Riforma Pa, Cgil Cisl Uil: “Un’illusione pensare di cambiare la Pa con nuove norme”

22 Settembre 2015

Riforma Pa, Cgil Cisl Uil: "Un'illusione pensare di cambiare la Pa con nuove norme"


Comunicato Stampa Fp-Cgil, Cisl-Fp, Uil-Fpl e Uil-Pa

“Per innovare i servizi e valorizzare i lavoratori servono i contratti”

Roma, 4 agosto 2015

“Una grande illusione pensare di cambiare la Pa
attraverso nuove norme. La Pubblica amministrazione si cambia, per
davvero e in positivo, solo attraverso il coinvolgimento di chi ogni
giorno ci lavora e, tra mille difficoltà, garantisce i servizi pubblici
ai cittadini. Basta giochi di prestigio, bisogna riaprire la
contrattazione”. Questo il commento di Rossana Dettori, Giovanni
Faverin, Giovanni Torluccio e Nicola Turco, segretari generali di
Fp-Cgil Cisl-Fp Uil-Fpl e Uil-Pa dopo l’approvazione definitiva del ddl
Madia.

“Questo governo, come gli altri, resta ancorato ad una
illusoria funzione taumaturgica delle norme”, attaccano Dettori,
Faverin, Torluccio e Turco. “A partire dalla rilegificazione del
rapporto di lavoro, dalla riduzione degli spazi di negoziazione,
dall’inasprimento dei controlli di merito e di compatibilità
economico-finanziaria dei contratti. E ancora una volta manca il
coraggio di intervenire sui nodi decisivi: riorganizzazione dei servizi e
investimento nelle professionalità”.

“In questo modo, si
mantiene una Pa autoreferenziale, volutamente disorganizzata, costruita
per legge e complicazioni normative calate dall’alto”, rimarcano i
segretari. “Vogliamo il contratto subito. Per rendere esigibile il
sacrosanto diritto al rinnovo del contratto di milioni di lavoratrici e
lavoratori della Pa, e per il rilancio dei servizi pubblici contro gli
eccessi normativi che anche questa millantata riforma nasconde, a
partire dalla dozzina di decreti delegati da approvare nei prossimi
mesi. Ancora norme e cavilli che non produrranno alcun miglioramento
sulla condizione reale delle persone”.

“Contrattare e
coinvolgere i lavoratori è l’unica chiave di un vero processo di
efficientamento dei servizi e valorizzazione dei lavoratori. Per questo,
soprattutto dopo l’ennesima forzatura, va riaperta immediatamente la
contrattazione”. Una forzatura, proseguono le quattro sigle, “che
traspare anche dall’approvazione del dl enti locali. Qui, dopo passi
avanti fatti sui temi del personale, rimangono tutte in piedi pesanti
criticità, sia in vista dei prossimi e pesantissimi tagli agli enti
locali, che metterebbero in serio e irreversibile pericolo l’erogazione
dei servizi pubblici, sia per la nuova scure che si abbatterà sui fondi
della sanità”.

“Il progetto di progressiva riduzione dello
spazio pubblico è chiaro, anche in vista di quella che raccontano sarà
una riduzione delle tasse ma che inevitabilmente si tradurrà in nuovi
tagli agli enti locali. Avvertiamo il governo: il lavoro pubblico non
sarà il bancomat del governo per una, anche questa illusoria, riduzione
delle tasse. Se il governo vuol mettere un tassello vero per
l’innovazione, apra subito il tavolo contrattuale”.

 
 

 
 
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