Commento di A. Garzi alla sigla dell’ipotesi di CCNL degli Enti pubblici non economici

18 Luglio 2011

Commento di A. Garzi alla sigla dell'ipotesi di CCNL degli Enti pubblici non economici

Roma 2 agosto 2007

Ai Coordinatori degli Enti Pubblici non Economici

Come sapete ieri abbiamo sottoscritto l’ipotesi di accordo per il rinnovo contrattuale degli Enti Pubblici non Economici, 2006/2009 parte normativa e 2006/2007 parte economica.
Gli incrementi medi a regime sono di 127,42 euro (si collocano all’incirca tra il C2 e il C3). Per rispettare gli aumenti tabellari, finali, già individuati nello Stato, si impegnano circa 103 euro (la differenza è causata dal diverso addensamento nelle posizioni economiche), Circa 4 euro servono per conglobare l’ex I.I.S. al 100% nell’indennità di fine servizio. 6 euro circa incrementano l’Indennità di Ente. Poco più di un euro copre il costo, fino ad oggi, dell’inserimento dell’Indennità di Ente nel TFR, mentre per coprire il costo dei lavoratori che nel futuro aderiranno al TFR, è stato individuato un meccanismo di prelievo dal Fondo (si tratta di pochi centesimi annui per ogni dipendente al quale si applicherà il TFR). E’ un risultato importante perché consentirà, per chi vorrà entrare nella Previdenza Complementare, di avere una retribuzione utile più elevata. I 13 euro circa rimanenti, confluiscono sul Fondo per il trattamento accessorio, una parte dei quali già finalizzati per sostenere la sperimentazione sul grado di soddisfazione dell’utenza e sul merito individuale.
Le decorrenze sono quelle già fissate con il CCNL dei Ministeri. Quindi dopo l’approvazione della Finanziaria si aprirà una sessione negoziale nella quale è già individuata la retrodatazione dell’ultima colonna (31.12.2007) al primo febbraio, sempre del 2007.
Nella parte normativa la novità maggiore è data dall’introduzione del nuovo sistema di classificazione del personale. Un sistema che elimina tutte le posizioni giuridiche all’interno, tranne quella iniziale. A differenza del sistema dello Stato, l’accesso dall’esterno è sempre sul primo livello dell’Area. Questo comporta che la dotazione organica sia di area e non di profilo, aumentando il grado di flessibilità nelle progressioni interne alle aree. In prima battuta il numero delle posizioni economiche rimane lo stesso, mentre una Commissione paritetica Aran-Sindacati verificherà la congruità del loro numero nelle tre aree.
Viene definita la disciplina delle elevate professionalità, con un forte sistema di relazioni sindacali, che entrerà in vigore a seguito della coda contrattuale post Finanziaria. Coda nella quale dovrà essere definito il sistema di finanziamento e se ci dovrà essere un limite al numero degli incarichi definito dal CCNL o dalla contrattazione integrativa.
Anche in questo accordo si è rafforzato il sistema delle relazioni sindacali in caso di esternalizzazioni e internalizzazioni; si è intervenuti sul CPO e si è incrementata al 20% la quota da destinare alla contrattazione di posto di lavoro.
Proseguendo nell’esperienza dei miglioramenti continui della qualità del servizio negli Enti, si è introdotto, in via sperimentale, il parametro del grado di soddisfazione dell’utenza e del merito individuale. Come abbiamo già detto è un’opportunità che la contrattazione integrativa dovrà saper utilizzare, anche sul versante dell’acquisizione di risorse aggiuntive.
Si tratta, quindi, di un accordo positivo che riprende la piattaforma unitaria presentata ad aprile, muovendosi sia nell’alveo del Memorandum sulla valorizzazione del Lavoro Pubblico, firmato in via definitiva il 6 aprile, che dell’accordo firmato con il Governo il 29 maggio per le quantità economiche. Quantità che consentono la copertura del potere d’acquisto delle retribuzioni.
Un accordo che interviene su questioni da tempo attese dai lavoratori e dalle lavoratrici del comparto, sia in ordine alle questioni economiche che sulla normativa.
E’, inoltre, un altro passo del consolidamento della stagione dei rinnovi contrattuali che dovrà, a settembre, proseguire con gli altri Comparti.
Adesso la parola passa alle lavoratrici e ai lavoratori che, come da nota unitaria, dovranno essere consultati sull’ipotesi di contratto, registrandone la volontà.

Il Segretario nazionale FPCGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
(A.Garzi)

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