VVF – Campania – Emergenza rifiuti: la priorità è la salute degli operatori e della popolazione

18 Luglio 2011


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Campania – Emergenza rifiuti: la priorità è la salute degli operatori e della popolazione

07.01.2008 – Come già avevamo sottolineato nei giorni scorsi, a fronte del riacutizzarsi dell’emergenza rifiuti in Campania, l’elemento di maggior preoccupazione, per quanto ci riguarda, rimane la condizione di estremo rischio e disagio nella quale sono costretti a lavorare i Vigili del Fuoco e gli effetti che tale condizione produce sulla salute, non solo degli operatori, ma di tutta la popolazione.
 
Ebbene, se da un lato richiamiamo le Istituzioni a fare quanto necessario per rimuovere all’origine gli elementi che producono ciclicamente un simile scempio, dall’altro, oltre che alle Istituzioni, chiediamo ai vertici politici, amministrativi e tecnici del Ministero dell’Interno e del Dipartimento dei Vigili del Fuoco di adottare ogni possibile misura di potenziamento del servizio, tale, almeno, da mitigare l’enorme esposizione – sia in termini di rischio, che sanitaria – che sta subendo il personale. 
 
Nel confermare, pertanto, la solidarietà ai colleghi ed il nostro incondizionato impegno affinchè siano loro garantite condizioni di lavoro accettabili, pubblichiamo di seguito un articolo tratto da “Il Giornale” che puntualizza al meglio il problema del rischio sanitario, la presa di posizione delle OO.SS. territoriali ed il Comunicato Stampa della FPCGIL Regionale.
 
Adriano FORGIONE
 


 

Articolo tratto da “Il Giornale”.
 
In due giorni 120 incendi – Allarme diossina, a febbraio analisi sulla popolazione.
 
NAPOLI — Decine di automezzi dei Vigili del fuoco, tra Capodanno e ieri, hanno domato almeno 120 incendi appiccati dai piromani all’immondizia abbandonata nelle strade della Campania. Ancora diossina e veleni nell’aria. Quanto mai attuale, dunque, il monitoraggio che la Regione Campania ha finanziato con 500.000 euro e sarà realizzato dall’Istituto superiore di sanità, con la collaborazione dei Consiglio nazionale delle ricerche e di 5 Asl. Si propone di verificare il livello di contaminazione da diossina nell’organismo umano. «A febbraio», riferisce Fabrizio Bianchi, epidemiologo del Consiglio Nazionale per le Ricerche, «parte il reclutamento dei soggetti da sottoporre alle analisi». Saranno sorteggiati tra la popolazione di età compresa tra 20 e 64 anni che risiede in 13 comuni campani. Sei di essi – Giugliano, Acerra, Caivano, Aversa, Villa Literno e Marcianise – sono in aree a particolare rischio di mortalità per tumore e di malformazioni, in relazione alla vicinanza a discariche illegali o mal gestite, come evidenziato da una ricerca dell’Organizzazione mondiale della sanità. Altri 4 sono a rischio medio: Noia, Maddaloni, Qualiano e Villaricca. I restanti 3 – Casapesenna, Mugnano e Brusciano – secondo l’indagine OMS sono a rischio basso. I ricercatori preleveranno campioni di sangue a 780 persone e di latte a 50 donne. I liquidi saranno sottoposti ad analisi dal laboratorio romano dell’Istituto Superiore per la Sanità. Entro fine 2008 dovrebbero essere resi noti i risultati. Le analisi saranno effettuate non per ogni campione, ma su pool di sangue e latte ottenuti mescolando i prelievi diversi. Una metodologia che costa meno ma, secondo alcuni ricercatori, sarebbe meno precisa. Bianchi è di opinione diversa: «E’ uno dei 2 protocolli di indagine ammessi dall’Oms. L’altro è quello di tipo individuale: si analizza un campione per persona. Le due metodiche hanno vantaggi e svantaggi, il sistema del pool, proprio perché meno dispendioso, consente di coinvolgere più persone nella ricerca e garantisce risultati più stabili, essendo maggiore la quantità di liquidi indagati. Effettueremo indagini più approfondite, naturalmente, sui pool di prelievi dai quali dovessero emergere significativi superamenti dei valori». Quella che sta per partire è la prima indagine regionale su vasta scala ma, sul rischio diossina, da anni, è allarme, sebbene l’Arpac, in base a 1250 carotaggi effettuati sul suolo, sostenga che non esiste una emergenza diossina in Campania più grave che altrove. Livelli di contaminazione estremamente elevati sono stati rinvenuti nel latte di migliaia di pecore al pascolo in alcuni tenitori – Acerra e Noia in particolare – e nel sangue dei volontari i quali, a proprie spese, si sono sottoposti alle indagini, al di fuori di un progetto complessivo di ricerca. Sono 9: 5 residenti ad Acerra, 2 a Noia, uno a Napoli ed uno a Castelvolturno. Tra questi l’oncologo del Pascale Antonio Martella, che dice: «Anche le più recenti analisi rivelano valori di diossine e policloro-bifenili di gran lunga superiori al livello di fondo di io pico-grammi per grammo». Traffico veicolare; combustione e sversamento illecito di rifiuti, ma pure termovalorizzatori e industrie siderurgiche sono tra le fonti di produzioni di diossina. L’uomo l’assimila attraverso la catena alimentare. Particolarmente a rischio gli alimenti ricchi di grassi, latte in prirnis, perché la diossina è una sostanza liposolubile. Fabrizio Geremicca


 

Nota di CGIL CISL UIL VVF al Comandante di Napoli.
 
Egregio Comandante, l’aspetto della tutela di salute e sicurezza dei Vigili del fuoco di Napoli è quello che riveste maggiore importanza rispetto alla generalità dell’evento.
L’accresciuto impegno del personale aumenta considerevolmente i rischi correlati ed il sistema delle attuali visite mediche non fornisce elementi di valutazione specifica che dovrebbero essere basati su analisi mirate all’individuazione di fattori legati alla eventuale e/o accresciuta presenza di diossine o altri inquinanti negli organismi.
A tal fine le scriventi OO.SS. La invitano, in qualità di datore di lavoro ed in ossequio agli obblighi relativi, a volere provvedere a sottoporre ad indagini cliniche il personale impegnato nell’opera di spegnimento dei roghi attraverso le metodologie che, assieme al servizio sanitario che legge per conoscenza, si riterranno opportune.
Certi di un Suo interessamento porgiamo cordiali saluti.

CGIL FP Vincenzo Zazzaro – Federazione CISL Ernesto Strino – UIL PA Carmine Cristiano


 

Comunicato Stampa
 
RIFIUTI: E’ ALLARME PER I LAVORATORI DEL CORPO DEI VVF
 
La disastrosa emergenza rifiuti , consegna a cittadini e lavoratori costi e sacrifici ormai insostenibili. Di fronte ad istituzioni capaci solo di reprimere l’esasperazione dei cittadini e a tentativi vani di soluzioni approssimative, un grande encomio va fatto al corpo dei vigili del fuoco di Napoli e Campania. Nonostante le ripetute sollecitazioni operate dai lavoratori del settore alle istituzioni locali e nazionali già nei mesi passati, oggi in piena emergenza ci si ritrova a dover fronteggiare nelle sole province di Napoli e Caserta , una media di 90 roghi per notte, con un’esposizione alla diossina molto più elevata di quella consentita per scongiurare rischi (max 4 ore ). A ciò si aggiunga la carenza di uomini, la reiterazione pericolosissima dei turni in condizioni di stress psicofisico e possibilità che a causa di tali gravissime condizioni , non possa essere garantito il servizio in caso di eventuali altre emergenze a causa della scarsezza di autobotti. La FP CGIL Campania esprime il più vivo disappunto per tale disastrosa situazione e chiede alle istituzioni di attivarsi immediatamente per fornire ai lavoratori l’appoggio di “colonne mobili” con sezioni operative attrezzate.
 
Il Segretario Regionale FP CGIL Campania Amedeo Baittiner

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