Dipartimento a richiamare regolamenti e leggi che stabiliscono chi deve fare e che cosa.

Ma allora, si chiedono i cittadini e i lavoratori, cosa manca? La cultura di PREVENZIONE ecco cosa manca. Ecco cosa non c’è. Con il caos neve il dipartimento governativo non ha alcuna responsabilità. Anzi! Mancando la CULTURA della PREVENZIONE si è tutti responsabili di quello che accade: dal caos neve alla tragedia immane. Detto ciò anche noi siamo insospettiti da queste continue richieste di dimissioni di chi dirige, da pochissimo, il dipartimento governativo di protezione civile dimenticando, facilmente, cosa è successo negli ultimi dieci anni con la metastasi dei “grandi eventi” e della precedente dissennata gestione i cui guasti ricadranno ancora su chi ha avuto il coraggio di prenderseli sulle spalle. I cittadini, poi, davanti al disagio con chi protestano? Con il politico più vicino a loro: il Sindaco, come dimostra un sondaggio di Sky tg 24 che attribuisce la cattiva gestione dell’emergenza neve alle amministrazioni locali e solo in maniera residuale alle società di gestione e al governo.

La Fp CGIL, per quanto attiene alla protezione civile, reclama un cambio di passo in tema di prevenzione, la redazione dei Piani Nazionali e un cambio di guardia nella famosa “squadra” con l’immissione di nuovi dirigenti. Nuova era, nuove facce così nessuno può incorrere in errori di sovrapposizione o di accostamenti con il brutto passato e l’appuntamento del 23 pv tra le OO.SS e PCM sulla nuova organizzazione del dipartimento governativo sarà per noi dirimente per capire se si vuole cambiare passo oppure no sul cambio dirigenza e su altre criticità per tutelare meglio i cittadini, migliorare il sistema della PC e la condizione dei lavoratori addetti.

Roma 21.12.2010

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