MIBAC: Contrattazione del 9 maggio: accordo progetti locali

10 Maggio 2012

 

Contrattazione del 9 maggio: recuperati (si spera) i progetti locali

 

Abbiamo avuto ieri una riunione di contrattazione nazionale incentrata su vari temi, a partire da quelli economici, del tutto comprensibilmente al centro dell’attenzione dei lavoratori.
Di seguito:
 
Il titolo del comunicato è indicativo e riguarda una nuova sottoscrizione dell’accordo, che leggete in allegato, sui progetti locali, che sostanzialmente fa salva la prosecuzione dei progetti in essere sulla base di una riscrittura che elimina il riferimento ai progetti locali 2010.

Questa vicenda, assurda e paradossale, riguarda pretese singolari da parte degli organi di controllo, che hanno voluto ben tre dichiarazioni da parte del Mibac che quelli erano effettivamente soldi residui dei FUA degli anni precedenti. Inoltre, poichè l’accordo del 2010 non aveva avuto il benestare loro, (anche se noi abbiamo ricordato che l’UCB del MEF aveva certamente registrato l’accordo), doveva sparire dai riferimenti.
L’accordo comporta l’immediata ripresa dei progetti anche se il tutto comporterà quasi sicuramente un ritardo anche nell’erogazione di queste somme ai lavoratori.
 
Sul restante salario accessorio:
ancora il MEF non ha provveduto allo stanziamento delle somme in bilancio. Al riguardo noi abbiamo fatto presente che è stata indetta una giornata di mobilitazione nazionale che comporterà l’indizione in contemporanea di assemblee in tutta Italia ed un sit in a Roma davanti alla sede centrale del MEF.  Il tutto accompagnato da iniziative di protesta e mobilitazione dei lavoratori. Pertanto abbiamo chiesto un ulteriore urgente intervento dell’Amministrazione presso il Ministero dell’Economia per sbloccare questa inaccettabile situazione. In allegato vi inviamo anche ulteriori letterine da parte dei Signori Ministro e Capo di Gabinetto, inoltrate agli omologhi dell’Economia, per sollecitare lo stanziamento delle dovute risorse. Pur apprezzando questi sforzi, dobbiamo segnalare che ad oggi non sembrano aver prodotto risultati significativi e che non ci pare modificato il vizietto tremontiano di firmare sempre in ritardo siderale i fondi destinati al salario accessorio dei lavoratori. Anche in questo si registrano continuità di comportamenti, purtroppo.
Quindi restiamo in attesa di urgente riscontro da parte dei signori del MEF che devono assegnare le risorse, facendo presente che noi non accetteremo ulteriori e del tutto ingiustificati rinvii. E pertanto le iniziative di mobilitazione unitaria proseguiranno fino all’ottenimento di quanto dovuto.
Approfittando di questa intensa corrispondenza con il Ministero dell’Economia abbiamo unitariamente chiesto di verificare l’integrazione del FUA 2011 e 2012 dei risparmi di gestione che rappresentano la quota variabile e che non erano state assegnate perché il fondo era al limite della sua capienza massima prevista dalle norme. Adesso la consistenza del Fondo è stata ridotta per effetto dello spending review, e quindi secondo noi si può procedere alle opportune integrazione.
Proseguendo nella nostra revisione della spesa abbiamo inoltre chiesto di verificare se nella composizione del fondo erano state inserite tutte le voci previste, perché abbiamo al riguardo ragionevoli dubbi. Vedremo cosa risponderanno al riguardo i  puntigliosi controllori.
 
Sulla proposta di accordo sull’incentivazione del 2% prevista dal D. Lgs.163:
la sottoscrizione eventuale dell’accordo è stata rinviata opportunamente ad un ulteriore approfondimento tecnico considerato che dai lavori della Commissione sono emerse 2 posizioni divaricate. La prima sostenuta da UIL e FLP che sostiene la necessità di una predeterminazione rigida delle percentuali di ripartizione dell’incentivo, la seconda, sostenuta da noi e dalla CISL che invece è per il mantenimento delle possibilità di oscillazione delle percentuali entro certi limiti. Questo perché il meccanismo consente una maggiore possibilità di riconoscere le specificità dei lavori e le loro condizioni organizzative, oltre a dare un senso all’intervento della contrattazione decentrata.
Inoltre noi abbiamo osservato che nella bozza di eventuale accordo erano quasi del tutto assenti le relazioni sindacali, ovvero i livelli di accordo regionale e di posto di lavoro, i diritti di informazione preventiva sui criteri di ripartizione degli incarichi  al personale tecnico e di quella successiva di rendiconto analitico sull’attività svolta in applicazione dei criteri previsti dall’accordo.
Condizioni per noi imprescindibili per assicurare la necessaria trasparenza ad una materia la cui gestione ha quasi sempre mantenuto impenetrabili nebbie.
Su questo e su altri aspetti più specifici saremo presto riconvocati in sede tecnica. 
 
Sulle progressioni economiche:
siamo stati informati sul numero delle domande pervenute (14.000) e sull’avvio della procedura di valutazione da parte della Commissione Esaminatrice Nazionale, preceduta da una verifica dell’Amministrazione sul possesso dell’anzianità prevista dal bando. Le Commissioni sono già regolarmente costituite, abbiamo chiesto di avere informazione sulle linee guida che la Commissione Nazionale dovrà produrre, con particolare riferimento alle modalità di controllo dei titoli presentati e ci è stato risposto che sicuramente tra i criteri sarà presente il controllo capillare sulla documentazione presentata dai vincitori esteso al 15% degli idonei. Verificheremo naturalmente alla luce dei fatti.
 
Sull’esito del monitoraggio sulla spesa per turnazioni:
In questo caso tocchiamo un dato delicato e, anche se i numeri non sono del tutto esemplificativi, abbiamo registrato diversi casi in cui le richieste sono incrementate in modo ingiustificato. Questo fenomeno mette in luce la tendenza ingiustificata ad estendere la tipologia delle turnazioni anche a servizi ove le stesse non sono normalmente previste. Con il risultato di produrre un aumento di spesa che non è sostenibile, a fronte di una spesa complessiva già prevista di 27 milioni di euro.
Accanto a questo abbiamo invece registrato la difficoltà di alcuni Istituti che dimostrano l’effettiva necessità di ampliamento delle turnazioni per incremento dell’organico o per riuscire a mantenere gli orari ampliati di apertura ad avere l’incremento sulle turnazioni.
In questo contesto brillano come al solito le irresponsabilità di molti  Dirigenti, anche Regionali, che chiedono aumenti esponenziali di queste spese o giustificano turnazioni improprie.
Come ad esempio il Polo Museale Veneziano, autore di un richiesta esponenziale. Gentile Soprintendente, per fare cosa? Non certo per ampliare le aperture e la fruizione, visto che ha annunciato alla stampa locale la riduzione degli orari dei musei.
E questo è solo un esempio. Ma ne potremmo fare, purtroppo, tanti altri.
Sul punto dobbiamo essere chiari, anche a rischio di risultare impopolari. Le turnazioni non sono un modo di erogazione di salario accessorio, sono cicli lavorativi dotati di specificità e  l’indennità di turno serve a retribuire un disagio. L’incidenza della sua spesa sulla consistenza del FUA è rilevantissima, considerata l’incidenza dei cicli di turnazione sulle organizzazioni dei servizi al pubblico. Estendere questa tipologia a tutti i cicli lavorativi comporta una situazione di insostenibilità finanziaria ed un FUA prosciugato e non più in grado di finanziare progetti nazionali, locali e progressioni economiche. Non estenderla significa sancire una situazione di disparità di trattamento a medesimo orario di lavoro. Ad esempio tra gli amministrativi che percepiscono questa indennità e quelli che invece sono esclusi a parità di condizioni lavorative.
Per questo motivo noi siamo contrari all’aumento della spesa e favorevoli invece al riconoscimento dell’aumento del budget solo a quelle situazioni per le quali viene dimostrata l’esigenza del ricorso alle turnazioni.
Sul punto l’Amministrazione ha comunicato che emanerà una nuova Circolare, a firma congiunta DG OAGIP e Segretariato Generale, volta a sensibilizzare opportunamente i fantasiosi Dirigenti periferici di questa Amministrazione.Vedremo e valuteremo.
E va sottolineato che sul punto si è registrato unanime adesione da parte delle sigle sindacali tutte.
 
Infine ci è stato annunciato che è prossima la nuova proposta di dotazione organica e che, in quell’ambito, si affronteranno finalmente e si spera si risolveranno le questioni inerenti il personale comandato e gli scostamenti orizzontali.
 
Roma, 10 maggio 2012
 
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
 

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