VVF – Coordinamenti CGIL Piemonte e Liguria – Tragedia Thyssen Krupp: perchè non si ripeta!

18 Luglio 2011


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Coordinamenti CGIL Piemonte e Liguria – Tragedia Thyssen Krupp: perchè non si ripeta!

14.12.2007 – Il Coordinamento interregionale FPCGIL VVF del Piemonte e della Liguria ritorna sulla tragedia della Thyssen Krupp con alcune considerazioni – che condividiamo e sosteniamo – a fronte delle quali tutti coloro che hanno un minimo di responsabilità istituzionale, a partire soprattutto dalla “politica”, bene farebbero a riflettere e ad agire.
 
Adriano FORGIONE


 

PERCHE’ NON SI RIPETA

 

Sono passati solo una manciata di giorni dall’esplosione avvenuta all’acciaieria Thyssen Krupp, giorni di cortei, di parole, e di altri morti sul lavoro, che ormai paiono diventate ordinaria amministrazione.
 
Ordinaria amministrazione, come pare sia diventato seguire via etere disgrazie che seguono disgrazie, al sicuro dietro il protettivo schermo di un televisore.
 
I vigili del fuoco per la maggior parte non seguono gli avvenimenti tragici dietro uno schermo, ne sono parte integrante, e per la maggior parte operano disperatamente al fine di salvare il salvabile, con un solo unico soffocante pensiero: forse anche questa si sarebbe potuta evitare!
 
Troppe morti e troppi infortuni continuano a funestare il mondo del lavoro, in nome di produzioni e sviluppi industriali tecnologicamente inadeguati, per risparmiare sulla prevenzione e previsione, per carente formazione sulla gestione della sicurezza.
 
Forse l’urlo pietrificante di un genitore che ha perso per sempre un figlio di 26 anni, per una ormai crudele malattia, che si chiama “lavoro”, dovrebbe suggerire che varrebbe la pena spendere non solo qualche soldo in più sulla manutenzione, ma occorrerebbe che la politica, entità tutt’altro che ectoplasmatica, fatta di padri, madri, figli e figlie decretasse davvero l’urgenza del problema sicurezza sul lavoro.
 
Troppi sconti richiesti e concessi dai governi che si sono succeduti, piegati a logiche di profitto e di mercato, anteposte alle imprescindibili necessità di sicurezza nei luoghi di lavoro.
 
Oggi, più di ieri, diventa necessario coltivare una cultura della sicurezza sul lavoro che sappia imbrigliare entro le proprie maglie strette la liberticida ottica di mercato, occorre sgombrare il campo da contraddittorie disposizioni tese, più a placare animi che, a restituire dignità al lavoro.

Non possiamo invocare più controllo, se non assumiamo controllori!
 
Non possiamo parlare di contenimento del fenomeno quando ispettori del lavoro, ASL, e Vigili del Fuoco, soggetti deputati al dispositivo di prevenzione e sicurezza, subiscono anno dopo anno decurtazioni pesantissime negli organici.

Questo, tuttavia non sottrae la FP CGIL VVF dal richiedere lo sviluppo di un tavolo che, dall’interno sollevi proposte e pianifichi il reperimento di risorse atte a dare risposte immediate verso l’intensificazione dei controlli, tenendo conto che gli stessi dovranno avere cadenze certe e non sporadiche o a campione, non dimenticando, altresì di potenziare gli strumenti e le dotazioni di organico necessario alle verifiche.
 
Non possiamo invocare in materia, pericolose deregulation, prova ne è il “decreto Bersani” che, di fatto, contiene nel pacchetto delle facilitazioni alle imprese, anche la semplificazione delle procedure di richiesta del “certificato antincendio”, documento necessario all’esercizio di numerose imprese, a garanzia degli infortuni, e più in generale alla sicurezza della collettività di fatto svuotato dalla pretesa di promuovere il progettista a controllore di se stesso.
 
Stemperare l’ottica di profitto in favore della condivisione, equivale a restituire dignità al lavoro e rispetto per la vita, nella prospettiva di una società civile e davvero progredita.

 

Per il Coordinamento interregionale FPCGIL VVF Piemonte e Liguria
Carlo NULLIROSSO, Enzo ARIU, Josè SANNINO, Luca INFANTINO

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