MIBACT: riunione di ieri con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del progetto relativo all’apertura festiva di Archivi e Biblioteche – Comandati e passaggi di area

22 Novembre 2013

 
 
Riunione di ieri con all'ordine del giorno la discussione e l'approvazione del progetto relativo all'apertura festiva di Archivi e Biblioteche – Comandati e passaggi di area
 

   
COMUNICATO
 

DOMENICA DELLE CARTE… PER ARIA?
 

Questo Ministero non finisce mai di stupirci: la riunione di ieri con all’ordine del giorno la discussione e l’approvazione del progetto relativo all’apertura festiva di Archivi e Biblioteche si è svolta in un clima piuttosto surreale e non ha portato a nulla.
I motivi? Semplice. Avevamo fatto presente, nella riunione precedente, che i numeri apparivano sballati e che mancavano alcune sedi all’elenco dei partecipanti. L’Amministrazione aveva fatto presente che l’accordo era immodificabile in quanto sottoposto a parere del Consiglio Superiore e registrato dalla Corte dei Conti.  Noi avevamo fatto presente che non discutiamo al buio o con pacchi preconfezionati e invitato la controparte a fare le opportune modifiche e verifiche per riportare il progetto ai livelli di funzionalità minimi.
Manco a dirlo ieri l’Amministrazione si è ripresentata esattamente con l’accordo dell’altro giorno e, alla verifica dei numeri, si è finalmente scoperto che c’erano degli errori talmente gravi da obbligare l’Amministrazione a ritirare il progetto per modificarlo. Una figuraccia. E vi risparmiamo ulteriori notazioni sui gravi dissidi interni emersi all’interno della delegazione amministrativa, sfociati in un litigio aperto, e nel successivo rifiuto del DG di firmare un impegno comune, predisposto dalla DG valorizzazione, a proseguire, sulla base delle risorse disponibili, con queste iniziative di valorizzazione.
In tutto questo non si è scomposto il Direttore Generale, il quale, da qualche riunione, continua a ripeterci che noi non facciamo gli interessi dei lavoratori e, in particolare ieri ha affermato, a fronte di obiezioni di buon senso che hanno rivelato gli errori di impostazione del progetto, che se noi non vogliamo dare queste risorse ai lavoratori vuol dire che si perderanno con grave colpa nostra. Signor Direttore Generale, i lavoratori questi soldi se li guadagnano lavorando, non ci faccia lezioncine, e lei il progetto lo deve portare avanti e lo deve correggere perché c’è un programma di valorizzazione fortemente voluto dal Ministro e perché ci sono i cittadini. Così come avrebbe dovuto impedire il taglio ingiustificato del FUA operato con la legge di assestamento.
Per cortesia, la smetta di tentare di riversare sul Sindacato responsabilità che sono unicamente dell’Amministrazione.
Per quanto riguarda il progetto abbiamo chiesto la sua modifica, riportando i numeri dell’altr’anno ridotti del 10% ed inserendo le sedi escluse, “per mero errore materiale”, come ci è stato candidamente detto. In particolare abbiamo sollevato il caso di Ferrara, il cui Archivio l’anno scorso era inagibile e per tale motivo non aveva potuto partecipare. Rilevando che quella sede è stata colpita da un terremoto, non certo da una maledizione.
Aspettiamo con fiducia (?) la prossima convocazione e speriamo di quagliare, anche se a questo punto è del tutto improbabile la data del primo dicembre e quindi ci sarà un breve rinvio.
In coda alla sceneggiata abbiamo chiesto lumi sullo stato del pagamento del salario accessorio. Da quello che ci è stato riferito siamo intorno al 70% del salario accessorio 2013 pagato, con i progetti del primo maggio e della notte dei musei 2013  ancora non disponibili al pagamento in quanto il MEF non ha stanziato le risorse.
Ricordiamo al riguardo che l’ultima data utile per l’immissione dei pagamenti è il 13 dicembre 2013, e pertanto invitiamo tutti voi a verificare lo stato di avanzamento sul cedolino unico in maniera tale da consentire il pagamento fino all’ultimo giorno utile per quest’anno. Considerato pure che le risorse dell’anno prossimo  e quelle residue 2013 quasi sicuramente non saranno disponibili prima di giugno e naturalmente solo dopo che ci saremo mobilitati.
 

LA FARSA SUI COMANDATI FINISCE IN TRAGEDIA? 

L’altra vicenda che veramente dà il livello di attendibilità di questa amministrazione è quella relativa ai comandati. La stessa sta procedendo, malgrado tutte le promesse ed i solenni impegni, alla restituzione di tutti i comandati alle loro amministrazioni man mano che raggiungono i tre anni, sulla base, guarda il caso, dell’ennesimo intervento invasivo dell’Ufficio Centrale di Bilancio. La cosa sarebbe del tutto normale se questo comportamento fosse adottato generalmente da tutte le amministrazioni, che invece continuano tranquillamente a rinnovare i propri comandi. E sarebbe normale se non fosse che la stragrande maggioranza dei nostri comandati lo sono da illo tempore e che il venir meno degli stessi causerebbe, in particolare nelle Regioni del Centro Nord, gravissimi problemi di funzionalità a sedi già fortemente sguarnite. Quindi è un problema non di mera applicazione normativa, ma politico e dovrebbe trovare soluzione in sedi politiche, come il Ministero della Funzione Pubblica. Ma noi vediamo di tutto, emendamenti al DL 101 regolarmente cassati in fase di conversione di quella legge e adesso emendamenti alla legge di stabilità che non sembrano avere miglior fortuna. Persino una richiesta di parere alla Funzione Pubblica su un bando di mobilità che ci pare l’ennesimo tentativo di rinviare la questione. A che serve un parere che non può far altro, come nel caso, ad esempio, dei festivi, che rinviare alla normazione della materia in questione?
Quindi il nulla ed in mezzo a questo la revoca dei comandi e la restituzione dei lavoratori: fatto questo che rischia di avere conseguenze drammatiche sui nostri servizi e sulle condizioni di vita di questi lavoratori, i quali, nella stragrande maggioranza dei casi subirebbero gravi conseguenze sul piano della qualità della vita, considerato che spesso la sede di comando è diversa da quella di appartenenza.
Per questo noi riteniamo che questa materia debba essere oggetto di un preciso intervento politico e di una soluzione che riprenda il famoso principio della compensazione, erratamente applicato nella cosiddetta spending review, che adesso potrebbe essere ripreso nel riequilibrio tra comandati dagli altri Enti al Mibact  e da questo verso l’esterno. Se veramente vogliamo razionalizzare e non tagliare.
L’ulteriore notazione sulla questione riguarda i comandati di seconda area che, a seguito dell’immissione nei ruoli dei 120 neo assunti, rischiano seriamente di seguire il destino di quelli di prima area, ovvero vedersi interrotto il comando in essere per incampienza nell’area. Avevamo infatti, a seguito del famigerato taglio, solo 150 posti liberi in seconda area alla data del primo giugno di quest’anno. Quindi i posti vacanti sono ridotti e non c’è capienza per tutti  i 150 comandati.
Qualche altra sigla sindacale sta consigliando lettere di diffida che lasciano il tempo che trovano: le diffide servono infatti solo ad interrompere eventuali termini di prescrizione, ed in questo caso evidentemente non sono necessarie. Noi semplicemente continuiamo a suggerire ai lavoratori interessati una consulenza tecnico legale con i nostri uffici legali territoriali per verificare la percorribilità di una vertenza, abbiamo dubbi seri che tali vertenze possano essere meramente improntate al diritto di precedenza previsto dalla legge nel caso di nuove assunzioni semplicemente per il carattere di straordinarietà e di deroga di quelle avvenute al Mibact. Mentre ci sembra potenzialmente più convincente una vertenza che abbia come base la durata pregressa del periodo di comando e i danni esistenziali indotti  dall’interruzione degli stessi. Ma un parere più preciso lo possono dare gli addetti ai lavori e ricordiamo che le consulenze in questi casi per i nostri iscritti sono gratuite.
 

PASSAGGI DI AREA DEGLI IDONEI: ALLE DOGANE SONO PIU’ BRAVI? 

Stiamo monitorando con attenzione la situazione esistente presso l’Agenzia delle Dogane, ove esiste una situazione analoga alla nostra con la presenza di un numero consistente di idonei ai passaggi di area.
Proprio per evitare raffronti in questo caso poco attinenti sottolineiamo che allo stato la situazione è identica in tutti e due gli Enti. Ovvero che le Dogane hanno provato con richiesta di parere alla Funzione Pubblica al quale la stessa starebbe per rispondere negativamente. La novità che differenzia è che nell’ultima riunione avuta con i sindacati del settore la Direzione ha annunciato un prossimo disegno di legge che dovrebbe derogare dal blocco ormai noto a tutti. Un disegno di legge supportato da autorevoli parlamentari, così è stato presentato al tavolo. Nel caso l’interpretazione è riferita ad un passaggio del D.L. 101, (art.4, comma 3) laddove prevede che le Amministrazioni, per poter indire nuovi concorsi debbono, tra l’altro, esaurire le graduatorie vigenti ed approvate a partire da primo gennaio 2007, relative alle professionalità necessarie secondo il criterio di equivalenza. Naturalmente sarà nostra cura seguire con attenzione qualunque percorso normativo che può essere messo in atto e finalizzato allo sblocco di questa situazione, proprio sulla base del fatto che, con l’esaurimento della graduatoria conseguente alle ultime assunzioni, il MIBACT si trova con l’unica graduatoria vigente che è quella dei corsi concorsi interni. Ma la materia non è così semplice e peraltro siamo in attesa di una Circolare esplicativa della Funzione Pubblica, la quale, come è noto, non dà, ormai per statuto, interpretazioni favorevoli al personale. Per quanto riguarda il disegno di legge, che dovrebbe riguardare l’applicazione della normativa citata, sono evidenti 3 fattori: il primo è che il ddl dovrebbe avere l’imprinting governativo per avere ragionevoli chanches di successo, il secondo è che qualunque interpretazione favorevole agli scorrimenti di idonei interni non potrà riguardare solo un Ente, ma la generalità delle Pubbliche Amministrazioni, e il terzo è che solo un intervento normativo può modificare la situazione. Sarà nostra cura fornirvi al riguardo ogni utile aggiornamento.
 
Roma, 22 novembre 2013
 
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
 

 
 

 
 
 
X
Questo sito usa i cookie per offrirti la migliore esperienza possibile. Procedendo con la navigazione sul sito o scrollando la pagina, accetti implicitamente l'utilizzo dei cookie sul tuo dispositivo. Informativa sull'utilizzo dei cookie Accetto