La FP CGIL protesta!!! L’amministrazione centrale non ha ancora provveduto ad emanare la ministeriale che autorizzi i provveditori ad utilizzare la Polizia Penitenziaria per i servizi in oggetto.
COMUNICATO
Di seguito, il comunicato unitario che fa chiarezza sulla posizione confederale circa la questione della possibilità di scorrimento degli idonei alle recenti riqualificazioni, nella speranza che serva a rendere coscienti soprattutto sulle difficoltà gravissime che avvolgono il MIBAC in questo momento e sugli effetti che l’insieme delle norme producono sull’organico e sulle sue prospettive.
Ma, poiché abbiamo ricevuto forti critiche in questi giorni, in particolare sul contenuto del comunicato del 25 gennaio u.s., per il quale avremmo la responsabilità di non citare la questione dei comandati, vogliamo fare chiarezza, anche in relazione ad un comunicato diffuso dalla FLP, ove si rintracciano valutazioni in palese malafede e finalizzate a creare divisioni tra i lavoratori.
E non ci piacciono coloro che da una parte promettono gli scorrimenti degli idonei e dall’altra la stabilizzazione dei comandati. Perchè non anche la restituzione dell’IMU?
In questo comunicato si sostiene che noi, unica O.S., non avremmo concordato sulla proposizione dell’intero tavolo di attivare i processi di mobilità per l’inserimento nei ruoli dei comandati.
A noi non piacciono le polemiche con altri sindacati, ma nessuno pensi che possa impunemente dire falsità sul nostro conto.
Per quanto riguarda le nostre posizioni, oltre a rivendicare le iniziative assunte unitariamente sulla questione, noi rinviamo ai comunicati del 18 ottobre 2012 e del 11 febbraio u.s., ove trattiamo la questione tenendo conto del contesto riferito alle due date:
nella prima abbiamo chiesto al MIBAC di affrontare il problema dei comandati nell’ambito delle rideterminazione del nuovo organico in sede di discussione presso il Dipartimento della Funzione Pubblica. Solo in quella sede, infatti, si sarebbe potuta avviare la compensazione prevista come strumento dalla norma per stabilizzare la questione, vale a dire ragionando sui comandi in uscita e quelli in entrata e costringendo le amministrazioni a risolvere definitivamente la questione ai sensi proprio di quell’art.30 del D.Lgs. 165/01 che adesso viene tirato fuori impunemente come l’uovo di colombo. Nella seconda data abbiamo semplicemente rappresentato la situazione normativa così come si è determinata dopo l’approvazione del nuovo organico, vale a dire che il D.L. 95/2012 all’art.2, comma 11, prevede che nelle more del riassorbimento dei soprannumeri, l’amministrazione interessata non possa attuare, a nessun titolo, politiche occupazionali, fossero pure i trattenimenti in servizio. E poiché ci era parso che su questo punto non ci fosse chiarezza sul tavolo abbiamo chiesto al DG di specificare se in questo momento ci fossero reali possibilità, in presenza di queste norme, di attivare qualunque processo di integrazione dell’area terza o in riferimento alle vacanze dell’area seconda. Naturalmente il DG non ha potuto affermare questa possibilità.
Quindi gli attacchi strumentali lasciano il tempo che trovano e non fanno gli interessi dei lavoratori.
Mentre invece è necessario che sia chiaro a tutti il contesto normativo, altrimenti riusciamo con le uova di colombo a fare solo confusione per gli interessi esclusivi della propria sigla sindacale.
E, per quanto riguarda l’attivazione di processi di mobilità ai sensi dell’art.30 del 165 attualmente è mera illusione.
Questo non significa che la questione è chiusa, questa come quella degli idonei. Significa che anch’essa è subordinata alla revisione di norme punitive, a partire dall’abolizione del recente taglio all’organico che da sola comporterebbe il recupero di circa 2500 vacanze complessive all’organico.
Infine dobbiamo ancora una volta rilevare il comportamento inaccettabile del MIBAC, che sta inviando lettere di disdetta del comando ai comandati di prima area, sulla base appunto dell’eccedenza prodotta in quell’area dalla splendida operazione del taglio da spending. Noi riteniamo veramente incredibile che si pongano in opera queste decisioni: il personale comdandato in prima area è in numero assai esiguo e come è noto a tutti, fuorchè al DG Guarany, la privazione anche di una singola unità crea ulteriori disservizi al già disastrato Ministero.
Roma, 22 febbraio 2013
FP CGIL MIBAC
Claudio Meloni
Applicazione delle disposioni al personale degli Uffici UNEP (funzionari, ufficiali giudiziari ed assistenti giudiziari) –
Posti vacanti ai sensi dell’art.2 dell’accordo sindacale del 27 marzo 2007 e dell’art. 8 dell’accordo 9 ottobre 2012.
Informazione preventiva.
tabella riepilogativa dei posti vacanti
22.02.2013 – Convocazione riunione problematiche S.A.T.I.
Nel pomeriggio del 20 febbraio 2013, presso la sala riunioni del Dipartimento VV.F., si è svolto il programmato incontro avente per oggetto la Prevenzione Incendi ed i regolamenti relativi ai bandi di concorso del personale S.A.T.I.
Relativamente al primo punto abbiamo assistito ad una interessante relazione storica dell’Ing. Dattilo che, partendo dal 1941, ha ripercorso tutte le vicende concernenti il Centro Studi ed Esperienze (ora Direzione Centrale per la Prevenzione e Sicurezza Tecnica) fino al 31 luglio 2012, giorno in cui è avvenuto l’ultimo incontro (purtroppo non ricordato dal Direttore Centrale) nel quale era stata discussa la problematica riguardante la circolare 13 e la Prevenzione Incendi in generale.
A tale riguardo la FP CGIL VV.F. ha ribadito la necessità di aprire un confronto tra OO.SS. e Amministrazione che definisca, una volta per tutte, sia gli indirizzi strategici della Direzione Centrale sia le questioni ancora aperte relativamente ad una ridefinizione della Circolare 13.
Abbiamo fatto rilevare, inoltre, la notevole disparità attualmente esistente sul territorio relativamente alle pratiche di Prevenzione che, a seconda del numero dei Funzionari presenti nei Comandi Provinciali, vedono le percentuali di verifica oscillare da un 100% di alcuni Comandi all’almeno 5% di legge in altri. Tale disparità si ripercuote, ovviamente, sia sulla tutela dei cittadini, che vengono protetti in modo difforme, sia sulla sicurezza degli operatori del soccorso.
Il Direttore Centrale ha preso atto delle osservazioni sollevate dal tavolo replicando di non avere la delega per le questioni di carattere politico e di indirizzo strategico, si è impegnato, però, a riconvocare le OO.SS. per quanto attiene la discussione sulla Prevenzione Incendi e la circolare in questione.
Per quanto attiene al secondo punto abbiamo nuovamente ribadito l’assoluta priorità di una approfondita discussione delle tematiche relative al personale S.A.T.I., anche attraverso l’istituzione di un apposito tavolo tecnico, prima di procedere ad altri atti formali che non fanno altro che aggravare l’attuale deprimente situazione.
Il Dott. Priolo, dirigente dell’Ufficio Affari Legislativi e Parlamentari, ha replicato dichiarando di non avere delega per tale trattazione e che è intenzione dell’Amministrazione procedere nei tempi dettati dalla normativa vigente.
Ha invitato, quindi, le OO.SS. ad esprimere le eventuali osservazioni sui provvedimenti in questione entro il 9 marzo p.v.; oltre la quale data il Dipartimento provvederà ad emanare, comunque, i regolamenti.
Restiamo in attesa degli ulteriori sviluppi sulla situazione di cui vi terremo puntualmente informati.
Per il Coordinamento Nazionale
Danilo ZULIANI
Bisogna costruire una vera e propria strategia di uscita da un sistema iniquo, quello dei ticket, che penalizza i cittadini e indebolisce il servizio sanitario pubblico a favore del privato. É urgente da subito eliminare i superticket e scongiurare la mannaia di ulteriori due miliardi di ticket che altrimenti scatteranno dal 1 gennaio 2014. Due misure entrambe introdotte dal Governo Berlusconi.
In questo quadro la proposta avanzata dal senatore Ignazio Marino di liminare il ticket sull’assistenza specialistica rappresenta un importante passo in avanti.
Roma, 19 febbraio 2013
Roma, 21 febbraio 2013
Al Ministro dell’Interno
Dott.ssa Anna Maria CANCELLIERI
e,p.c.: Sottosegretario di Stato all’Interno
Dott. Giovanni FERRARA
Capo Dipartimento Vigili del Fuoco,
Soccorso Pubblico e Difesa Civile
Dr. Francesco Paolo TRONCA
Capo del CNVVF
Dott. Ing. Alfio PINI
Ufficio Garanzie e Diritti Sindacali
Dott. Giuseppe CERRONE
Oggetto: D.M. n°11 del novembre 2012 di riorganizzazione dei posti funzione nel Dipartimento dei VV.F. S. P. e D. C..
Gentilissimo Ministro Cancellieri,
con riferimento al Decreto di riorganizzazione dei posti funzione nel Dipartimento dei Vigili del Fuoco del 22 ottobre u.s., a firma del Ministro dell’interno e registrato il 30 novembre 2012 presso la Corte dei Conti con n° 7 – foglio 224, le scriventi Organizzazioni Sindacali sono con la presente ad esprimere alcune osservazioni di merito ed il proprio disappunto rispetto al mancato coinvolgimento in alcune decisioni su tematiche di fondamentale rilevanza per il CNVVF..
Dall’analisi del Decreto in questione emerge la ravvisata necessità di provvedere ad una completa revisione dei posti funzione riservati ai dirigenti della carriera prefettizia, nell’ambito degli Uffici centrali del Ministero dell’Interno, che non trova alcun oggettivo riscontro per quanto concerne il Dipartimento dei VVF , in quanto i posti precedentemente assegnati a Dirigenti del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco risultano sostituiti o soppressi a favore di una nuova organizzazione, quasi interamente gestita da personale della carriera prefettizia.
Inoltre, poiché già dalla premessa iniziale risulta che, relativamente ad argomenti concernenti l’organizzazione dei servizi erogati dai Vigili del Fuoco, non sono state informate le competenti OO.SS. rappresentative del personale del Corpo Nazionale dei Vigili del Fuoco, come previsto dalle normative vigenti, le scriventi giudicano tale fatto inaccettabile e lesivo delle prerogative sindacali sancite dalla normativa vigente.
Nel merito poi, si individua lo stravolgimento di un equilibrio costruito a fatica e che prevedeva, per alcune direzioni centrali rette da Prefetti un vicario proveniente dalla carriera dei Vigili del Fuoco, elemento saltato sia alla Direzione Centrale per le Risorse umane che presso l’Ufficio Ispettivo. Con tale provvedimento ravvisiamo un possibile demansionamento che determinerà le perdite ovvie di competenze e un eventuale danno economico legato alla collocazione nelle fasce economiche inferiori della dirigenza del Corpo.
Alcune disfunzioni organizzative sono immediatamente da riconsiderarsi, come quella legata al coordinamento delle attività internazionali, o il coordinamento di progetti europei che senza i tecnici VF non vedrebbero mai la luce; o, ancora, come quella legata alle relazioni istituzionali e comunicazione per le quali attività esiste già apposito ufficio VF che di fatto viene del tutto esautorato.
A tale proposito sosteniamo l’oggettiva incardinazione di tali funzioni, in un modello organizzativo che risulti calibrato su professioni direttamente ricavabili dai dei Vigili del Fuoco, la cui professionalità, anche di recente, ha riscosso interesse e approvazioni di carattere generale e di alti encomi dello stesso Presidente della Repubblica.
Questo provvedimento mira, a giudizio di chi scrive, unicamente ad una gestione verticistica, con rischi evidenti di appesantimento, duplicazione e burocratizzazione di attività che con più diretta attinenza potrebbero essere svolte dai Dirigenti dei Vigili del Fuoco.
In considerazione della gravità di quanto sopra riportato, queste OO.SS., si riservano di porre in essere ogni utile iniziativa, atta a ripristinare le corrette relazioni sindacali e la funzionalità dei modelli organizzativi del Corpo nazionale dei Vigili del Fuoco.
Si resta in attesa di un urgente chiarimento formale sulla questione oggetto del contendere.
Distinti saluti.
F.P. CGIL NAZIONALE VVF FED. NAZ. SICUREZZA CISL
A.Sgrò -M.Mozzetta Pompeo Mannone
Personale Prima Area – passaggio d’area ex art. 36 del ccnl – attuazione dell’ipotesi di accordo integrativo per l’utilizzo del FUA 2007 siglato l’8.2.2008 (sentenza TAR Lazio n. 1412/2011).