Ministero Interno: lettera al ministro Amato

18 Luglio 2011

Ministero Interno: lettera al ministro Amato

 
CGIL FP  
 


Al Ministro dell’Interno, on. prof. G. Amato
All’on. avv. M. Lucidi – Sottosegretaria di Stato
Al cons. prof. A. Pajno – sottosegretario di Stato
All’Ufficio relazioni sindacali

Signor ministro, Signora e Signor sottosegretario,
ci aspettavamo dal governo, nel quadro di una politica dell’immigrazione rispettosa dei diritti dei migranti, una gestione dei fenomeni legati all’immigrazione diversa, anche sotto il profilo della concreta, materiale attuazione delle norme in vigore, in particolare riguardo allo sportello unico costituito presso le prefetture.
Invece, dobbiamo ad oggi registrare la sostanziale continuità con i metodi organizzativi del centrodestra: assenza di chiarezza nelle responsabilità della gestione territoriale degli sportelli; gravi carenze di personale tamponate da lavoratrici e lavoratori precari utilizzati attraverso uno dei peggiori strumenti possibili – il lavoro interinale – che deresponsabilizza la dirigenza locale e premia ingiustificatamente, sotto il profilo economico, le società che “forniscono la mano d’opera”, aggravando i costi per le casse dello Stato; sottrazione di operatori della Guardia di Finanza ai compiti d’istituto, per impegnarli a sostegno degli sportelli ad aggravare una confusione di ruoli e funzioni già caratterizzata dalla presenza di operatori di diverse amministrazioni pubbliche, impiegati insieme ad interinali precari e ad altri lavoratori che, in diverse realtà, sono stati addirittura “prestati” da camere di commercio, associazioni di industriali, e quant’altro … con la conseguenza, inaccettabile non solo per il Sindacato, di impiegare nello stesso lavoro donne e uomini diversamente retribuiti, e diversamente regolamentati; senza contare l’ambiguo coinvolgimento di una società per azioni, le Poste, che non sembra abbia garantito – nonostante il guadagno ricavato dalle tariffe previste per i servizi che gli sono stati affidati – grandi risultati sul piano dell’efficienza del procedimento. E senza dimenticare che, a livello di amministrazione centrale, le competenze che si incrociano sugli sportelli unici fanno capo ad almeno tre Dipartimenti …
Da mesi cerchiamo, inutilmente, di aprire con Voi un confronto su come riorganizzare gli sportelli unici, allo scopo di fornire un servizio che rispetti al tempo stesso la dignità e i diritti dei migranti, dei cittadini, dei lavoratori. Nessun risultato è stato finora possibile, il confronto da Voi promesso non è mai partito, anche l’ultima – in ordine di tempo – occasione è andata perduta.
Parliamo del protocollo d’intesa che ci è stato sottoposto lo scorso 29 novembre, con il quale – a seguito dell’ordinanza del Presidente del Consiglio del 9 novembre – vengono distribuite una parte delle risorse economiche dall’ordinanza stessa individuate: protocollo che la Fp Cgil non ha – e non poteva – firmare, perché non condivisibile nel metodo (il salario accessorio dei lavoratori va nel Fondo Unico di Amministrazione, affinché sia opportunamente contrattato, altro che la solita equivoca attribuzione di “ore di straordinario”) e non condivisibile nel merito, perché mai si è discusso del criterio con il quale individuare il personale destinatario, e peraltro è lecito dubitare che somme stanziate a fine 2006 possano effettivamente coprire prestazioni realmente rese durante l’anno.
Signor ministro, Signora e Signor sottosegretario, stiamo dalla parte delle lavoratrici e dei lavoratori, in questo caso riteniamo che abbiate il dovere di considerare il prezioso lavoro che l’Amministrazione Civile svolge per garantire al meglio possibile la gestione di una legge sciagurata, la Bossi-Fini … ma proprio per questo non possiamo avallare criteri di amministrazione illogici e improduttivi, che non condividiamo. Ci impegneremo, a livello territoriale, affinché nella contrattazione di posto di lavoro si recuperino livelli minimi di trasparenza e oggettività, a sostegno delle legittime aspettative di donne e uomini che in questi anni comunque hanno assicurato il miglior funzionamento possibile degli sportelli; e restiamo in attesa del momento – che ci auguriamo arrivi al più presto – nel quale sarete finalmente in grado di affrontare l’organizzazione del lavoro negli sportelli, con le organizzazioni sindacali rappresentative, nel rispetto dei contratti di lavoro vigenti.
Distinti saluti,

Roma, 1 dicembre 2006

Lino Ceccarelli
Fp Cgil – coordinatore nazionale Min. Interno

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