Min. Lavoro e Politiche Sociali – Accordo Economico FUA 2010: La CGIL Non ha firmato

18 Luglio 2011

Accordo Economico FUA 2010: La CGIL Non ha firmato

 

L’accordo economico FUA 2010 ratifica quanto è già stato definito con i criteri di ripartizione FUA nell’accordo del 29 aprile 2009 (accordo non sottoscritto dalla FP CGIL).

Visto il nostro giudizio negativo su quell’accordo, senza voler ribadire tutte le valutazioni di merito che hanno portato questa O.S. a non firmarlo (motivazioni e giudizi già espressi nei comunicati precedenti), e prima di sottolineare alcuni punti che continuano a non convincere la FP CGIL, tanto da non poter sottoscrivere l’accordo economico, vorremo evidenziare un aspetto per noi sicuramente migliorativo ma non sufficiente.

Finalmente dopo due anni che questa O.S. ha portato avanti una “battaglia” sindacale e culturale a difesa delle tutele delle lavoratrici e dei lavoratori del Ministero del Lavoro e delle Politiche Sociali, due anni anche di discussioni e polemiche, vengono riconosciute, nella “produttività collettiva”, le presenze equiparate quali la maternità obbligatoria, le terapie salva vita, le assenze per infortuni sul lavoro, la legge 104 etc.

I motivi, invece, che continuano a far esprimere un giudizio negativo a questa O.S. sull’accordo FUA, e su cui vogliamo porre l’attenzione sono:

  • Le risorse che rientravano nel FUA derivanti dal sanzionato riscosso (risorse con le quali si pagano le maggiorazioni per l’attività ispettiva) che fino al 2008 (compreso) erano pari a 3.000.000,00 di euro, sono state tagliate di 600.000,00 euro, e quindi ridotte a 2.400.000,00 di euro, per cui vorremmo sapere che fine hanno fatto le “mitiche” risorse aggiuntive del FUA ?
  • Per quanto ci riguarda chiediamo, e lo abbiamo ribadito di nuovo durante la trattativa, che sia ripristinata la norma originaria che prevedeva un rientro del 10% delle risorse derivanti dal sanzionato riscosso.
  • Perché nell’accordo relativo alla individuazione dei criteri per il F.U.A. sono stati inopportunamente inseriti alcuni elementi del sistema di valutazione a nostro avviso del tutto discrezionali.
  • Perché, a nostro parere, non è stata nemmeno inserita nell’accordo la possibilità di avere informative sull’andamento e sul raggiungimento degli obbiettivi a livello Regionale.
  • Quanti e quali uffici hanno adottato i piani operativi e i piani individuali di lavoro? Quanti e quali riscontri sono stati fatti su questo sistema premiante?

Infine, la FP CGIL non condivide la scelta contenuta all’art. 2 lett. A) dell’accordo stesso che, inspiegabilmente, non prevede una riparametrazione dell’accantonamento della somma di euro 74.867,10 (destinata al pagamento delle incentivazioni di una parte del personale in servizio presso l’amministrazione centrale) in considerazione anche delle medie individuali annue previste dall’amministrazione dove si riscontra che gli autisti percepiranno circa 4.000 euro lordi, il personale con altri disagi circa 2.300 euro lordi, altri circa 1.300 euro lordi, altri resp. gruppo circa 1.500 euro lordi.

A ciascuno le proprie scelte e le proprie responsabilità. La FP CGIL si assume le sue ed ha deciso di non firmare.

                                                                                          Il Coordinatore nazionale FP CGIL
                                                                                    Ministero del lavoro e delle politiche sociali
                                                                                                   Giuseppe Palumbo

P.s.: C’è, a nostro avviso, una questione di “vitale importanza” rimasta irrisolta: se INTESA/UGL non ha ottenuto quello che chiedeva perché ha firmato l’Accordo economico?

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