DIRETTIVA SERVIZI: stato di applicazione in Italia – Note della CGIL

18 Luglio 2011

DIRETTIVA SERVIZI: stato di applicazione in Italia – Note della CGIL

 
La CGIL ha inviato “alcune note informative e indicazioni di lavoro sullo stato di attuazione della Direttiva Europea sui Servizi nel Mercato Interno Direttiva 2006/123/CE. A livello nazionale è stato approvato il testo di Legge Europea dal Senato e trasmesso alla Camera dei Deputati (AC 2320 art.38).

A livello europeo vi è stata una recente discussione organizzata dal Parlamento di Strasburgo nella quale si è verificato che allo stato esistono grandi differenze nello stato di attuazione con Paesi che non hanno ancora iniziato l’iter di approvazione che scade a dicembre del 2009 e con Paesi che intenderebbero muoversi con una precisa specificazione delle attività e dei servizi rientranti nel campo di applicazione in direzione diversa dalla direttiva che indica esplicitamente i settori esclusi.

Per quanto riguarda il testo approvato al Senato e trasmesso alla Camera (art.38 AC 2320 allegato) rileviamo che:

  • non sono trattate le ricadute sociali e le clausole contrattuali relative alle applicazioni del CCNL come richiesto dal sindacato europeo e per evitare le operazioni antidumping; 
  • viene indicato il principio dell’assenza di ricadute economiche nell’attuazione della Direttiva che a noi sembra del tutto incoerente con gli obiettivi di sviluppo indicata dalla Commissione Europea a livello di ampliamento del mercato unico e con la strumentazione prevista dalla Direttiva (sportello unico, sistemi informativi, qualità dei servizi, punti di contatto a livello europeo per assicurare la piena reciprocità tra i diversi stati); 
  • l’operazione di semplificazione, che riguarda l’amministrazione centrale e locale, presuppone il coinvolgimento dei poteri locali per garantire unitarietà dei processi decisionali, trasparenza, efficacia dell’azione amministrativa,individuazione certa dei soggetti responsabili; non basta quindi il solo richiamo dei poteri di sostituzione dello Stato centrale previsti dalla nostra Costituzione; 
  • analogamente al dibattito europeo esiste un problema relativo al campo di applicazione che non esce completamento chiarito dal testo approvato al Senato rispetto al quale riteniamo preferibile mantenere l’impostazione della Direttiva che privilegia i settori esclusi rispetto alla esplicazione dettagliata dell’area di applicazione.

 
Il processo di attuazione della direttiva richiede il più ampio coinvolgimento delle forze sociali e delle autonomie locali. Per questo stiamo costruendo e lavorando assiduamente per realizzare una sede di confronto presso il CNEL che coinvolga le associazioni di rappresentanza degli enti locali, le controparti datoriali, il Governo e le istituzioni. Invitiamo a svolgere lo stesso lavoro anche nei confronti delle istituzioni locali rispetto al quale vi dichiariamo la nostra disponibilità a portare il contributo della struttura nazionale per rafforzare l’azione di coordinamento tra i vari livelli delle nostre organizzazioni.

Vi rimandiamo, inoltre in allegato, un promemoria nazionale unitario, le comunicazioni unitarie alla CES, il Dossier Servizio Bilancio dello Stato – Servizio Commissioni della Camera.”

Ufficio Internazionale Fp Cgil Enzo Bernardo

Roma 29, aprile 2009

Allegati:

 
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