Prefetture: Cgil Cisl Uil, governo le cancella e abbandona il territorio, oggi giornata mobilitazione

24 Settembre 2015

Prefetture: Cgil Cisl Uil, governo le cancella e abbandona il territorio, oggi giornata mobilitazione


COMUNICATO STAMPA FP CGIL, CISL FP E UIL PA

Prefetture: Cgil Cisl Uil, governo le cancella e abbandona il territorio, oggi giornata mobilitazione

“Assemblee nei 23 presidi coinvolti, no a provvedimento sbagliato”

Roma, 22 settembre

“Un arretramento inaccettabile
dal territorio, frutto di un provvedimento sbagliato”. È il messaggio
emerso oggi nel corso della giornata di mobilitazione delle Prefetture
coinvolte dal processo di riordino del Ministero dell’Interno. 
“Ventitré
assemblee – spiegano Fp Cgil Cisl Fp e Uil Pa – tante quante sono le
Prefetture che subiranno l’accorpamento, nel corso delle quali si è
denunciato come lo schema di decreto sul riordino del Viminale renda
evidente il ritiro dello Stato dal territorio, in un momento di massima
emergenza in materia di gestione dell’immigrazione, della sicurezza e
del controllo del territorio: pensare di accorpare ventitré Prefetture
significa togliere capacità di intervento allo Stato e ridurre
importanti servizi ai cittadini”.

Secondo i sindacati, quanto
previsto dal decreto “non tiene conto della realtà sociale, economica,
geografica del nostro paese che necessità di una diffusa rete di
presenza dello Stato in stretto coordinamento con i governi locali, per
garantire quel sistema dei servizi pubblici che rende civile una
comunità nazionale e che sempre più viene messo in discussione da scelte
politiche che ne riducono l’efficacia”. 

Cgil Cisl Fp e Uil Pa
puntano il dito contro un governo che “a dispetto degli annunci, adotta
misure di vero e proprio ridimensionamento dei presidi di legalità e
sicurezza sul territorio, disinteressandosi completamente dei lavoratori
delle Prefetture, dei quali nello schema di decreto non si parla
minimamente, ma soprattutto dei cittadini e delle comunità locali, che
saranno lasciati più soli”.

“La riorganizzazione dei servizi sul
territorio non si fa smantellando lo Stato e lasciando nell’incertezza
il personale che serve a garantire coesione sociale, integrazione e
convivenza civile. Per questo daremo seguito alla mobilitazione perché è
necessario cambiare il provvedimento: si taglino i veri sprechi, i
doppioni, le consulenze ma non si taglino i servizi e gli uffici”,
concludono Fp Cgil, Cisl Fp e Uil Pa.

 
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