Mibact: comunicato su riunione 14 maggio 2015: organici, passaggi orizzontali e il Consorzio dell’Area Centrale romana

05 Giugno 2015

 
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Riunione 14 maggio 2015: organici, passaggi orizzontali e il Consorzio dell'Area Centrale romana
 

COMUNICATO

Nella riunione di ieri abbiamo proseguito il confronto su organici e passaggi orizzontali. In apertura di confronto ci è stata data l’informativa sull’Accordo di Valorizzazione dell’Area Archeologica Romana. Sulla questione noi abbiamo ribadito tutta la nostra visione critica, in particolare sulla natura e la finalità del Consorzio che è lo strumento organizzativo di governo ideato per la gestione dell’Accordo. Pertanto il problema non è certo la necessità condivisibile di determinare le condizioni organizzative per una integrazione dell’offerta che interessa l’intero circuito comprendente i siti a gestione statale e comunale, quanto lo strumento individuato che ci pare possa produrre solo una sorta di sovrapposizione burocratica di competenze con le Soprintendenze interessate e presenta molte formulazioni ambigue nell’articolato. La previsione del Consorzio, ancorchè indefinita nei suoi risvolti organizzativi, prevede che lo stesso divenga il soggetto esclusivo titolare delle attività di valorizzazione rispetto ai beni che gli vengono affidati in gestione e che risultano in allegato all’Accordo stesso. Lo stesso Consorzio si dovrà dotare di una autonoma struttura organizzativa, che per il momento si avvarrà del personale della soprintendenze interessate, ma l’Accordo non esclude una strutturazione organizzativa definita e separata dagli Uffici statali e comunali. Sul piano delle competenze  non ci pare che la tutela rimanga esclusiva pertinenza dello Stato, il Consorzio infatti assumerà la programmazione di tutti gli interventi di studio, prevenzione, manutenzione e restauro del patrimonio affidato,. Inoltre appare ambigua la formulazione relativa al Consorzio nella identificazione delle medesime competenze laddove viene scritto che le stesse potranno essere svolte in via diretta o indiretta. Al di là di queste evidenti ambiguità il problema rimane quello di una sovrapposizione burocratica di compiti che va tutta a detrimento delle attività gestite dalla Soprintendenza. E non basta in questo caso la rassicurazione che si tratta di un soggetto di diritto pubblico, che non è in discussione la condizione dei lavoratori, che non saremmo di fronte a piani di privatizzazione, ecc. Si tratta di capire se questo è il modello di gestione del patrimonio che si vuole utilizzare e la nostra non è una domanda peregrina, considerato che ci risulta siano in predisposizione altri piani, per esempio quello relativo alla gestione del patrimonio inserito nel Polo Regionale del Piemonte, che insistenti rumors definirebbero in via di assegnazione alla Fondazione che gestisce Venaria reale (da qui il senso dell’operazione Turetta), che in questo caso prefigurerebbe un vero e proprio passaggio di gestione ad un ente privato del patrimonio interessato. Vedremo, intanto concordiamo con le preoccupazioni dei lavoratori della Soprintendenza e a tal proposito abbiamo replicato ieri al segretario Generale che ha detto che il patrimonio dell’Area centrale è stato gestito male, ricordando che la Soprintendenza archeologica di Roma ha rappresentato per tutti gli addetti ai lavori, non solo nazionali, un modello di gestione del patrimonio. Dovrebbe farlo l’Amministrazione, lo facciamo noi volentieri ma con una punta di amarezza conoscendo il generoso sforzo che in questi anni hanno fatto lavoratori che rappresentano un fiore all’occhiello del Ministero. Per questo sosteniamo con convinzione la posizione assunta dalla RSU che ha proclamato lo stato di agitazione.
 

Organici, passaggi orizzontali e passaggi tra le aree.
Sulla questione degli organici ieri è proseguita l’illustrazione del Consigliere del Ministro che sta, sicuramente con competenza e serietà, svolgendo un approfondito studio sugli organici. Peccato che la documentazione che lui ha predisposto non ci è stata inviata e questo non ci consente una valutazione più approfondita. L’impressione che ci abbiamo ricavato è quella che l’Amministrazione ha già una proposta di ripartizione che tiene conto dei dati certi acquisiti e che deve affinare alla luce delle variabili “non certe” che stanno emergendo dal confronto in sede sindacale. In ogni caso ci è stato comunicato che nel giro di 2 settimane ci forniranno la proposta del nuovo organico. In ogni caso abbiamo ribadito che la determinazione degli organici, a maggior ragione se proveniente da una valutazione seria ed approfondita sulle sue condizioni, deve essere finalizzata alla individuazione di un più corretto fabbisogno professionale. Le criticità che noi stiamo segnalando sono note e riguardano la vicenda dei passaggi orizzontali e quella dei passaggi tra le aree. Sui passaggi orizzontali abbiamo acquisito nei giorni scorsi la rilevazione delle istanze presenti in Direzione Generale, circa 700 complessive, suddivise per regione e per profilo professionale. Dall’esame di ieri è emerso che esistono, a parere dell’amministrazione,  delle problematicità rispetto al numero dei passaggi richiesti in tre regioni, Campania, Lazio e Toscana, ove la quantità dei passaggi richiesti, in particolare verso le professionalità amministrative della seconda area, viene giudicata ridondante rispetto ai numeri prevedibili. L’altra questione che ci è stata posta è la necessità di garantire a tutti i profili una quota di accessi dall’esterno, così come previsto dalle norme contrattuali. Noi abbiamo molte perplessità su tale impostazione, intanto per la complessità dell’operazione che dovrà spalmare le vacanze in organico sui profili e su base territoriale, che non può certo garantire una uniformità distributiva dappertutto, viste le condizioni di partenza degli organici. Ci hanno proposto al riguardo uno specifico protocollo di intesa che non è stato sottoscritto per una evidente difformità di valutazione nella parte sindacale che per alcune ambiguità di fondo nella posizione dell’amministrazione.  Le ambiguità di fondo riguardano appunto alcune affermazioni circa il fatto che i passaggi orizzontali corrisponderebbero a “desiderata” dei lavoratori ed in quanto tali devono essere valutate compatibilmente ai numeri. Non sono “desiderata” ma semplicemente, nelle istanze che possiedono i requisiti previsti dal contratto integrativo, situazioni di fatto ove questo personale viene impiegato continuativamente in mansioni diverse dalle proprie. Noi naturalmente siamo disponibili a discutere di numeri e criteri purchè sia chiaro che l’obiettivo è quello di garantire un diritto e riconoscere un fabbisogno professionale. Invece abbiamo espresso difformità di giudizio da altre OO.SS. nell’individuazione del mero criterio di anzianità di domanda che, a nostro avviso deve contenere anche l’individuazione dei periodi di effettuazione delle mansioni. Altrimenti rischia di diventare un criterio discriminatorio. In goni caso pensiamo vada formalizzato al più presto l’accordo che individua i criteri e, sulla base della proposta di organico che ci pèrverrà, andrà calato l’accordo nelle singole realtà regionali e confrontato con le ripartizioni previste nella nuova proposta di dotazione organica. Con una valutazione approfondita nelle tre situazioni regionali che presentano le criticità denunciate e dando per scontato che nelle restanti Regioni l’operazione non presenta difficoltà attuative. Per quel che riguarda i passaggi tra le aree abbiamo ancora ribadito unanimente la urgente necessità di un confronto con il Ministro, confronto che tarda ad arrivare. Il Capo di Gabinetto è intervenuto sul punto assicurando sull’incontro ed al contempo assumendo formale impegno a presentare nei prossimi provvedimenti del Governo norme specifiche che sblocchino la situazione. Noi abbiamo preso atto e comunque ribadito che appare più che opportuno che tale impegno venga assunto direttamente dal Ministro in un incontro con noi. Perchè questo sarebbe un segnale assai urgente ed opportuno nei confronti dei lavoratori interessati. Saremo convocati la prossima settimana di mercoledì e vi informeremo costantemente sugli esiti del confronto.
In allegato il Decreto che recepisce l’Accordo di valorizzazione dell’Area Centrale Romana.

 
FP CGIL NAZIONALE
Claudio Meloni

 
 
 
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