Ieri 30 marzo si è tenuta la prima delle riunioni programmate tra Amministrazione ed OO.SS. per affrontare i non pochi problemi, sia contrattuali sia organizzativi, presenti al MEF.
Oggetto del confronto è stato il FUA 2010, oltre che la riorganizzazione degli uffici sul territorio.
FUA 2010
Il FUA 2010 risente ancora dei negativi effetti della L. 133/08 (la prima disposizione legislativa che ha inaugurato la cieca campagna punitiva nei confronti dei pubblici dipendenti), sopportando un taglio complessivo di circa 5 milioni di euro sul Fondo stesso, (cumulandoli settore Economia con il settore Finanze).
La Delegazione MEF, nell’illustrare la costituzione del FUA, ha precisato che il 2010 sarà l’ultimo anno che recherà la doppia illustrazione per i due settori sopra citati, che conferiscono ai dipendenti oltre 37 milioni di euro.
All’interno di tale cifra, sono già identificati 16 milioni di euro per l’Economia e 5,2 milioni per le Finanze destinati a finanziare le progressioni economiche. Per queste ultime siamo in attesa della relativa graduatoria, preceduta da uno degli incontri cui ci si riferisce in apertura.
Va precisato che, dalla complessiva cifra di 37 milioni disponibili sul FUA 2010, dovrà essere detratta la spesa dei turni, reperibilità e indennità di gabinetto . Al riguardo riteniamo, a proposito di riorganizzazione, che, per il presente anno, si dovrebbe pervenire ad un Accordo che fissi già, in base ad una pianificazione delle attività, il tetto massimo dei turni spendibili all’interno dei vari uffici. Infine, occorrerà un Accordo anche per ripartire le risorse derivanti dall’assistenza fiscale.
Il confronto sul FUA 2010 riprenderà il prossimo mercoledì 6 aprile.
Nella prima parte dell’incontro si è affrontato il tema relativo alla RIORGANIZZAZIONE resa necessaria dalla chiusura delle DTEF e dalla confluenza di funzioni e parte del Personale di riferimento verso le RTS, oggi ufficio unico del MEF sul territorio, oltre le Commissioni tributarie.
Evitiamo di ripetere quanto abbiamo già enunciato nei comunicati precedenti e che ieri abbiamo puntualmente enucleato all’Amministrazione, con particolare riferimento ai problemi dei Lavoratori, dell’Utenza e con riferimento ai servizi a supporto della funzionalità degli uffici, ivi compresa l’informatica, ieri ancora una volta assente dal tavolo.
Per oggi ci vogliamo limitare alle risposte fornite dalla Delegazione che, senza essere esaustive, cominciano a testimoniare di un innalzamento d’attenzione.
LE FORZE
Alla scorsa settimana, il Personale trasferito ad AAMS ammontava a 1380 unità.
I Lavoratori confluiti nelle RTS ammontavano a 1982 unità.
Abbiamo chiesto un quadro analitico che illustri le distribuzioni, accompagnato, se possibile, dagli organici teorici.
LA LOGISTICA
Alcune sedi (12) necessitano di interventi (connessi ad esempio alla sicurezza) mentre ulteriori 12 di sopralluoghi. Sarebbero in via di risoluzione le difficoltà riscontrate nelle sedi di Brescia, Lecco, Varese, Pisa e Brindisi, Salerno (per quest’ultima sarebbe stato individuato un nuovo immobile). Permangono problemi a Reggio Calabria.
Tranne che nelle 12 sedi destinate ad avere ulteriori sopralluoghi, la Delegazione ha negato la sussistenza di problemi legati al cablaggio delle sedi stesse o al problema dell’allocazione del Personale, ivi compreso quello che sarà dedicato alle Commissioni mediche di verifica, nelle sedi metropolitane capoluogo di regione.
Più complicata appare la condizione collegata alla riallocazione degli archivi, per i quali dovrà essere affrontato lo scarto, sotto la sorveglianza dei Beni culturali.
E’ stato infine rammentato alle OO.SS. che da gennaio di quest’anno i contratti di affitto che dovessero essere stipulati saranno “agiti” dall’Agenzia del Demanio.
ORGANICI
L’Amministrazione ha delineato un ideale percorso che dovrebbe vedere l’esplicitazione prima delle dotazioni organiche di fatto, a seguire quelle di diritto ed infine quelle di sede (valutate in base alla confluenza di funzioni ex DTEF ed RTS).
Riteniamo che, se l’Amministrazione non saprà farsi valere nelle opportune sedi politiche, quella delineata, rischierà di trasformarsi in una cieca soluzione burocratica.
Intanto è stato annunciato l’arrivo di nuove 150 unità circa in comando da altre Amministrazioni (a questo proposito sarebbe troppo chiedere, come facciamo solo da un paio di anni, un Protocollo sulla mobilità?).
INTERVENTI
In un alternarsi di luci ed ombre nei toni e nelle certezze, l’Amministrazione ha informato le OO.SS. della scopertura dirigenziale in 25 sedi su 116 oggi presenti sul territorio.
Sarebbero inoltre in cantiere delle nuove assegnazioni di dirigenti nelle sedi attualmente scoperte.
Per una serie di problematiche, relative al fronte interno, a quello esterno, con particolare riferimento all’Utenza e agli interventi informatici, l’Amministrazione si è prudentemente trincerata dietro un “no comment”. Possiamo condividere la prudenza, non condividiamo invece le affermazioni relative all’estraneazione dei Lavoratori e delle OO.SS. dalle scelte organizzative.
Infine siamo stati informati della costituzione di un “gruppo di ascolto” dirigenziale che cercherà di raccogliere e fare sintesi dei macro problemi oggi presenti sul territorio.
Quanto esposto non è immediatamente risolutivo delle criticità presenti nelle nostre sedi e non dirime quelle difficoltà e tensioni che si verificano nel fornire servizi all’utenza o nel chiudere le “normali” scadenze di lavoro che, nelle RTS, vedono nella fine di marzo e di aprile l’effettuazione dei controlli più impegnativi.
Noi continueremo a rammentare all’Amministrazione che nella partita della RIORGANIZZAZIONE la maggiore disponibilità è già stata dimostrata dal Personale.
Il confronto proseguirà nella prossima riunione che si terrà sul FUA 2010, mercoledì prossimo.
Roma, 31 marzo 2011
p.FP CGIL naz.MEF
Daniele Nola
LA MEMORIA CORTA
6 agosto 2008 – conversione in legge (l. 133/08) del decreto legge 112 del 25 giugno 2008 – all’art. 71 comma 5 sanciva la non equiparazione alla presenza in servizio delle assenze per maternità obbligatoria, assenze per infortuni sul lavoro, legge 104 etc. ai fini del salario accessorio (FUA).
29 aprile 2009 – la FP CGIL non firma l’Accordo integrativo sui criteri di incentivazione del personale (FUA 2009), tra altri motivi, perché nel nuovo sistema premiante, la tutela costituita dalle presenze equiparate è di fatto inesistente. La CISL FP (quella costruttiva??) non fa neanche una nota a verbale.
3 agosto 2009 – la legge 102/09 abroga il comma 5 della legge 133/08
3 novembre 2009 – viene sottoscritto il nuovo CCNI da sole due OO.SS. In questo contratto integrativo viene anche recepito integralmente il nuovo sistema premiante del personale (FUA 2009) senza nessun adeguamento sulle presenze equiparate così come previsto dalla L. 102/09. La FP CGIL non firma il nuovo CCNI, tra altri motivi, perché nel nuovo sistema premiante, la tutela costituita dalle presenze equiparate è di fatto inesistente. La CISL FP (quella costruttiva??) non fa neanche una nota a verbale.
30 aprile 2010 – accordo economico FUA 2009 la FP CGIL non firma l’Accordo integrativo sui criteri di incentivazione del personale, tra gli altri motivi, perché nel nuovo sistema premiante, la tutela costituita dalle presenze equiparate è di fatto inesistente senza nessun adeguamento sulle presenze equiparate così come previsto dalla L. 102/09. La CISL FP (quella costruttiva??) non fa neanche una nota a verbale.
13 aprile 211 – 1° incontro di contrattazione per l’accordo economico FUA 2010. La CISL FP (quella costruttiva??), dopo “solo” 2 anni, pone come pregiudiziale la modifica della parte dell’accordo in materia di presenze equiparate.
La FP CGIL non può non essere d’accordo (della serie meglio tardi che mai).
Riflessioni:
Se ricordare all’Amministrazione e alla CISL FP (quella costruttiva??) che il Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali è l’unico Ministero dove non si applica l’equiparazione alla presenza in servizio delle assenze per maternità obbligatoria, assenze per infortuni sul lavoro, legge 104 etc. ai fini del salario accessorio (FUA) è pretestuoso noi rispondiamo SI’ siamo pretestuosi.
Se ricordare all’Amministrazione e alla CISL FP (quella costruttiva??) che al Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali ci sono stati, da parte loro, sulle presenze equiparate (maternità obbligatoria, assenze per infortuni sul lavoro, legge 104 etc.) 2 anni di imbarazzante silenzio è strumentale noi rispondiamo SI’ siamo strumentali.
La memoria è corta … e la verità fa male.
Roma, 18 aprile 2011
Il Coordinatore nazionale FP CGIL
Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Al Ministro della Solidarietà Sociale, On.le Paolo Ferrero
Agli iscritti CGIL del ministero del Lavoro e della P.S. e del ministero della Solidarietà Sociale
In data 12 ottobre ’06 si è svolto il programmato incontro con il Ministro della Solidarietà Sociale On. Paolo Ferrero.
In tale occasione abbiamo avuto modo di trattare le varie tematiche – più volte evidenziate nel corso di queste ultime settimane – di ampio interesse tra i lavoratori in servizio, alcune specifiche del Ministero della Solidarietà Sociale, altre comuni con il Ministero del Lavoro.
Prima fra tutte la questione dello “spacchettamento” per la quale si è in attesa che i due Ministri procedano alla firma del relativo decreto nel quale saranno determinati, in termini percentuali, le risorse umane, finanziarie e strumentali da assegnare ai due dicasteri.
Per ciò che riguarda la distribuzione dei lavoratori presso l’una o l’altra istituzione, abbiamo avuto ampia assicurazione – anche in questo incontro – che tutto verrà realizzato rispettando la totale volontarietà dei dipendenti da coinvolgere.
Nel momento in cui si dovessero riscontrare eventuali carenze, rispetto alle quantificazioni predefinite, si procederà sulla base di criteri e modalità di trasferimento concordati con le OO.SS..
Da parte nostra, fin d’ora garantiamo il massimo impegno per evitare inutili e dannose sperequazioni, con la precisazione che tali procedure vedrà interessato solo il personale in servizio presso l’Amministrazione Centrale.
Con la stessa enfasi con la quale abbiamo preteso la dovuta soluzione al Ministro del Lavoro – la questione relativa ai passaggi d’area – con altrettanta forza l’abbiamo sottoposto al Ministro della Solidarietà Sociale sottolineando che il problema, riguardante la firma del contratto da parte dei circa 1000 lavoratori deve essere risolto, con immediatezza, attraverso la ricerca di una soluzione comune ai due Ministri.
La conclusione di tale processo di riqualificazione – come abbiamo in svariate occasioni avuto modo di sottolineare – rappresenta il nodo centrale e prioritario del dibattito in atto fino a che, non sciolto, rende impossibile la predisposizione dei nuovi contratti integrativi e blocca qualsiasi ulteriore possibilità di progressione futura, anche a tutti i lavoratori rimasti esclusi dalla precedente tornata contrattuale e che da troppo tempo sono in attesa di un legittimo coinvolgimento nella riqualificazione professionale.
Nel corso dell’incontro è stato affrontato anche il tema dello sportello unico per i lavoratori migranti, con la rappresentazione dei gravissimi problemi di carattere organizzativo, comprese le innumerevoli incongruenze registrate nella gestione quotidiana dei flussi dove, le sovrapposizioni dei ruoli dirigenziali, spesso hanno comportato notevoli difficoltà pratiche nell’organizzazione del lavoro.
In merito è stato sottolineato che, alle contraddizioni determinate dalla normativa vigente, si sono purtroppo registrate inaccettabili disparità di trattamento tra il personale delle due Amministrazioni partecipi, con differenziazioni anche di carattere economico a tutto danno dei dipendenti del Ministro del Lavoro, rimasti peraltro esclusi da qualsiasi progetto di incentivazione erogato per tale finalità all’interno delle Prefetture.
Nell’acquisire tutte le debite informazioni sull’argomento, è stata manifestata – da parte dei rappresentanti del Ministro Ferrero – una precisa volontà di affrontare la situazione attraverso il reperimento di essenziali risorse aggiuntive che, se rese immediatamente disponibili, potranno essere destinate ad incentivare i lavoratori già assegnati a tale servizio – particolarmente gravoso e delicato – unitamente alla acquisizione di strumentazione informatica d’avanguardia indispensabile, soprattutto in particolari situazioni, per garantire tempi di definizione accettabili insieme alla semplificazione delle procedure richieste per tale attività istituzionale.
Inoltre, tra le tematiche di stretta pertinenza del Ministero della Solidarietà Sociale non è mancata la nostra puntualizzazione sul discutibile e prevalente utilizzo di personale esterno e precario.
Sull’argomento abbiamo chiesto per primo di provvedere ad una verifica quantitativa di questi lavoratori – richiesta sempre da noi formalizzata e mai soddisfatta dal precedente governo – per poi procedere ad un monitoraggio circa le diverse tipologie di lavoro nelle quali sono impiegati.
Tali verifiche risultano, secondo il nostro intendere, indispensabili per iniziare un ragionamento su una possibile “stabilizzazione”, che presuppone la rivalutazione delle tante professionalità dei dipendenti in ruolo da anni e spesso mortificate per giustificare “presenze esterne” non sempre attinenti alle conoscenze richieste per le esigenze della nostra Amministrazione.
E’ stato altresì richiesta una particolare attenzione – sempre nell’ambito del Ministero della Solidarietà Sociale – per valorizzare quelle professionalità specifiche, assistenti sociali, sociologi e psicologi già in servizio per i quali, verificate le finalità per cui si è inteso istituire questo Ministero, è conveniente ipotizzare un ruolo ben definito con qualifiche professionali appropriate da individuarsi e comporsi nel contesto del primo contratto integrativo di codesta Amministrazione.
In conclusione, considerata la disponibilità offerta dai rappresentanti del Ministro Ferrero in ordine ad un costante confronto, abbiamo manifestato l’esigenza di una programmazione per aree tematiche, allo scopo di approfondire con sistematicità tutte le questioni poste durante questo primo incontro.
Gli Stessi, recepita favorevolmente tale impostazione, hanno garantito una totale apertura, riservandosi per il breve periodo di concordare i tempi e le modalità degli argomenti da discutere congiuntamente.
Roma, 24 ottobre 2006
Il Coordinatore nazionale FP CGIL Ministero del lavoro e delle politiche sociali
Giuseppe Palumbo
Roma, 30 marzo 2007
Al Dr Giancarlo Del Bufalo
Capo del Dipartimento
dell’Amministrazione Generale
del personale e dei servizi del Tesoro
Al sottosegretario con delega al Personale
On.le Paolo Cento
Oggetto: Richiesta Incontro in merito alla circolare n. 759 a firma del Dr Carmenini
La scrivente organizzazione sindacale chiede un immediato incontro in merito alla citata circolare, la quale, in assenza del minimo riferimento normativo, il DPCM è ancora in via di perfezionamento e non registrato dagli organi competenti, trasferisce le competenze in materia di invalidità civile dalle CMV all’INPS.
La FP CGIL chiede inoltre la sospensiva del provvedimento in parola sino alla espletazione dei passaggi formali previsti dal vigente CCNL in merito alle relazioni sindacali e al perfezionamento formale del dispositivo normativo stesso.
p. Coordinamento Nazionale FP CGIL MEF
Antonio Bufalino
Pubblicazione dei bandi per le procedure di passaggio tra le aree.
L’Amministrazione in data odierna ha comunicato che gli estremi della pubblicazione dei bandi per le procedure di passaggio tra le aree sul 2° supplemento al Bollettino Ufficiale del MEF-Dipartimento dell’Amministrazione Generale del Personale e dei servizi del Tesoro, saranno pubblicati nella Gazzetta Ufficiale della Repubblica 4 serie speciale-Concorsi n° 89 del 21 novembre 2006.
Nella comunicazione l’Amministrazione precisa che a partire dal giorno successivo a quello di pubblicazione del predetto avviso in gazzetta ufficiale i candidati potranno produrre domanda di partecipazione in via telematica, compilando on-line l’apposito modulo utilizzando una specifica applicazione di internet agli indirizzi http://www.concorsi.mef.gov.it/ oppure http://www.mef.gov.it sotto la voce “concorsi e bandi”(attivi solo nel periodo dei 30 giorni utili per l’inoltro on-line delle domande di partecipazione), seguendo le istruzioni riportate nella “guida per la compilazione della domanda on-line”.
Nella comunicazione l’Amministrazione precisa inoltre che non saranno accettate domande compilate on-line e non inviate in formato cartaceo.
13/11/2006
Antonio Bufalino
Coordinamento Nazionale FP CGIL
Ministero Economia e Finanze
Approvare il DDL sull’intramoenia entro il 31 luglio: serve a cittadini e medici – Comunicato stampa di Nicola Preiti, Segreteria Nazionale Fp Cgil Medici.
Bene l’impegno, del Presidente della Commissione Affari Sociali della Camera dei Deputati Mimmo Lucà, per ottenere la sede legislativa per il DDL sulla Libera professione ed ottenere il varo entro il 31 luglio.
Sarebbe grave, ed indicherebbe disinteresse per i problemi dei medici e dei cittadini, ostacolare l’approvazione del provvedimento nei tempi necessari.
Non bisogna dimenticare che il DDL è già frutto di una mediazione che ha ottenuto l’approvazione unanime al Senato, e quindi porta con se il consenso politico di maggioranza ed opposizione.
Purtroppo non ci sono i tempi per un intervento migliorativo della Camera ma la mancata approvazione sarebbe solo peggiorativa e strumentale.
Nel DDL ci sono la proroga dell’intramoenia allargata, per i tempi necessari al suo rientro nelle sedi proprie ed in assenza della istituzionalizzazione e l’accreditamento degli studi privati; la garanzia per i cittadini di ottenere le prestazioni di urgenza differibile entro 72 ore; maggiore trasparenza nell’erogazione delle prestazioni e nei pagamenti, e c’è una nuova responsabilizzazione di Aziende e Regioni al rispetto ed alla applicazione del Decreto, con potere sostitutivo di Regioni e Governo in caso di inadempimento.
La FP CGIL sull’esclusività continuerà a portare avanti la battaglia iniziata da lungo tempo.
Roma, 26/07/2007
Roma, 30 luglio 2007
Alle Coordinatrici e ai Coordinatori
degli Enti Pubblici non Economici
Venerdì si è tenuto il terzo incontro, all’Aran, per il rinnovo del CCNL 2006/2007 Comparto Enti Pubblici non Economici.
La proposta complessiva sulla parte normativa si sta ormai definendo, a partire dal nuovo sistema di classificazione del personale, che ricalcherà le proposte fatte con la piattaforma unitaria di CGIL, CISL e UIL.
L’Aran ha anche presentato la proposta economica. Le tabelle sono come quelle definite nel Comparto Stato, sia per gli importi delle singole posizioni economiche che per le decorrenze. Le altre quote dell’incremento medio saranno indirizzate, quindi, verso le altre voci: Fondo, Indennità di Ente, completamento del conglobamento dell’IIS.
Stamane ci è stato inviato il testo, in allegato, che sarà oggetto della riunione fissata per martedì 31 luglio alle ore 10.00. Siamo impegnati a lavorare, appunto, nella giornata di domani per creare le condizioni utili alla conclusione del negoziato entro la settimana.
Il Segretario nazionale FP–CGIL
Funzioni Centrali e Agenzie Fiscali
Alfredo Garzi
Si pubblica il documento unitario dei sindacati della dirigenza della sanità presentato al Cinema Capranica.
LA CGIL DIFENDE LA TRASPARENZA E LA CORRETTEZZA DELLA OPERAZIONI DI VOTO AL IV DIPARTIMENTO
Nel corso delle procedure preliminari per l’elezione della RSU al IV Dipartimento, si è verificato un caso che ha messo in dubbio, a nostro parere, la correttezza del voto.
Sono stati infatti istituiti, il giorno 16 novembre 2007, ultimo della campagna elettorale, due seggi, inizialmente non previsti, nelle sedi di piazza Dalmazia e di via Tiburtina (Laboratorio). Questo malgrado la CGIL avesse segnalato alla Commissione Elettorale, prima che decidesse sui nuovi seggi e con una nota scritta, che la cosa non era possibile perché il regolamento prevede che le sedi dove si vota debbano essere rese note agli elettori almeno otto giorni prima del voto.
Al di là del regolamento elettorale che intende garantire così la correttezza del voto e che è stato sottoscritto da tutte le organizzazioni sindacali, ci preoccupava anche il fatto che l’istituzione di due seggi in sedi diverse dal tradizionale seggio di via XX Settembre, potesse giustamente risultare agli occhi dei lavoratori di altre sedi del Dipartimento una palese discriminazione a loro danno.
Abbiamo così deciso, a tutela della trasparenza e regolarità del voto, di inviare al Comitato provinciale dei garanti sulle elezioni delle RSU, una nota nella quale chiediamo di verificare se vi siano, in considerazione dei fatti che esponiamo, le necessarie condizioni di regolarità nello svolgimento delle operazioni di voto al IV Dipartimento.
L’abbiamo fatto oggi, prima dello scrutinio, perché ci interessa tutelare, al di là dei risultati, l’integrità del voto dei lavoratori. Ciò detto, ci rimetteremo alle decisioni del Comitato nel quale sono rappresentate tutte le organizzazioni sindacali, sicuri di aver fatto tutto quanto in nostro potere, per eliminare dal voto ogni ombra di sospetto.
LA CGIL SI BATTE PER LA LEGALITA’ E IL RISPETTO DELLE REGOLE
Roma 22-11-2007
FP–CGIL MEF
Accordo integrativo sulle economie del 14-5-2008 regolarmente vistato dall’UCB
l’11.06.08
Di seguito la nota di risposta alla dott.ssa Baffi – Capo del IV Dipartimento del Ministero dell’economia e delle finanze – a seguito della circolare (allegata) sulle contrattazioni sedi RSU.