MIBACT: Firmati i progetti di valorizzazione: meno pubblicità e più offerta – comunicato e accordi

29 Maggio 2015

 
News
 
Comunicato

    

Firmati i progetti di valorizzazione: meno pubblicità e più offerta.
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Ieri abbiamo sottoscritto il programma di valorizzazione 2015, che contiene modifiche significative al programma presentato in prima battuta. Naturalmente non tutto quello che c’è dentro ci ha convinto, in particolare il progetto che prevede l’apertura del sabato solo per i musei autonomi, che in gran parte hanno poca necessità di ampliare le aperture, ma riteniamo che il venire meno delle aperture di venerdì e del folkloristico progetto della notte di San Lorenzo sia stato già un grosso risultato che ha ridimensionato di molto la singolare pretesa di veicolare il programma come se fosse uno spot mediatico. Riteniamo altresì significativo aver modulato in maniera uniforme le tariffe relative alla prestazioni e qualificante la proposta di standardizzare la domenica delle carte calendarizzandola la seconda domenica di ottobre di ogni anno. Così come riteniamo positivo concentrare le proposte di altri progetti (patrimonio nascosto, aree archeologiche normalmente non fruibili, restauro) nelle giornate del Patrimonio, che peraltro interesseranno tutti i settori dell’amministrazione, compresi Archivi, Biblioteche e il settore amministrativo. L’ultima considerazione sul punto è che vogliamo ricordare sempre che questi progetti sono finanziati con risorse extra FUA  e che questo consente l’utilizzo delle risorse FUA verso gli obiettivi che ci siamo posti: progressioni economiche e posizioni organizzative. Quindi non comprendiamo alcune obiezioni registrate sul tavolo circa la modalità di utilizzo di questi fondi, che in base alle norme di contabilità possono essere solo destinate a finanziare questi progetti. Per quanto riguarda le posizioni organizzative abbiamo avuto ieri i primi dati della domande pervenute per i musei, circa 600, e pertanto abbiamo posto l’esigenza di verificare l’importo che dovremo definire con il FUA, tenendo conto del numero complessivo dei posti da coprire, compresi Archivi e Biblioteche, e del fatto che la somma in surplus aggiunta al programma di valorizzazione è insufficiente a coprire il costo economico delle stesse. Ricordiamo che attualmente risultano accantonati sul FUA solo i 590.000 euro previsti dai precedenti accordi e che la somma aggiuntiva allo stato prevista è di 350.000 euro, assolutamente al di sotto della cifra necessaria. Pertanto occorre un ulteriore sforzo sulla base dell’impegno che formalmente l’amministrazione ha assunto di parificare i maggiori costi con gli stanziamenti sul capitolo 1321.
Nella stessa riunione di ieri abbiamo sottoscritto pure l’accordo che regola le aperture del progetto Expò, finanziato con fondi CIPE e relativo a prolungamenti di apertura nei siti definiti nell’allegato che nel progetto riguarda il MIBACT. La somma che è stata assegnata è 1.250.000 euro e noi abbiamo definito una tariffa uniforme per tutti i siti interessati, (35 euro l’ora per la terza area e 30 per la seconda) lasciando alle contrattazioni locali le definizione dei numeri sulla base dei singoli budget assegnati. Anche in questo caso si tratta di un progetto predefinito e finanziato con risorse extra FUA e non del budget di ministero.
 

Relazioni sindacali territoriali, un punto dolente.
 

Sempre ieri abbiamo affrontato la delicata questione delle relazioni sindacali su base territoriale, che registrano sempre più comportamenti del tutto difformi dal rispetto anche delle disposizioni che lo stesso ministero ha emanato, in particolare quelle contenute nella Circolare 93. Naturalmente noi abbiamo portato sul tavolo tutte le situazioni che via via ci vengono segnalate dai territori, dai dirigenti che operano vere e proprie fughe in avanti assumendo decisioni unilaterali fino alle più fantasiose interpretazioni sulle disposizioni ministeriali, e in generale dilatando i tempi delle convocazioni al punto che numerosi Uffici non hanno nemmeno contrattato ancora i progetti locali. Pertanto abbiamo richiamato l’amministrazione all’assolvimento dei suoi obblighi negoziali a tutti i livelli, precisando che il mancato rispetto a livello territoriale comporterà l’avvio di specifiche iniziative di valutazione, anche giudiziale, dei comportamenti antisindacali e inevitabilmente potrà avere pesanti ripercussioni sul tavolo nazionale.
L’Amministrazione ci ha ributtato la palla, lamentando la mancata adesione agli interpelli avviati ai sensi della Circolare n.93 e lasciando intravedere soluzioni unilaterali sulla questione della mobilità. Sul punto noi vogliamo essere pubblicamente chiari: la mancata adesione a nostro avviso deriva esattamente dalla situazione di caos organizzativo in cui versano tutti gli Uffici e i lavoratori in questo momento ritengono, a nostro avviso sempre giustamente, di non avere necessarie garanzie in ordine alle destinazioni ed all’impiego. Perché ancora mancano anche le minime coordinate organizzative e perché ancora i dirigenti litigano tra di loro su quale è il personale di appartenenza nei rispettivi uffici. Da questo punto di vista può aiutare l’imminente nomina dei dirigenti che dovranno coprire le sedi vacanti e certo non aiuta il prolungamento dei tempi per il celeberrimo bando internazionale che dovrà reclutare i dirigenti dei Musei autonomi. Pertanto valuteremo nella prossima riunione le misure che si intendono adottare precisando che non esistono per noi atti unilaterali su questa materia e che noi escludiamo del tutto qualunque mobilità che non sia volontaria su base geografica.
Nella discussione sul punto noi abbiamo posto la necessità di verificare il protocollo di intesa sulle relazioni sindacali che allo stato è inattuato, per il sostanziale rifiuto che abbiamo generalmente registrato tra i dirigenti periferici rispetto alle modalità di confronto tecnico che doveva essere posto fuori dalla fruizione dei permessi sindacali. Sul punto abbiamo concordato di rivedere il protocollo per individuare modalità di confronto che non consentano di esaurire il monte ore a disposizione sia per le RSU che per i territoriali, ci siamo riservati di presentare una proposta che riesca a trovare soluzioni ragionevoli, compreso l’utilizzo delle modalità in videoconferenza e la possibilità, appunto di definire modalità di confronto nell’ambito dell’orario di lavoro senza penalizzazione per i delegati.
 

Organici: la prossima sarà la volta buona?
 

Dalla riunione di ieri è stato tolto il punto relativo al prosieguo del confronto sulla determinazione del fabbisogno professionale degli organici. Di fronte alle vibranti proteste nostre e della UIL il DG ci ha comunicato che avevano bisogno di più tempo per capire e di conseguenza darci delle risposte sui temi strettamente connessi, ovvero i passaggi orizzontali ed i passaggi tra le aree. Quindi la settimana prossima noi riteniamo si possa concludere la questione dei passaggi orizzontali e avere chiarezza sui passi normativi che si intendono fare per garantire la riapertura degli scorrimenti tra le aree. È del tutto evidente che su questo specifico punto incombe anche la questione della regia della Funzione Pubblica sulla questione degli esuberi delle province. E che tale questione, per quello che riguarda il MIBACT molto probabilmente non comporterà solo la gestione degli esuberi ma anche il passaggio di competenze in materia di tutela del patrimonio attualmente gestiti dalle province e dalle regioni. Per quello che ci riguarda non si tratta pertanto di un eventuale  mero assorbimento di personale in esubero ma di comprendere l’impatto organizzativo che potrebbe comportare il trasferimento di competenze, ovvero che tale trasferimento, che potrebbe riguardare ad esempio gli archivi storici delle province e gli istituti culturali di pertinenza non può avvenire a costo zero ma deve comportare un ampliamento della dotazione organica proporzionale alle dimensione organizzativa delle competenze che si intende trasferire. E resta come punto pregiudiziale la necessità di trovare una soluzione normativa per i passaggi di area e noi riteniamo che sulla questione sia in ogni caso arrivato il momento della mobilitazione e delle iniziative di lotta. Le cui modalità stiamo concordando e vi comunicheremo quanto prima.
Per quel che riguarda la stabilizzazione dei comandati extra blocco del turn over, che ancora ieri abbiamo richiamato al tavolo, avremo anche questo punto all’ordine del giorno della prossima riunione (fissata per venerdì 5 giugno la mattina) e verificheremo l’iniziativa normativa di prolungamento di un anno dei comandi in essere e lo stato di attuazione del DPCM di stabilizzazione.
Infine noi riteniamo che la prossima settimana sia la volta buona anche per avere la prima ipotesi di ripartizione degli organici e di definizione degli specifici fabbisogni professionali degli Uffici.
Abbiamo seguito con interesse il rigoroso lavoro di analisi fatto dal Consigliere Benzia, peraltro mai svolto prima,  ed abbiamo condiviso l’impostazione metodologica provando ad arricchirla con il nostro contributo. Ma poiché la scienza non è mai neutrale, in particolare nell’ambito delle scienze sociali, siamo curiosi di verificarne la sintesi che secondo noi sarà ardua in riferimento alla necessità di contemplare sia l’esigenza di garantire funzionalità ai nuovi modelli organizzativi che quella relativa alle esigenze politiche di governo della riorganizzazione che, a naso, non ci paiono del tutto compatibili. Ma lo verificheremo presto.
In allegato gli accordi sottoscritti.
 
 
Roma, 29 maggio 2015   

 
FP CGIL MIBACT
Claudio Meloni
 

 
 
 
Allegati
 
 
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