M.E.F.Trasferimento all’INPS: mobilità volontaria!
Nella giornata di venerdi 4 maggio è stato sottoscritto l’accordo per il trasferimento del personale all’INPS a seguito del trasferimento di parte delle funzioni dalle Commissioni mediche di verifica allo stesso istituto previdenziale.
È un accordo basato esclusivamente sulla volontarietà!
A scalare, e sempre volontariamente, l’accordo interessa il personale in servizio al 30/9/2005 presso le Commissioni mediche e nel caso di più richieste l’individuazione del personale sarà regolato dalla maggiore anzianità di servizio; mentre nel caso di incapienza, rispetto alle unità da trasferire, l’accordo interesserà, sempre volontariamente, il personale delle Direzioni provinciali dei servizi vari.
Un accordo in se soddisfacente poiché non obbliga nessuno a trasferirsi dal MEF all’INPS, ma che sconta l’esiguo numero, da noi sempre contestato, di unità individuate per ogni sede rispetto alle funzioni trasferite.
In ogni caso prima dell’effettivo trasferimento del personale all’INPS, fermo restando la dovuta informazione alle RSU, è previsto a livello nazionale un confronto per la verifica della corretta applicazione dei criteri previsti dall’accordo.
Nel corso dello stesso incontro è stato sottoscritto anche un accordo per la destinazione delle risorse finanziarie provenienti dalla “assistenza fiscale” e per la ripartizione, fra le aree professionali e l’area della dirigenza, delle somme provenienti dalle economie di gestione (art. 43, c. 5, L. 449/1997). Si tratta di una riproposizione, con lievi aggiustamenti, di accordi precedenti in ogni caso necessari per rendere disponibile l’interezza del Fondo Unico di Amministrazione per l’anno 2006.
All’ordine del giorno della stessa seduta vi erano il DPCM relativo al trasferimento di funzioni e personale dell’intero Dipartimento per le politiche di sviluppo e coesione ed il Decreto Ministeriale per la costituzione del Servizio Studi presso il Dipartimento della Ragioneria Generale dello Stato.
Sul primo rimangono tutte le perplessità per un trasferimento poco comprensibile di funzioni che non ha altra giustificazione se non quella di sottobosco politico al quale per di più sono ancorate piccole parti dello stesso provvedimento che abbiamo richiesto venga modificato.
Non ci ha convinto la richiesta di introdurre il principio dell’opzione al trasferimento per una piccola percentuale di personale, riteniamo che o ciò si fa valere per tutto il personale oppure si corre il rischio di introdurre elementi di farraginosità e di nepotismo di vario tipo.
Per quanto concerne il DM per il Servizio Studi presso la RGS, oltre a chiedere un rinvio della discussione di merito nell’ambito della riforma generale del Ministero, abbiamo comunque manifestato tutte le nostre perplessità sulla necessità di creare una struttura con tali caratteristiche poiché la consideriamo una sovrastruttura che, fra l’altro, svilisce e depaupera le potenzialità del personale che opera negli ispettorati della RGS.
Nel corso dell’incontro, nonostante non fosse all’ordine del giorno, abbiamo rappresentato nuovamente all’Amministrazione la necessità di affrontare la questione degli idonei C2 e B3.
A tal proposito come CGIL abbiamo richiesto all’Amministrazione un tavolo negoziale apposito in modo da trovare soluzioni positive alle attese di tanti colleghi.
L’Amministrazione pur mostrandosi disponibile a riaprire il confronto ha ribadito quanto comunicatoci in precedenza e cioè che l’idoneità non rappresenta un diritto alla qualifica superiore e che il numero dei posti disponibili non sarebbe comunque tale da rispondere totalmente agli idonei presenti.
All’Amministrazione abbiamo controbattuto che, per quanto possa essere vero che la idoneità non rappresenti un diritto, è altrettanto vero che in questo caso è necessario applicare il principio dell’equità per tale personale utilizzando gli stessi criteri adottati a suo tempo per gli idonei C3.
Inoltre si tratterebbe di uno spreco di risorse tutto quanto fatto per questo personale, in termini di procedure e di formazione, se si facesse decadere tutto considerando fra l’altro l’incapacità dell’Amministrazione ad organizzare e concludere in tempi brevi altre procedure di riqualificazione.
È doveroso da parte nostra evidenziare la solitudine della CGIL, ad eccezione della CISL, nella richiesta di trovare una soluzione alla questione degli idonei!
In quest’ultimo periodo la CGIL ed i suoi rappresentanti sono oggetto di attacchi offensivi, ignobili e deplorevoli molto probabilmente pilotati da chi intende strumentalizzare la questione “idonei” per trarne utili in termini di proselitismo e di campagna elettorale per le prossime elezioni RSU.
A costoro risponderemo diffondendo copie dei verbali di tutti gli incontri con l’Amministrazione nel corso dei quali si è affrontato il problema degli idonei; attraverso i verbali sarà chiara a tutti la posizione della CGIL nel merito e sarà altrettanto chiara a tutti la posizione di chi, con netta posizione contraria o con il totale silenzio, ha impedito che gli idonei potessero acquisire l’inquadramento alla qualifica superiore.
Non c’è alcun dubbio che la CGIL, contrariamente alle notizie diffuse, sia stata l’organizzazione che più di ogni altra si sia battuta per trovare una soluzione positiva alla vertenza sugli idonei e che la nostra richiesta di proroga delle graduatorie fosse finalizzata alla ricerca delle soluzioni positive più utili per il personale.
Come dicevamo, sarà nostra cura diffondere copia di tutti i verbali una volta acquisiti dall’Amministrazione!
A chiusura dell’incontro è stato richiesto all’Amministrazione, oltre alle dovute informazioni sul caso, una soluzione immediata alla mancata erogazione dei buoni pasto in alcune Regioni; il dott. Del Bufalo si è impegnato a fornirci i dovuti chiarimenti nella giornata odierna.
Roma, 7 maggio 2007
p. FP CGIL Funzioni Centrali
il Coordinatore naz. Funzioni Centrali
(V. Di Biasi)