Schema del decreto di provveditore aggiunto, con le modifiche apportate dopo l’incontro con le OO.SS
ANPO – FEDERAZIONE MEDICI aderente UIL FPL (AMCO – COAS – CUMIAISS – FAPAS – FNAM – Nuova ASCOTI -SAPMI – UIL–FPL MEDICI – UMI-UMUS) – FESMED (ACOI-ANMCO-AOGOI-SUMI-SEDI-FEMEPA-ANMDO) – FP CGIL MEDICI – UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR)
Al Ministro della Salute
Lungo Tevere Ripa, 1 – 00153
Al Ministro del Lavoro e Previdenza Sociale
Via Veneto, 56 – 00187 Roma
Al Ministro della Solidarietà Sociale
Via Fornovo, 8 – 00192 Roma
Al Ministro delle Riforme ed Innovazioni nella Pubblica Amministrazione
Corso Vittorio Emanuele II, 116 – 00186 Roma
Al Ministro della Economia e Finanze
Via XX Settembre, 27 – 00187 Roma
Al Presidente ed ai componenti della Commissione Sanità del Senato
Palazzo Madama, 00186 Roma
Al Presidente ed ai Componenti della Commissione Affari Sociali della Camera
Piazza Montecitorio, 00186 Roma
Roma, 26 settembre 2007
Le scriventi OO.SS, che unitariamente sono le maggiormente rappresentative dell’area dirigenziale medica, ritengono necessario salvaguardare il fine storico istituzionale dell’Onaosi, di assistenza agli orfani dei sanitari, nonché il patrimonio acquisito negli anni con il contributo di diverse generazioni di medici.
Si tratta di riportare l’Onaosi, dopo una politica della recente gestione orientata verso una estensione della contribuzione obbligatoria insieme ad una impropria diversificazione delle attività, al suo proprio ruolo di assistenza agli orfani.
Questo si può realizzare con la solidarietà dei contributi volontari, che già vedono interessati circa 17.000 sanitari, ed ai quali si potrà aggiungere una parte rilevante degli attuali oltre 100.000 contribuenti obbligatori.
Si ritiene infatti di dover porre fine alla obbligatorietà dei contributi che, come ha già relazionato la Corte dei Conti, ha portato nel passato ad un eccesso di risorse finanziarie, e che contrasta con il principio della volontarietà in ambito assistenziale.
L’eliminazione della contribuzione obbligatoria da parte dei sanitari non dipendenti del Ssn, già introdotta con la Finanziaria 2007, in presenza di una progettazione di espansione, e soprattutto la recente sentenza della Corte Costituzionale, che ha dichiarato illegittima la potestà decisionale in merito all’entità dei contributi obbligatori da parte dell’Onaosi, rischiano di portare al collasso l’Ente, a danno di chi crede nelle sue originarie funzioni di assistenza.
Deve essere chiusa una fase storica che ha visto l’Onaosi accomunata nella Legge 509 del 1994 come Fondazione privata al pari degli enti previdenziali, pur non essendolo, e che oggi rischia di vedere la sua sostanziale scomparsa all’interno di qualche grande ente previdenziale, quale l’Inpdap, l’Enpam o la stessa Inps, con il paradosso della obbligatorietà dei contributi.
Si tratta anche di avere una gestione trasparente e democratica, dove solo chi contribuisce deve amministrare l’Ente. Una richiesta più volte inutilmente avanzata all’attuale gestione che vede un Cda con ben 23 membri, in gran parte di nomina estranea alla platea dei contribuenti obbligatori.
Si deve consentire il risanamento dell’Onaosi, garantendo l’assistenza a chi ne ha veramente bisogno, cioè agli orfani dei sanitari, introducendo i principi della volontarietà e della democrazia rappresentativa, oggi assenti, e garantendo l’occupazione dei lavoratori.
Le scriventi OO.SS, che rappresentano gli attuali contribuenti obbligatori, chiedono pertanto alle SS.VV di mettere in atto tutte le necessarie modifiche legislative e procedurali, a partire dalla prossima finanziaria 2008, per consentire una nuova ed appropriata veste gestionale e giuridica dell’Onaosi, che potrebbe vedere un ritorno alle origini istitutive del 1899, quando nacque come Ente Morale.
In attese di cortese riscontro, si pongono cordiali saluti
Raffaele Perrone Donnorso
ANPO
Armando Masucci
FEDERAZIONE MEDICI aderente UIL FPL (AMCO – COAS – CUMIAISS – FAPAS – FNAM – Nuova ASCOTI -SAPMI – UIL–FPL MEDICI – UMI-UMUS)
Carmine Gigli
FESMED (ACOI-ANMCO-AOGOI-SUMI-SEDI-FEMEPA-ANMDO)
Massimo Cozza
FP CGIL MEDICI
Vincenzo Carpino
UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR)
COMUNICATO STAMPA
2 ottobre 2007
Il Tribunale ordinario di Firenze – Sezione Lavoro – in composizione collegiale, con la sentenza del 28/9/2007 ha riconosciuto definitivamente l’illegittimità del licenziamento dei due medici ginecologi respingendo il ricorso presentato dall’Azienda USL 11 di Empoli.
Nel dispositivo viene ancora una volta ribadita la piena validità giuridica del contratto di lavoro, dove si stabilisce che il parere del Comitato dei Garanti è obbligatorio e vincolante per le Aziende sanitarie e deve essere espresso in tutti i casi di recesso. In particolare, viene rigettata la tesi, alquanto dogmatica, di una separazione tra recesso per responsabilità dirigenziale, che prevedrebbe il parere di un organo terzo ed imparziale, e recesso per responsabilità disciplinare in cui verrebbero a mancare gli istituti di garanzia e sarebbe fatto salvo il potere datoriale dell’Azienda sanitaria. In realtà questo aspetto, afferma il Collegio giudicante richiamando il D.Lgs 165/2001, non trova una diversa disciplina nel dato contrattuale ed aggiunge, in linea con recenti sentenze della Corte Costituzionale, che il controllo da parte di un organo terzo può servire proprio al buon andamento della Pubblica Amministrazione.
Le Organizzazioni sindacali regionali e nazionali hanno più volte nei mesi passati sollecitato l’Assessore alla Salute, Enrico Rossi, a prendere una posizione inequivocabile sul rispetto dei patti contrattuali e ad intervenire presso il direttore generale dell’Azienda USL 11 di Empoli per il ripristino della legalità.
A questo punto, dopo il giudizio di ben cinque magistrati del Tribunale di Firenze, non è più possibile minimizzare. E’ necessario riaffermare la centralità e l’intangibilità del contratto nazionale, che non può e non deve essere calpestato, magari nell’imbarazzante silenzio delle istituzioni regionali, proprio quando si colpisce in modo arbitrario il diritto al lavoro.
La stessa valutazione di fine mandato del direttore generale dell’Azienda USL 11 di Empoli non potrà prescindere dall’esito giudiziario della vicenda, come del resto lo stesso Assessore ha più volte pubblicamente promesso.
Una latitanza su questi aspetti sarebbe inaccettabile e porrebbe un problema politico più generale perchè l’Assessore Rossi fa parte del Comitato di settore con cui le OO.SS. della Dirigenza Medica e Veterinaria si dovranno confrontare per il prossimo contratto: come queste potranno prendere accordi con un Assessore che nella sua Regione non è in grado o non vuole che l’attuale CCNL venga applicato integralmente?
ANAAO ASSOMED-ANPO-AUPI- CIMO-ASMD (UGL Medici – SNAMI Dirigenza Medica – Unione Medica) – CIVEMP (SIVEMP-SIMET) – FEDIR Sanità – FEDERAZIONE CISL MEDICI – FEDERAZIONE MEDICI aderente UIL FPL – FESMED (ACOI-ANMCO-AOGOI-SUMI-SEDI-FEMEPA-ANMDO) – FP CGIL MEDICI – SDS SNABI – SINAFO – UMSPED (AAROI-AIPAC-SNR)
Dichiarazione di Nicola Preiti, coord. naz.le FP CGIL Medici Medicina Generale
La FP CGIL Medici ha dichiarato, con le altre sigle sindacali, lo stato di agitazione della categoria per protestare contro la mancata approvazione dell’atto di indirizzo per il rinnovo della convenzione della medicina generale e per chiedere la rapida apertura delle trattative.
La crisi di Governo ha l’effetto di un rullo compressore sui problemi del paese. Nella fattispecie si complica il processo, già in colpevole ritardo, del rinnovo della convenzione nazionale dei medici di medicina generale e si interrompe il processo di ammodernamento del SSN che avrebbe dovuto strutturare l’assistenza territoriale.
Ciò penalizza i medici, i servizi e quindi i cittadini, accentuando il distacco della politica dalla realtà del paese.
Nulla impedisce al Governo di firmare l’atto di indirizzo, come ordinaria amministrazione, consentendo così l’avvio della trattativa per il rinnovo della convenzione scaduta ormai da oltre due anni.
Tutto richiede alla Conferenza delle Regioni, in quanto direttamente responsabili della erogazione dei servizi ai cittadini, una assunzione di responsabilità nella copertura finanziaria del rinnovo delle convenzioni.
E’ autopenalizzante nascondersi dietro la crisi di Governo, invece di attenuare le ripercussioni negative della crisi sulla società.
Roma, 7 luglio 2008
Alle lavoratrici ed ai lavoratori del Ministero
MINISTERO DELLA PUBBLICA ISTRUZIONE
PROCLAMATO LO STATO DI AGITAZIONE DEL PERSONALE
Abbiamo indetto, insieme a CISL e UIL, lo stato di agitazione del personale del Ministero.
Vi inviamo il comunicato unitario.
Riteniamo che questo sia il primo passo di una vertenza che dovrà vedere anche il personale degli Uffici Centrali e periferici della Pubblica Istruzione schierato a difesa dei propri diritti e salario e del diritto dei cittadini all’ istruzione, che il decreto mette a rischio.
Il Decreto Tremonti taglia, infatti, indiscriminatamente fondi al Ministero ed alla Scuola pubblica, quando sarebbero necessari investimenti.
Tutto ciò, oltre ad avere conseguenze gravi sui lavoratori degli Uffici, renderà ancora più difficile esercitare il diritto all’istruzione pubblica da parte degli alunni e delle loro famiglie.
Per assicurare a tutti questo diritto costituzionalmente garantito servirebbe invece una riforma seria ed un piano di investimenti: gli Uffici Scolastici Provinciali sono sul punto di chiudere perché mancano le persone per farli funzionare e perché, in molti casi, non si rispettano le più elementari norme sulla sicurezza.
Ai 140.000 posti di lavoro che si tagliano nella scuola tra docenti e personale ATA si aggiunge l’inasprimento del blocco delle assunzioni ed il taglio degli organici e delle spese di funzionamento degli uffici dell’Amministrazione.
E’ necessario, attraverso assemblee ed iniziative unitarie e delle RSU, informare oltre alle lavoratrici, ed ai lavoratori, tutti gli utenti dei nostri Uffici che questo decreto rende ancora più difficile il lavoro dei dipendenti della P.I. e che, di fatto, il provvedimento, con l’alibi di colpire i “pubblici dipendenti fannulloni”, va contro i cittadini, non tagliando le spese inutili ma i diritti di tutti.
FP CGIL P.I.
Angelo Boccuni
Si pubblica il Bollettino Europeo della CGIL che informa sulla direttiva concernente l’orario di lavoro, sulla quale i sindacati europei stanno manifestando il loro dissenso. Alle proteste della FPCGIL Medici – rispetto alle guardie con le ore non più conteggiate se non si effettuano prestazioni – il Ministro Sacconi ha risposto “rassicurando” i medici italiani, affermando che il Governo non avrebbe intenzione di applicarla in Italia. Non ha però spiegato perchè nulla ha eccepito in sede europea, e perchè successivamente ha anche avvallato il famigerato comma 13 dell’articolo 41 del DL 112/08 che abolisce il diritto al riposo proprio per i medici ospedalieri. La FPCGIL Medici, insieme alla FPCGIL e a tutta la CGIL, continua nel suo impegno per la qualità del lavoro.
AVVIO DELLA CONTRATTAZIONE PER IL CCNI E
INIZIATIVE PER CONTRASTARE
IL DECRETO “TREMONTI”
CONTRATTO INTEGRATIVO
Come annunciato nel precedente comunicato, hanno avuto inizio i lavori sull’integrativo. All’apertura della seduta del 24 luglio CGIL, CISL e UIL hanno chiesto all’amministrazione di redigere un resoconto di quanto avviene nel corso degli incontri stessi. Proposta subito accolta dall’amministrazione.
Nel corso dell’incontro si è altresì concordato di trattare gli argomenti di cui alla piattaforma presentata per singoli temi: dall’ordinamento professionale agli istituti vari.
Si è, infine, concordato di riaprire i lavori agli inizi di settembre con una riunione che riguarderà l’ordinamento professionale.
Precisiamo ancora, che una volta raggiunta una “Ipotesi di Accordo” del CCNI, sarà presentata, attraverso assemblee programmate sui posti di lavoro, per la relativa approvazione ai lavoratori prima della firma definitiva.
DECRETO TREMONTI
Continuano le iniziative sindacali finalizzate a contrastare gli effetti negativi del D.L. 112/98. A tal proposito ricordiamo che per il prossimo 28 luglio sono previste iniziative su tutti i posti di lavoro del Ministero, anche con volantinaggio all’utenza, o delle OO.SS. territoriali
Invitiamo, ancora una volta, tutti i lavoratori alla massima partecipazione.
Roma, 25 luglio 2008
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Giuseppe Palumbo Antonella La Rosa Palmina D’Onofrio
Roma, 6 giugno 2007
Al Capo di Gabinetto del
Ministero del Lavoro e della P.S.
Prof. Francesco Tomasone
Al Capo di Gabinetto del
Ministero della Solidarietà Sociale
Cons. Franco Ippolito
Al Direttore Generale delle
Risorse Umane e AA.GG.
del Ministero del Lavoro e della P.S.
Dr. Massimo Pianese
Al Direttore Generale del
Ministero della Solidarietà Sociale
Dr. Antonio Marano
A TUTTI I LAVORATORI
del Ministero del Lavoro e della P.S.
e del Ministero della Solidarietà Sociale
MOBILITA’ “VOLONTARIA” ? NO COATTA
Con riferimento al presunto «Resoconto di Consultazione» sindacale elaborato dalla Direzione Generale delle Risorse Umane e AA.GG. in ordine alla mobilità del personale dell’Amministrazione Centrale del Ministero del Lavoro verso il Ministero della Solidarietà Sociale, inviato per posta elettronica e mai sottoscritto dalle scriventi OO.SS., si esprime un totale dissenso sia per le procedure adottate che per i contenuti dello stesso.
Infatti le convocazioni non sono state formulate in maniera corretta e inoltre, queste OO.SS., ribadiscono che la mobilità è materia di contrattazione così come stabilito dall’art. 4 del CCNL – Comparto Ministeri.
Per quanto sopra, le scriventi, non riconoscono come valido il presunto «Resoconto di Consultazione» e chiedono di conseguenza un comportamento attinente a corrette relazioni sindacali così come previsto dal vigente CCNL.
FP–CGIL FP–CISL UIL–PA
Giuseppe Palumbo Immacolata Dui Palmina D’Onofrio
Pubblichiamo di seguito il testo della dichiarazione di Achille Passoni, Segretario confederale Cgil, e Massimo Cozza, Segretario Fp Medici, sul Disegno di Legge.
“La Cgil esprime soddisfazione per il lavoro svolto, in particolare dalla Commissione Igiene e Sanità del Senato e dal suo Presidente, sul Disegno di Legge in tema di intramoenia. Molti degli emendamenti approvati vanno nella giusta direzione, rispondendo positivamente alle perplessità e a vere e proprie contrarietà che noi avevamo espresso in un primo momento.
Numerose sono le novità per i cittadini. Questo provvedimento significa, infatti, maggiore trasparenza nell’erogazione delle prestazioni e nei pagamenti, ma soprattutto significa avere la certezza, in caso di urgenza, di essere visitati entro 72 ore; si riducono così i tempi di attesa. Il lavoro del Senato offre al Ministro Livia Turco la grande opportunità di operare affinché anche la Camera possa licenziare definitivamente questa importante riforma.”. Così Achille Passoni, Segretario confederale Cgil, ha commentato l’approvazione del Disegno di Legge sulla libera professione intramuraria. “Resta tuttavia aperta la questione dell’esclusività – prosegue Passoni – che dovrà essere necessariamente ripresa al più presto”.
Altrettanta soddisfazione è stata espressa da Massimo Cozza, Segretario Fp Medici, che ha così commentato il disegno di legge: “entro 18 mesi finalmente in tutto il Paese i medici che credono nella sanità pubblica potranno svolgere la loro professione negli ospedali. E’ stata, infatti, superata, così come richiesto dal nostro sindacato, la possibile istituzionalizzazione e l’accreditamento degli studi privati. E’ sempre più vicino il nostro obiettivo del medico pubblico con studio pubblico”. Massimo Cozza ha, poi, aggiunto: “rimane ancora aperto il nodo dello stralcio dell’esclusività dal DdL. La nostra battaglia la continueremo con la richiesta dell’obbligatorietà dell’esclusività per gli incarichi gestionali dei medici e della rivalutazione della specifica indennità”.
Roma, 19 luglio 2007
Roma 13 dicembre 2007
Alle lavoratrici ed ai lavoratori dell’IPI
Dopo quasi un anno di incontri e trattative, ieri sera abbiamo firmato l’ipotesi d’accordo sulla stabilizzazione del personale con contratto a tempo determinato dell’Istituto per la Promozione Industriale (società in house del Ministero dello Sviluppo Economico).
L’accordo, che verrà illustrato lunedì mattina all’assemblea dei lavoratori, contiene la stabilizzazione di 60 tempi determinati ed il rinnovo, almeno per un anno, di tutti i rimanenti contratti in scadenza al 31 dicembre prossimo.
Il percorso di stabilizzazione prevede una selezione con criteri oggettivi e trasparenti e riguarderà tutte le lavoratrici e i lavoratori con contratto a termine presenti nell’Istituto alla data della firma dell’accordo sindacale. La graduatoria rimarrà in vigore per due anni.
Riteniamo tutto ciò la buona conclusione di una trattativa, a volte, complicata che ha vissuto anche momenti di scontro.
Come sempre, crediamo che questo accordo sia un punto di inizio dal quale ripartire e non un punto di arrivo. Il nostro impegno continuerà per raggiungere la stabilizzazione di tutti i lavoratori della graduatoria ma, soprattutto, per determinare un cambiamento di rotta sulla politica di gestione del personale dell’IPI che non dovrà ricorrere a forme di precariato creando instabilità ed insicurezza ma investire su formazione e professionalità.
per FP CGIL
Funzioni Centrali
Francesca De Rugeriis
Di seguito il comunicato sulla firma definitiva dell’accordo FUA 2007, a cui dare la max diffusione e da affiggere in bacheca.
Il risultato delle assemblee effettuate è stato molto soddisfacente e positivo, quindi è via libera per il passaggio tra l’ex area A e l’ex area B e lo scorrimmento degli idonei.
Inoltre il Ministro Bianchi ha nominato il Capo del Personale e i capi Dipartimenti, inoltre sono stai nominati i capi delle DGT, che vedono la comnferma per l’ing. Garrisi a Milano; quella di Storto a Napoli; il dott. Poletti a Venezia, mentre Trotta emigra a Bari ( speriamo non faccia altri danni ), ma le perplessità nascono soprattutto dalla nomina della d.ssa Napoletano ex Infrastrutture nella DGT del Centro – nord con sede a Roma. Questa è una nomina che sa di azzardo ed è di difficile comprensione.
Il Ministro nomina anche alcuni D.G. nuovi, tra i quali non c’è nessuna donna, e come al solito la periferia viene umiliata.
FP CGIL NAZIONALE
Gianni Massimiani
Si pubblica il settimo bollettino informativo sullo stato delle trattative all’Aran per il rinnovo del contratto dei dirigenti medici e veterinari per il quadriennio normativo 2006-2009 e per il biennio economico 2006-2007.