Perequazione Previdenziale – Conferenza stampa militari e sindacati: “CONFUSIONE O STRATEGIA?”

24 Marzo 2012

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PEREQUAZIONE PREVIDENZIALE

CONFERENZA STAMPA MILITARI E SINDACATI:
“CONFUSIONE O STRATEGIA?”

 
 
 

Il 20 marzo scorso, alla presenza di numerosi esponenti politici, presso l’hotel Nazionale in Piazza Montecitorio a Roma, si è tenuta una conferenza stampa a cui hanno partecipato alcune OO.SS. della Polizia, dei Vigili del Fuoco, unitamente ai COCER delle Forze Armate.

Leggendo il sommario (abstract) del documento finale emergono alcuni aspetti che meritano una valutazione più approfondita.

Innanzitutto, il Sottocapo di Stato Maggiore della Difesa, in qualità di Presidente del COCER, è stato delegato, da tutti i presenti, ad illustrare le ragioni dell’iniziativa.

Fin qui nulla di strano anche perché il Generale di Corpo d’Armata, Domenico Rossi, è sembrato emozionato e onorato di ricoprire l’incarico ricevuto.

Tuttavia appare alquanto curioso che, pur rappresentando anche una parte dei Vigili del Fuoco fortemente intenzionata a far parte delle Forze Armate e di Polizia, i militari non solo sostengono che, oggi, il sistema previdenziale relativo al comparto sicurezza e difesa è del tutto assimilato a quello in vigore per i pubblici dipendenti ma, per di più, richiedono il pieno riconoscimento del diritto di sciopero, del diritto alla contrattualizzazione del rapporto di lavoro, del part-time, della tutela giurisdizionale ordinaria ecc…ecc….

Inoltre, nella proposta conclusiva, soltanto in subordine chiedono al Governo il rispetto della “SPECIFICITA” tuttora prevista dalla legislazione vigente e l’osservanza degli impegni presi in precedenza utilizzando, con atteggiamento a nostro avviso palesemente restrittivo, il mancato rinnovo contrattuale come merce di scambio per un equo baratto.

Altrettanto singolare è sembrato l’atteggiamento di taluni politici intervenuti, i quali si impegnano a presentare mozioni, interpellanze e, nientemeno che, nuove proposte di legge malgrado conoscano perfettamente il valore di un ordine del giorno esibito in Parlamento dove, peraltro, è già in discussione una norma che scalza la c.d. “SPECIFICITA” e penalizza fortemente, nel contempo, tutti gli stessi organizzatori della conferenza dal punto di vista economico, professionale e previdenziale.

Altri interventi politici, diversamente, hanno posto in controluce, da un lato, il problema della democratizzazione degli specifici comparti, attraverso l’identificazione di quei diritti che possano garantire l’autonomia di una condizione lavorativa atipica, dall’altro, quello della dignità del lavoro per la quale, come testualmente citato, “il principio di uguaglianza non può divenire lo strumento surrettizio per colpire le categorie di lavoratori presenti”.

In ultimo, nel momento in cui il Presidente Monti si appresta ad assestare il colpo definitivo al sistema previdenziale italiano, sono stati ricordati gli effetti negativi prodotti dalle controriforme attuate, sulla pelle dei lavoratori, dai precedenti Governi presunti tecnici, a partire dall’eliminazione della scala mobile (Ciampi) e dall’introduzione del sistema contributivo (Dini).

Come rammentato in conferenza, solo la più grande manifestazione sindacale della storia promossa da Cofferati, allora Segretario Generale della CGIL, bloccò le inaccettabili ingerenze nel mercato del lavoro proposte dal Governo Berlusconi.

Le considerazione fin qui espresse rappresentano un invito a riflettere sulle drammatiche condizioni in cui versano attualmente i vigili del fuoco.

 
Mario MOZZETTA


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