Medici – Riconosciuto il diritto alla remunerazione ai medici specializzati negli anni 1982-1991

18 Luglio 2011

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Riconosciuto il diritto alla remunerazione ai medici specializzati negli anni 1982-1991

 
COMUNICAZIONE STAMPA DI
Nicola Preiti, Segreteria Nazionale FP CGIL Medici

Il Tribunale Civile di Perugia ha accolto il ricorso promosso dalla FP CGIL Medici e ha condannato il Governo Italiano al pagamento di € 6.713,94 (rivalutati e con gli interessi) ai medici ricorrenti, per ogni anno di frequenza al corso di specializzazione negli anni 1982 – 1991. La sentenza è la numero 1367/2010.

L’iter è stato molto lungo. E’ iniziato nel 2000 e giunge ora alla sentenza di primo grado. Viene finalmente riconosciuto ai medici il diritto alla retribuzione per gli anni della specializzazione come stabilito dalla Direttiva Comunitaria del 1982 (82/76 CEE).

Purtroppo l’Italia ha adottato la Direttiva, con colpevole ritardo, solo nel 1991, con il D.Lgs. 8 agosto 1991, n.257. Per questo la Corte di Giustizia Europea (sentenze del 25/02/1999 e del 03/10/2000) ha riconosciuto la responsabilità dello Stato italiano per tardiva applicazione del Diritto Comunitario, e ha così fissato una regola di diritto comunitario che porta al riconoscimento del diritto all’indennizzo per la mancata retribuzione dei medici specializzandi nel periodo intercorso tra l’entrata in vigore della direttiva comunitaria e la sua adozione nel nostro ordinamento.

Tuttavia per ottenere il risarcimento i medici hanno dovuto promuovere azioni legali con esito spesso negativo. La stragrande maggioranza dei procedimenti e delle speranze si erano infranti sulla diatriba dei termini della prescrizione.

Il Prof. Avv. Carlo Calvieri di Perugia è riuscito, con competenza e professionalità, a superare brillantemente la questione basandosi anche sui recenti orientamenti della Cassazione. In pratica, sulla base dell’accurata ricostruzione operata dal Giudice del Tribunale di Perugia, nemmeno i classici termini della prescrizione possono essere utilizzati qualora la loro applicazione porti alla negazione dei diritti comunitari.

Questa sentenza, che approfondiremo nelle motivazioni, è quindi fondamentale anche per la giurisprudenza. E’ un chiaro esempio di come un’interpretazione comunitariamente orientata possa anche limitare la portata preclusiva della prescrizione, e potrebbe aprire nuove speranze per gli altri medici specializzati negli anni 1982/1991.

 

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