Pubblichiamo a seguito della richiesta di incontro la nota della Direzione Centrale per le Risorse Umane riguardo la mobilità per il personale inquadrato nel ruolo di Vigile del Fuoco non specialista
Pubblichiamo il comunicato unitario.
E I GUFI STANNO A GUARDARE!
Dopo un iter di certificazione caratterizzato dal tentativo dei Ministeri vigilanti di entrare a gamba tesa sulla contrattazione integrativa INPS e sull’autonomia negoziale delle parti contraenti con indicazioni prescrittive che l’intero Tavolo negoziale, Amministrazione ed Organizzazioni sindacali firmatarie del CCNL, ha respinto, espungendo dal testo finale clausole dai contenuti vincolanti che avrebbero condizionato il futuro CCNI 2019, ieri abbiamo sottoscritto in via definitiva il CCNI 2018 delle aree professionali A,B e C.
A dispetto dei “gufi”, fedeli alla filosofia del tanto peggio tanto meglio e pronti a diffondere, loro sì, veleno sulla contrattazione integrativa alla quale si sono sottratti per loro scelta, non avendo firmato il CCNL di comparto, il testo firmato, ad eccezione di alcune modifiche sulla parte normativa e su quella economica che non intaccano la sostanza dell’accordo, replica i contenuti dell’ipotesi negoziale firmata lo scorso 18 aprile.
In sintesi il CCNI 2018 prevede:
– una nuova tabella di valori mensili del TEP così declinata: da A1 a C3 480,00 €, C4 485,00 € e C5 490,00 €. La decorrenza dei nuovi importi sarà 1° giugno 2018 per tutti, ad eccezione di coloro i quali hanno conseguito l’attuale posizione economica con effetto 1.1.2018,che si vedono attribuire i nuovi valori a decorrere dal 1° dicembre 2018;
– conservazione del TEP, secondo i nuovi valori in tabella, per il personale Inps che accede all’area superiore in virtù di progressioni verticali o di concorsi pubblici a condizione di aver maturato almeno 2 anni di servizio in Istituto;
– previsione di un’indennità, valore 150,00 euro mensili e non cumulabilecon l’indennità di posizione organizzativa, per il personale amministrativo inquadrato in area C e addetto in forma prevalente, con specifico ordine di servizio, all’attività di contenzioso in materia di invalidità civile, così come convenuto con specifico verbale d’intesa sottoscritto il5/10/2017;
– introduzione per tutto il personale dell’Istituto, di una maggiorazione della retribuzione oraria del 20% per il periodo di effettivo svolgimento dell’attività di front-office;
– previsione di un termine di tre mesi dalla firma del contratto integrativoper la definizione di un accordo tra le parti che consenta l’operatività dell’istituto del tutoraggio, secondo la formula contenuta nel CCNI 2017, con impegno a far decollare, in tempi brevi, tale istituto, in applicazione della circolare n.147/2015 e della determinazione presidenziale n.102/2018;
– estensione ai colleghi incardinati nella Sede Virtuale della Direzione servizi agli utenti ed al personale del Progetto Estratto Conto dipendenti pubblici, della maggiorazione del coefficiente individuale di attribuzione degli incentivi nella misura del 10%. Tale maggiorazione è riconosciuta anche al personale del profilo geometra-perito industriale “con impegno esulante le ordinarie competenze e/o in sussidiarietà per risolvere situazioni di particolare criticità”;
– incremento di 50,00 € mensili dell’indennità per particolari compiti riconosciuta a tutto il personale del profilo geometra-perito industriale.
Nella sezione dedicata alle dichiarazioni congiunte sono stati confermati gli impegni:
– all’avvio delle procedure per le progressioni orizzontali A2>A3 e B2>B3 a completamento delle riqualificazioni professionali all’interno delle aree A e B del triennio 2016/2018;
– alla rivisitazione dell’attuale modello di misurazione della produttività e della performance riconosciuto finalmente dalla stessa Amministrazione come inadeguato;
– alla rimodulazione del sistema indennitario relativo alle posizioni organizzative;
– alla riduzione ad un anno di anzianità di servizio in Istituto del requisito temporale per il riconoscimento del TEP.
Nel corso della riunione il Presidente ha annunciato che giorno 6 novembre p.v. sarà adottato il provvedimento di modifica della determinazione n.177/2018 in materia di progressioni verticali.
Sull’erogazione delle competenze economiche legate al contratto firmato, l’Amministrazione ha chiarito che nel mese di novembre saranno corrisposti, oltre agli acconti dell’incentivo 2019, ordinario e speciale, gli arretrati legati al TEP ed alle altre partite indennitarie del CCNI 2018 in modo da erogare a dicembre il saldo incentivo 2018.
FP CGIL/INPS CISL FP/INPS UIL PA/INPS
Matteo ARIANO Paolo SCILINGUO Sergio CERVO
Antonella TREVISANI
AL MINISTRO DEL L AVORO E DELLE POLITICHE SOCIALI
ON. NUNZIA CATALFO
Egregio Ministro,
Innanzitutto,
vogliamo augurarLe buon lavoro per il incarico assunto di uno dei più importanti ministeri quale è il Ministero del Lavoro e della Previdenza Sociale Tra le molte e delicate questioni che dovrà affrontare nell’espletamento di questo prestigioso incarico, vogliamo ribadirLe la necessità di intervenire con ur genza sulla situazione dell Ispettorato Nazionale del Lavoro.
A distanza di anni dalla costituzione dell’INL persistono ancora forti criticità che impediscono a
questo nuovo Ente di poter svolgere appieno la sua delicata funzione di tutela sociale dei lavoratori e di vigilanza sulle molteplici irregolarità presenti nel mercato del lavoro.
Nonostante le novità introdotte dalla legge di stabilità dello scorso anno, infatti, permane l’urgenza di interventi mirati che rivedano l impianto disegnato dal D.lgs. 149/2015, prevedendo ulteriori investimenti economici per la valorizzazione del personale, l’ampliamento della dotazione organica e, finalmente, una maggiore autonomia gestionale.
La ssenza di investimenti adeguati, l allarmante carenza di personale degl i uffici del territorio ed i vincoli normativi previsti dalla legge istitutiva non consentono, ancora oggi, di garantire all attività di vigilanza un effettivo presidio del territorio e un più efficace cont rasto ai fenomeni di illegalità e che sono, spesso , prodromici di infortuni sul lavoro.
Le scriventi OO.SS. chiedono pertanto che la S.V. possa intervenire anche relativamente alla prossima legge di bilancio e che convochi le scriventi OO.SS. per cercare di risolvere le criticità rappresentate scongiura n do , in tal modo, inevitabili ricadute sulla collettività.
Le auguriamo nuovamente buon lavoro e restiamo in attesa di un cortese riscontro.
Roma 22 ottobre 2019
FP CGIL CISL FP UIL PA
Matteo ARIANO Michele CAVO Bruno DI CUIA
Pubblichiamo la nota sindacale unitaria territoriale Fp Cgil VVF, Fns Cisl, Uil Pa VVF, Confsal e Conapo, riguardo al mancato rispetto del richiamo dell’Art 34 del CCNL 2006/09 sull’ organizzazione del lavoro
“Passi avanti nella revisione del sistema di classificazione del personale del comparto delle Funzioni Centrali, così come previsto dal passato contratto, che dovranno necessariamente proseguire”. A darne notizia è la Funzione Pubblica Cgil nel resoconto della riunione di oggi all’Aran della Commissione Paritetica sui sistemi di classificazione del personale.
L’Aran, l’Agenzia per la rappresentanza negoziale delle pubbliche amministrazioni, fa sapere il sindacato, “ha presentato una ‘Ipotesi di lavoro per la revisione del sistema di classificazione del personale’ sulla quale si è svolto il confronto che si sostanzia su un sistema articolato su 3 aree (di supporto, operativa e funzionariale), con la previsione di un solo accesso dall’esterno per ogni area e la previsione di gruppi e famiglie professionali. La proposta – spiega la Fp Cgil – contiene inoltre una analisi delle criticità riscontrate nell’istituto delle progressioni economiche orizzontali, ipotizzando l’adozione di modalità che ‘sdoppino’ l’attuale istituto in modo da dare risposta sia all’esigenza di inclusività (tramite il riconoscimento dell’esperienza professionale) sia all’esigenza di selettività (tramite il riconoscimento dell’acquisizione di più elevate capacità professionali)”.
Inoltre, continua il sindacato, “Aran inserisce poi la proposta di un potenziamento dell’utilizzo delle posizioni organizzative mediante la previsione di incarichi ‘manageriali’ o ‘professionali’, in riferimento rispettivamente ad incarichi correlati a responsabilità di risultato o a responsabilità derivanti dallo svolgimento di funzioni richiedenti la iscrizioni ad albi professionali. In virtù della caratteristica di ‘investimento sull’organizzazione’ si ipotizza la possibilità di destinare a questo istituto risorse specifiche per non gravare sui fondi per la contrattazione decentrata”.
Come Fp Cgil, prosegue, “abbiamo apprezzato l’obiettivo di convergere verso un modello unico di classificazione per l’intero comparto delle Funzioni Centrali, precisando tuttavia che vanno tenute a riferimento le esperienze più evolute all’interno del comparto, in modo da rispondere alle dichiarate esigenze di flessibilità e dinamicità del sistema per mettere le Amministrazioni in condizioni da poter rispondere con tempestività alle evoluzioni dei processi lavorativi nella Pa. Abbiamo poi espresso apprezzamento per il recepimento nella proposta di alcuni elementi che fanno parte della nostra proposta e che avevamo anticipato nel precedente incontro, come la necessità di riconoscere l’esperienza professionale e la peculiarità di alcune professionalità specifiche”.
Tuttavia, precisa la Fp Cgil, “abbiamo considerato insufficienti le soluzioni ipotizzate sia per quanto riguarda l’individuazione delle tre aree, che sostanzialmente ripropongono la struttura attuale e non prevedono di fatto il superamento definitivo della attuale prima area, sia per la soluzione individuata per le specifiche professionalità, con la previsione di utilizzare l’incarico di posizione organizzativa. Per questo abbiamo chiesto di ragionare sulla istituzione di una terza area riservata a professionisti e alte specialità, in tal caso superando l’ipotesi di una terza area di bassa qualificazione professionale. Abbiamo poi evidenziato come nel testo di Aran siano da inserire e sviluppare sia il tema delle declaratorie di area che quello relativo agli accessi nelle aree, elementi indispensabili per verificare la coerenza della proposta con gli obiettivi del superamento dell’attuale prima area e del fenomeno del mansionismo”.
“Nell’interlocuzione abbiamo introdotto l’ipotesi di percorsi formativi in entrata differenziati a secondo del titolo di studio posseduto dal lavoratore (scuola dell’obbligo o diploma per l’area operativa; laurea triennale, vecchio ordinamento o magistrale per quella funzionariale), nonché la necessità di prevedere accessi anche dall’interno con percorsi selettivi ed esperienza professionale utilizzabile in mancanza del titolo di studio richiesto per l’accesso dall’esterno. In conclusione riteniamo che la seduta di oggi abbia contribuito a far fare dei passi avanti significativi nei lavori della Commissione e che negli incontri prossimi dovranno necessariamente proseguire per traguardare gli obiettivi che da ultimo ci siamo dati con il documento presentato nell’incontro unitario del 10 ottobre scorso. La prossima riunione della Commissione dovrebbe essere fissata entro il mese di novembre”, conclude la Fp Cgil.
“Il governo vuole mettere in campo per contrastare l’evasione fiscale interventi antielusivi ‘mai visti prima’? Allora anche per le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie Fiscali servono soluzioni contrattuali e normative ‘mai viste prima’”. Domani mercoledì 23 ottobre a Roma presso il Ministero dell’Economia e delle Finanze in via XX settembre 97 a partire dalle ore 9.30 si terrà un presidio organizzato da Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp.
I sindacati, alla luce delle norme previste in manovra, e chiamando in causa il titolare del Mef, Roberto Gualtieri, affermano: “Le lavoratrici e i lavoratori delle Agenzie Fiscali, con carichi di lavoro ai limiti della praticabilità a causa di gravissime carenze di organico, sia di funzionari che di dirigenti, lottano ogni anno per limitare i continui tagli del salario accessorio. Tagli generati dalle norme sui tetti dei Fondi, in ragione di generali regole della spending review, che non solo riducono ogni anno il salario di produttività, ma che obbligano anche alla chiusura uffici territoriali, presidio di legalità sul territorio”.
Lavoratori inoltre che, proseguono i sindacati, “subiscono attacchi offensivi e scorretti solo perché svolgono con impegno e professionalità la missione strategica per eccellenza per gli interessi del sistema Paese e per garantire equità sociale e sviluppo economico”. Per queste ragioni, aggiungono Fp Cgil, Cisl Fp, Uil Pa, Confsal Unsa e Flp, “se il Governo vuole mettere in campo norme antielusive ‘mai viste prima’, anche i lavoratori che le dovranno applicare hanno bisogno di soluzioni contrattuali e normative ‘mai viste prima’”. Questioni che i sindacati hanno sottoposto al Ministro Gualtieri, “senza registrare alcun riscontro”, e che domani rilanceranno nel corso del presidio al Mef.
Lo scorso 14 ottobre è stato presentato ufficialmente il progetto “INPS per tutti”.
Ci avrebbe fatto piacere avere un incontro sul punto per poter evidenziare alcune possibili criticità, ferma restando la condivisione dell’idea di una Pubblica Amministrazione strumento di sostegno e aiuto a chi vive situazioni di disagio sociale o difficoltà economiche o personali.
Da quanto appreso, il progetto vede il coinvolgimento del personale dell’Istituto delle Sedi Territoriali per attività lavorativa da svolgersi in luoghi che notoriamente risultano caratterizzati dalla frequentazione di chi vive una situazione di fragilità sociale, economica o personale.
Consapevoli che l’accoglienza e il sostegno a queste persone richiede specifiche competenze e formazione degli operatori coinvolti, nonché tutele per la loro salute e incolumità, restiamo in attesa di una convocazione in tempi brevi.
FP CGIL FP CGIL
Antonella Trevisani Matteo Ariano
In questi giorni sono state notificate le valutazioni individuali ai colleghi delle Dogane e dei Monopoli, valutazioni che, come noto, pur riguardando tutto il personale sono in particolare utili alla determinazione delle graduatorie per i colleghi che partecipano alle procedure di passaggio economico 2019, anche se – è bene ricordarlo – in realtà non avranno alcun peso sull’esito delle graduatorie stesse.
Come era prevedibile e come abbiamo sempre sostenuto in tutte le sedi, sono immediatamente apparsi chiari i nodi di un Sistema, adottato autonomamente dall’Agenzia nel 2014, che conteneva evidenti criticità proprio per la genericità delle procedure e per la carenza di regole omogenee e di salvaguardie per il personale, carenze che avrebbero prodotto il rischio concreto di trasformarsi in valutazioni discrezionali da parte dei dirigenti.
Avevamo dunque ragione: la cosiddetta “omogeneizzazione” delle valutazioni che avrebbe dovuto precedere l’invio delle schede, é stata, a nostro avviso, solo una operazione di facciata proprio perché non ha evitato evidentemente il prodursi di logiche punitive e discriminatorie.
Chiaramente i colleghi che ritenessero di essere stati valutati in modo “erroneo” potranno attivare la richiesta di riesame tramite contraddittorio, per il quale tutti i nostri responsabili sindacali forniranno la massima assistenza ai colleghi.
Tuttavia non è questo il punto.
Il punto è che, come peraltro abbiamo dichiarato formalmente alla Amministrazione, con l’entrata in vigore del CCNL Funzioni Centrali, diventa del tutto inutilizzabile un sistema di valutazione i cui criteri non siano stati concordati tra le parti e, dunque, quel sistema non potrà essere adottato, nella contrattazione integrativa sul Fondo 2018/2019, per riconoscere incentivi legati alla performance individuale.
Tanto è vero che il confronto, in atto in questi giorni con l’Agenzia per definire il “nuovo sistema di valutazione” – confronto che dovrà introdurre criteri trasparenti, equilibrati e leggibili oltre che tutele per il personale nella fase conciliativa – sarà attivato dal 2020.
FPCGIL CISLFP UILPA CONFSAL/Unsa
Iervolino Fanfani Procopio Veltri
A TUTTO IL PERSONALE DI SPORT e SALUTE SPA E FEDERAZIONI SPORTIVE NAZIONALI
Lo scorso 15 Ottobre si è svolto un incontro con la delegazione di Sport e Salute per riaprire il confronto su alcuni delicati temi che saranno affrontati nelle prossime settimane.
Dopo la prima riunione di fine luglio ed i mutamenti del quadro politico intervenuti alla fine dell’estate,
l’intero mondo sportivo si sta interrogando su quale potrà essere il futuro assetto di un comparto che
comprende oltre a Sport e Salute, il Coni, le Federazioni Sportive Nazionali e le altre organizzazioni del
settore, ai lavoratori del quale si applicano le regole previste dai Contratti Collettivi Nazionali di cui le scriventi Organizzazioni Sindacali sono firmatarie.
Con la riforma del sistema sportivo, delineata con i provvedimenti del precedente Governo, si è determinato un nuovo equilibrio negli assetti del mondo sportivo istituzionale, che però non è ancora interamente compiuto sia dal punto di vista legislativo che da quello organizzativo.
Nel corso dell’incontro i rappresentanti di Sport e Salute hanno illustrato alle Organizzazioni Sindacali alcune iniziative che, in questa delicata fase transitoria e già a partire dai prossimi mesi, interesseranno gli assetti organizzativi territoriali. Obiettivo di tali interventi, che saranno accompagnati da percorsi formativi dedicati al personale coinvolto, è quello di allineare l’organizzazione territoriale alla missione attribuita a Sport e Salute dal legislatore che, in termini di promozione dello sport sul territorio, sia di supporto alla pratica sportiva in ambito scolastico, di sostegno agli eventi e alle iniziative in coordinamento con il Coni e le Federazioni Sportive Nazionali.
Da questo punto di vista, è chiaro che il processo di riassetto organizzativo richiederà del tempo e che
andranno quanto prima definiti momenti di verifica in modo da apportare, ove necessario, eventuali
correttivi in corso d’opera. In tal senso, abbiamo chiesto ed ottenuto dalla delegazione di parte datoriale precise garanzie sulla piena salvaguardia dei livelli occupazionali e sul fatto che non si determineranno spostamenti di sede per i dipendenti di Sport e Salute in servizio sul territorio.
Il nuovo modello che verrà introdotto prevede una rivisitazione delle funzioni e degli obiettivi degli attuali Coni Point; funzioni che atterranno più al supporto amministrativo e organizzativo delle ASD sul territorio.
Ciò, stando a quanto comunicato, con il preciso obiettivo di facilitarne gli adempimenti amministrativi ed incrementare, in particolare attraverso la creazione dello “sportello per lo sport”, le attività sportive e di proselitismo.
A supporto del processo territoriale verrà quanto prima varato un piano di formazione interamente a carico del Fondo impresa. Con l’obiettivo di accrescerne le competenze e, di conseguenza, più agevolmente affrontare la fase di cambiamento in atto, la formazione sarà anzitutto somministrata al personale che opera sul territorio (circa 260 colleghi). Consapevoli del fatto che la formazione rappresenta una delle principali leve su cui agire per accompagnare i processi di innovazione organizzativa, ci siamo immediatamente resi disponibili a redigere nuovi accordi con il/i fondo/i per ampliare il processo formativo anche a tutto il restante personale, delle Federazioni sportive nazionali e non.
Abbiamo inoltre chiesto alla delegazione di parte datoriale di valutare l’opportunità di certificare la
formazione e di costruire, per ogni lavoratore, un “libretto di formazione certificata”. Riteniamo infatti che la certificazione delle competenze potrà tornare utile quando, auspichiamo prima possibile, si porrà mano, in termini di progressione all’interno del sistema di classificazione, ad un processo di valorizzazione delle professionalità che deve poter sempre accompagnare i processi di rinnovamento aziendale. Tanto più in un contesto come lo sport, destinato ad incidere profondamente sul tessuto sociale ed economico del Paese.
Ci si è poi dedicati ad introdurre nella discussione il tema del rinnovo dei contratti scaduti, sia per le Aree che per la Dirigenza, sottolineando l’esigenza di dare sollecito avvio ai due negoziati. In particolare, per il rinnovo del contratto delle Aree, abbiamo proposto alla controparte di aprire tavoli tecnici finalizzati all’approfondimento e alla definizione di talune rilevanti tematiche che più di altre necessitano di attivare un confronto specifico; ciò, evidentemente, al fine di facilitare la discussione che avrà poi luogo al tavolo politico.
A nostro avviso, i negoziati per il rinnovo dei contratti scaduti potranno essere avviati anche prima della sottoscrizione del contratto di servizio. Sul punto abbiamo registrato disponibilità da parte
dell’Amministrazione per l’inizio del prossimo mese di novembre.
In ultimo, ci è stata illustrata l’istituzione di un “pacchetto salute” che sarà rivolto a tutto il personale
operante sul territorio nazionale, che renderà possibile attivare una serie di controlli ed esami medici da svolgere presso l’Istituto di medicina dello sport. Stando a quanto appreso, solo in una prima fase operativa questo servizio verrà attivato per il personale di Roma. Del resto, come si ricorderà, a più riprese nel passato le scriventi OO.SS. hanno sottolineato l’esigenza di ampliare le prestazioni ed i servizi di welfare destinati al personale.
Come sempre, vi terremo tempestivamente aggiornati sull’evolversi delle tematiche trattate.
Cordiali saluti
FP CGIL CISL FP UILPA CISAL FIALP USB
Francesco Quinti Alessandro Bruni Paolo Liberati Dino Carola Carla Degano
Antonella Merlonghi Fabrizio Biffi Annamaria Ponci Fabio Tiddi Donatella Bottura