Il 9 marzo si terrà a Roma la manifestazione nazionale della Vertenza Salute che avrà inizio alle ore 10.30 presso il Cinema Fiamma (Via Bissolati, 47).
Il programma prevede gli interventi dei Segretari Nazionali delle sigle promotrici, moderati da Eva Antoniotti, giornalista de Il Bisturi.
Alle ore 11.45 circa i partecipanti, in camice bianco e con le bandiere sindacali, si recheranno a piedi alla sede della Presidenza delle Regioni CINSEDO (Via Parigi 11), che si trova a circa 400 metri di distanza dal Cinema, e circonderanno il palazzo con una catena umana.
Partecipate per difendere e migliorare il servizio sanitario nazionale !
Informazioni logistiche
Per arrivare alle 10 e 30 al Cinema Fiamma dalla Stazione Termini (piazza dei Cinquecento) prendere la linea ATAC 175 e scendere alla terza fermata “Bissolati” (di fronte al Cinema). In alternativa circa 15 minuti a piedi (Piazza dei Cinquecento, Viale Einaudi, Piazza della Repubblica – Esedra, Via Orlando, Largo S. Susanna, via Bissolati).
Comunicato stampa congiunto
CGIL, FPCGIL, FPCGIL Medici
Apprezziamo la volontà del Ministro della Salute Ferruccio Fazio di regolamentare con grande chiarezza il rapporto pubblico privato nel servizio sanitario nazionale, ma non serve cambiare la legge 120 approvata dal Parlamento nel 2007 con voto bipartisan, quanto piuttosto applicarla.
Va invece messa la parola fine alle continue proroghe alla legge – l’ultima scadrà il 31 gennaio 2011 – che consentono ai medici pubblici di poter svolgere la libera professione anche nel privato.
Va inoltre reintrodotta l’obbligatorietà dell’esclusività di rapporto per tutti i medici pubblici, a partire da chi ha le maggiori responsabilità gestionali.
Se anche chi dirige il reparto appena esce dall’ospedale pubblico può operare nella clinica privata difficilmente si potrà avere limpidezza.
Se invece per miglioramento della legge Fazio intende quanto previsto nel Disegno di Legge sul Governo Clinico in discussione alla Camera – che permetterebbe a tutti i medici e gli operatori del servizio sanitario nazionale di lavorare liberamente nel privato con controlli effettivi ancor più evanescenti – ribadiamo la nostra contrarietà.
Per difendere il diritto alla salute dei cittadini e per meglio tutelare i medici e gli operatori che vogliono operare solo nel servizio pubblico con qualità del lavoro, c’è bisogno di una libera professione intramuraria svolta in una casa di vetro gestita dall’azienda pubblica negli spazi, nelle prenotazioni e nei pagamenti, senza più attività consentita anche nel privato, in primo luogo a tutela della trasparenza delle liste di attesa.
Stefano Cecconi, CGIL
Cecilia Taranto, FPCGIL
Massimo Cozza, FPCGIL Medici
Si pubblica la Circolare INPDAP n. 17 del 08 ottobre 2010- art 12 del decreto legge n. 78 del 31maggio 2010, convertito, con modificazioni, in legge n. 122/2010 -Interventi in materia di trattamento di fine servizio e di fine rapporto.
Verbale riunione del 13 febbraio – Ufficio Sistemi per la mobilità (Palazzo Esercito)
Si pubblica la lettera inviataci nei giorni scorsi da una dirigente veterinaria di un Dipartimento di Prevenzione. A tutti auguri di buon 2009 !
Si ribadisce quanto indicato nel comunicato del 01.04.2008 relativo all’indennità di campagna e cioè che a parità di condizioni lavorative e secondo la normativa vigente, al personale civile compete la stessa indennità che viene percepita dal personale militare.
Di seguito in allegato, sia il comunicato del 1 aprile 2008 che l’interrogazione parlamentare.
Roma, 11 marzo 2009
FP CGIL NAZIONALE DIFESA
Noemi Manca
FP CGIL CISL FP UIL PA
Roma, 1 aprile 2009
On.le Francesca MARTINI
Sottosegretario alla Salute
Ministero Lavoro, Salute e Politiche Sociali
Oggetto: richiesta incontro
Come è noto, la CRI, utilizzando proprio personale assunto a tempo determinato, svolge, in regime di convenzione, attività di natura sanitaria e socio-sanitaria di primario interesse quali il trasporto infermi, il soccorso urgente, etc…
Malgrado l’importanza che assumono tali attività e la dedizione e la professionalità ampiamente dimostrate dai lavoratori a cui è affidato il compito di farvi fronte e malgrado l’intenzione espressa dal legislatore di stabilizzare tali rapporti di lavoro non si è ancora nelle condizioni di avviare un percorso che consenta di trasformare i contratti di cui trattasi in contratti a tempo indeterminato.
Ciò premesso, stante l’importanza del ruolo che può assumere codesto Ministero nell’ambito della vicenda segnalata con la presente nota, si chiede un incontro urgente che, ci si augura, tenuto conto dell’importanza e dell’urgenza delle questioni che dovranno essere affrontate, si possa svolgere nel più breve tempo possibile.
Restando in attesa di cortese, sollecito riscontro, si inviano distinti saluti.
FP CGIL CISL FP UIL PA
A. Garzi D. Volpato E.M. Ponti
E’ grave e preoccupante il ritardo del Governo con il quale non chiarisce i gravi dubbi circa la sua applicazione in Sanità.
Nel frattempo aumentano le Regioni, recentemente il Piemonte, che prendono formali posizioni circa il mantenimento, nei fatti e negli atti, del D.vo 286/98 ovverossia il divieto di segnalazione per tutti coloro, non in regola con le norme di soggiorno, che si rivolgono alle strutture sanitarie, salvo i casi in cui sia obbligatorio il referto, a parità di condizioni con il cittadino italiano.
La FP CGIL ha richiamato il governo ad un tempestivo, doveroso e inequivocabile chiarimento a valenza nazionale circa la permanenza del “Divieto
di Segnalazione”.
Si pubblica l’articolo del settimanale Rassegna Sindacale che riprende i temi della Vertenza Salute.
Le Organizzazioni Sindacali AAROI – EMAC – ANPO – ASCOTI – FIALS MEDICI – FASSID – FEDERAZIONE CISL MEDICI – FESMED – FP CGIL MEDICI – UIL FPL FEDERAZIONE MEDICI, – che rappresentano la maggioranza dei sindacati dei dirigenti medici e veterinari contribuenti obbligatori della Fondazione Onaosi – hanno inviato oggi una lettera al Ministro del Lavoro Sen. Maurizio Sacconi, al Ministro dell’Economia On. Giulio Tremonti e al Ministro della Salute Prof. Ferruccio Fazio, per chiedere di cambiare il Regolamento elettorale, deliberato dal Consiglio di Amministrazione dell’Onaosi il 31 marzo 2010, attualmente in fase di approvazione presso i Ministeri vigilanti.
Motivo della ferma protesta l’assenza nel nuovo Regolamento di norme elettorali relative alla composizione del Consiglio di Amministrazione, che riservino il diritto di voto e la nomina ai soli componenti elettivi, escludendo quindi i sei componenti designati nel Comitato di Indirizzo dagli Ordini Professionali.
Il nuovo Regolamento, ritenuto dai principali sindacati medici lesivo del diritto di rappresentanza degli iscritti, così come sancito dal comma 2 bis dell’art. 29 della legge 222/2007 (“democraticità della vita associativa, prevedendo la partecipazione al voto di tutti i contribuenti”) potrebbe determinare una composizione del Consiglio di Amministrazione non corrispondente alla maggioranza espressa con il voto democratico dei contribuenti.
Infatti anche un’ eventuale minoranza di dieci componenti elettivi sul totale di ventiquattro, unendosi ai sei componenti designati del Comitato d’Indirizzo, comporterebbe una maggioranza di 16 componenti, a danno dell’espressione di voto, in particolare dei medici ospedalieri e del territorio, contribuenti obbligatori. Peraltro l’omessa definizione delle norme elettorali del Consiglio di Amministrazione, espone la Fondazione al grave vulnus di un colpevole ulteriore ritardo nel rilancio dell’Onaosi in primo luogo a tutela degli orfani dei sanitari.
I sindacati medici, che premono per una rinnovata Fondazione Onaosi democratica e trasparente, continueranno il loro impegno per il rispetto del voto e per dare voce agli oltre 100.000 medici e veterinari contribuenti obbligatori.